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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Ottobre 2009
 
   
  ERRANI: NON AUTOSUFFICIENZA PRIORITÀ DEL PAESE, SERVE UN PIANO NAZIONALE

 
   
  Genova, 20 Ottobre 2009 - "Sul tema della non autosufficienza che è una grande priorità del Paese occorre un grande piano nazionale a cui le regioni e il sistema locale concorrano per realizzare un sistema universalistico in grado di coprire le diverse esigenze delle regioni". Lo ha detto ieri Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, a margine del convegno su un sistema informativo per la non autosufficienza organizzato a Genova dalla Regione Liguria e dall´Agenzia regionale sanitaria in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e con il Ministero delle Politiche sociali a cui la Liguria prende parte in qualità di capofila insieme ad altre 11 regioni italiane e a una provincia autonoma. Secondo Vasco Errani "il problema non è solo istituzionalizzare il bisogno, ma costruire un sistema integrato attraverso la sussidiarietà che sia in grado di dare la risposta corretta al bisogno". "Questo Paese - ha detto Errani - deve decidere cosa vuole essere e quali scelte di priorità fare, tenendo conto che la mia regione investe 420 milioni di euro nel fondo per la non autosufficienza, mentre in Italia il fondo è di 400 milioni e il Governo in questi due anni ha tagliato il fondo sociale, il fondo sanitario su cui stiamo discutendo e ha azzerato il fondo per la non autosufficienza per il 2010. A questo punto serve cambiare e avviare una discussione vera a livello nazionale". Sui costi sanitari il governatore Errani ha rimarcato la necessità di una "netta distinzione tra la responsabilità politica e la responsabilità nella gestione tecnica". "Alla politica - ha detto Errani - spetta il compito di scegliere i direttori generali a cui competono le scelte organizzative, un modello su cui stiamo lavorando". Secondo Errani è necessario fare differenza tra "gli sprechi e il finanziamento ai livelli essenziali di assistenza, secondo i dati Ocse la spesa dell´Italia rispetto alla media dei Paesi più avanzati è sotto soglia, questo vuol dire che si finanzia meno rispetto alla media dei Paesi Ocse". "Se esiste un adeguato finanziamento dei livelli essenziali di assistenza - ha ribadito Errani - risponde la Regione se vi sono degli sprechi, ma è necessario non fare confusione tra questi due livelli". Secondo Errani "i Lea sono un diritto del cittadino ovunque sia nato e viva e questo richiede investimenti e non tagli". .  
   
 

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