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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Ottobre 2009
 
   
  PER GLI AEROPORTI IN TOSCANA VINCERÀ IL GIOCO DI SQUADRA PER LA PRIMA VOLTA I NUMERI D I FIRENZE E PISA PRESENTATI INSIEME, COME UN SISTEMA

 
   
  Firenze, 19 ottobre 2009 - «Dopo una singolare ubriacatura in materia di aeroporti, in Toscana abbiamo bisogno di un sistema che gestisca Firenze e Pisa come una holding, di interpretare nel migliore dei modi l’aeroportualità regionale. Dobbiamo fare investimenti orientati alla qualità e a una maggiore efficienza. » Così l´assessore regionale ai trasporti e infrastrutture, Riccardo Conti, è entrato nello spinoso tema degli aeroporti toscani discutendone nel secondo appuntamento del 16 ottobre de “La Toscana che va”, in svolgimento alla Fortezza da Basso nell´ambito del Festival della creatività. «Gli aeroporti – ha proseguito Conti – sono la porta di accesso alla Toscana e devono essere necessariamente connessi con il territorio. Anche per questo devono esser inseriti all’interno della nostra politica territoriale, in tegrati con il paesaggio e con le altre infrastrutture. Dobbiamo sviluppare il miglior rapporto possibile tra aeroporto e territorio, nell’area del parco della Piana, per esempio, ma non solo. » Giulio De Carli, esperto ministeriale di pianificazione aeroportuale, ha descritto l’attuale sistema toscano come «un´eccellenza sul territorio nazionale, una situazione virtuosa rispetto al quadro nazionale, avviata verso le best practice e pronta a dialogare con l’Europa. » Propensi al gioco di squadra, proprio in quest’ottica, si sono dichiarati stamani entrambi gli amministratori delegati dei due aeroporti toscani presenti al padiglione delle Nazioni, Gina Giani e Michele Legnaioli. «In Toscana, dal mio punto di vista, abbiamo un problema di immagine, visto che i numeri potrebbero parlare da soli ed evidenziare che siamo un modello di eccellenza – così ha aperto il suo intervento l’ad pisana Giani -. Ab biamo due aeroporti quotati in borsa, due società che producono utili, in cui il traffico negli ultimi 10 anni è cresciuto del 176% rispetto ad una media italiana dell’81%. Chiaramente abbiamo ognuno i nostri problemi, ma abbiamo voglia di guardare al futuro con l’obiettivo di una holding, come quella che ha descritto l’assessore Conti. » Conferma il gioco di squadra il fiorentino Legnaioli, osservando che «è evidente che il sistema aeroportuale toscano ha senso soltanto in una logica di sviluppo futuro. Credo che ci sia spazio per tutti. Dobbiamo lavorare cercando di ottimizzare l’infrastruttura di volo, nel nostro caso specifico, con il parco della Piana. Chiunque guardi l’area del parco – ha detto ancora Legnaioli- può verificare come abbia bisogno di essere organizzata, ma oggi manca nella collettività la visione dell’utilità del parco. Non sarà come quello di Boboli, ma un’area multifunzionale, in cui è già inserito l’aeroporto, ma dove sono anche Case Passerini, la ferrovia, l’autostrada. In questo contesto – ha concluso - credo si possa fare di più e lavorare per migliorare l’operatività della struttura fiorentina, ma anche il suo impatto sul territorio. » .  
   
 

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