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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Ottobre 2009
 
   
  TOSCANA: CASE A CANONE CALMIERATO, SBAGLIATO CRITICARE LA REGIONE E´ IL COMUNE CHE PRESENTA I PROGETTI E SCEGLIE CHI COSTRUISCE

 
   
   Firenze 20 ottobre 2009 - «Sono i Comuni che presentano i progetti alla Regione e scelgono i soggetti che attuano gli interventi per le case da destinare in affitto a canone calmierato. Non capisco perchè la Spa “Affitto Firenze” abbia chiamato in causa la Regione, semmai avrebbe dovuto rivolgersi al Comune». L´assessore alla casa Eugenio Baronti interviene sul tema sollevato nei giorni scorsi dalla società fiorentina che ha come soci vari soggetti imprenditoriali. «E´ una polemica che non ha ragione di esistere – spiega Baronti – sia per i criteri contenuti nei bandi che stanno per uscire sia per il soggetto a cui ci si è riferiti, cioè la Regione». La delibera adottata dal Consiglio regionale nel luglio scorso (la n. 43 del 29 luglio) prevede varie misure. Relativamente alla prima misura, la A, rivolta ai soggetti gestori di case popolari per la ristrutturazione e riqualificazione degli alloggi, il bando per 25 milioni di euro, è stato già chiuso senza problemi. Ora stanno per uscire i bandi relativi alle misure B e C, per 50 milioni di euro ciascuna, in totale 100 milioni di euro da destinare a case in affitto a canone sociale e a canone sostenibile. «I decreti prevedono criteri più ampi del passato – spiega l´assessore regionale – cioè potranno partecipare un maggior numero di soggetti di quanto sia avvenuto in precedenza. Nel caso di “Affitto Firenze”, si tratta di una società per azioni, quindi di un soggetto privato e siccome la norma prevede la possibilità, fra i soggetti che possono partecipare, anche per “consorzi” e “soggetti privati”, davvero non capisco quale sia la ragione della polemica. Inoltre – aggiunge &nd ash; siccome in passato ci risulta che questa società abbia potuto partecipare, non vedo per quale ragione oggi, che addirittura facciamo un bando con criteri più ampi, debbano accusare la Regione di volerli escludere. In ogni caso – conclude Baronti – ribadisco che è il Comune che presenta il progetto su queste misure e sceglie quale sia il soggetto che le deve attuare. » .  
   
 

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