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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Ottobre 2009
 
   
  AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI PETER GREENWAY/SASKIA BOODKE IN “THE BLUE PLANET”, ORATORIO MULTIMEDIALE CON MUSICA DI GORAN BREGOVIC

 
   
  Milano, 19 ottobre 2009 - The blue Planet, ideato da Peter Greenway e Saskia Boddeke per Expoaqua Zaragoza 2008, ha la forma di un “oratorio multimediale”, un requiem laico che mescola il lavoro dell’attore, il canto e la musica dal vivo alle tecnologie più avanzate: immagini in alta definizione che riproducono aspetti della realtà, un Dio e un Noé che si incontrano e si parlano in un mondo virtuale che sembra essere molto simile a Second Life, insieme ad attori/danzatori e un ensamble musicale che scava dal vivo nel vasto repertorio musicale di Goran Bregovic. Sulla scena il personaggio principale è la moglie di Noé cui si rivolgono due dei suoi figli: lo spettacolo ripropone infatti una libera e anacronistica ricostruzione del mito, anche se le lingue che vi si intrecciano – castigliano, inglese, francese e italiano – rimandano ai testi antichi che pongono i figli di Noé all’origine di tutte le genti del nostro pianeta. Con le sorprendenti sequenze di immagini digitali che si intrecciano con le azioni reali, su un palcoscenico invaso d’acqua, The Blue Planet rappresenta un altro passo significativo verso l’abbattimento dei confini tra cinema, teatro e nuove tecnologie della comunicazione visiva. In una situazione particolare del nostro pianeta in cui gli scienziati e i capi di stato (il presidente Barak Obama ha di recente dato un pesante monito circa il disastro ambientale), disegnano ogni giorno scenari sempre più catastrofici, Greenway E Boddeke ricordano ai contemporanei l’episodio della Bibbia che narra di Noé e dei suoi figli in balia delle acque dopo il diluvio universale, durato quaranta notti e quaranta giorni. Gli autori si ispirano al racconto biblico della Genesi, pur riducendo il diluvio a sette giorni, come sette furono i giorni usati da Dio per la creazione del nostro pianeta. Come nella Genesi, l’Arca porterà ai nostri occhi le immagini di un evento straordinario che stravolge il nostro “pianeta azzurro”: un evento governato da Dio, ma che ha origine dal comportamento degli uomini. Un diluvio universale pende sulla nostra testa: sarà questa volta un diluvio provocato dagli stessi uomini e non una punizione divina? L’arca sarà il simbolo di una umanità che ha finalmente compreso la necessità di cambiare profondamente i propri comportamenti scellerati? Gli artisti non possono dare risposte ma solo porre interrogativi a cui ognuno di noi potrà e dovrà dare le proprie risposte. .  
   
 

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