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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Ottobre 2009
 
   
  LA CORTE DEI CONTI EUROPEA ANALIZZA IL SUCCESSO DI DUE IMPORTANTI STRUMENTI DEL 6° PQ

 
   
  Bruxelles, 21 ottobre 2009 - Le reti di eccellenza (Noe) e i progetti integrati (Ip) nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) sono riusciti a promuovere collaborazioni di ricerca efficaci. Questo è quanto risulta da una relazione speciale redatta dalla Corte dei conti europea (Cc) sull´analisi di due strumenti per il finanziamento della ricerca introdotti dal 6° Pq. Per riuscire ad aumentare ulteriormente l´impatto dei finanziamenti dell´Ue, la Cc ritiene necessaria la creazione di indicatori della performance atti a facilitare il controllo e la valutazione. La Commissione europea conviene sulla necessità di una salda logica di intervento e sottolinea che una tale logica ha sempre fatto parte di tutti i suoi programmi quadro (Pq). "Nell´ambito del 7° Pq [il Settimo programma quadro], [. ] tutti i programmi di lavoro contengono dichiarazioni sull´impatto previsto, che corrispondono agli obiettivi, alla logica e alle attività delineate nei programmi specifici", recita la risposta della Commissione alla relazione. "Questo rafforzerà uteriormente il sistema di valutazione e di controllo". La Commissione aggiunge che nel 7° Pq anche gli scopi e gli obiettivi sono delineati nei programmi di lavoro, e gli obiettivi e scopi scientifici delle attività sono definiti chiaramente. Seguendo la sua propria valutazione, la Commissione è d´accordo con il suggerimento della Cc che il finanziamento di reti di eccellenza specifiche nel 7° Pq andrebbe deciso caso per caso, sulla base dei risultati raggiunti, del valore aggiunto potenziale e delle prospettive di riuscire ad autosostenersi. Mentre alcune Noe non hanno ottenuto i risultati riportati da altre, molte hanno comunque raggiunto l´integrazione autosostenuta come previsto, sottolinea la Commissione. Essa mette anche in evidenza i dati riportati dalla Cc sui bassi livelli di partecipazione al 6° Pq da parte del settore privato e degli investimenti dei partecipanti alla ricerca, ma fa notare che i tassi di partecipazione erano simili a quelli del Quinto programma quadro (5° Pq). "La Commissione compie un´analisi continua del panorama della ricerca, controlla le politiche nazionali in materia di R&s ed è attivamente impegnata in tentativi di aumentare ulteriormenti gli investimenti nella ricerca attraverso il metodo aperto del coordinamento", recita la risposta. Anche per quanto riguarda un quarto e ultimo punto, la Commissione conviene con la Cc che la gestione dei progetti è fondamentale per la loro buona riuscita e che una "conduzione chiara e puntuale, un processo di contrattazione tempestivo e un migliore controllo del progetto sono elementi molto importanti per l´attuazione di un programma quadro europeo per la ricerca. " Mentre la Cc esprime delle critiche sulla durata dei processi di negoziazione e sulla - a volte - mancanza di consulenza, la Commissione conclude che "la grande quantità di progetti nell´ambito dei nuovi strumenti - che indica il coinvolgimento di migliaia di partecipanti - nonché i loro risultati generalmenti buoni, dimostrano che eventuali mancanze non hanno influito negativamente sulla riuscita generale dell´uso delle Ip e delle Noe". Gli strumenti di finanziamento tradizionali precedenti al 6° Pq comprendono i progetti Strep (Specific Targeted Research Projects), le Ca (Coordination Actions), le Ssa (Specific Support Actions), le azioni Marie Curie, le iniziative per le infrastrutture integrate (I3) e le azioni relative all´articolo 169. Con il 6° Pq, le Noe e le Ip sono state aggiunte agli strumenti disponibili. L´obiettivo specifico delle Noe era di creare un´integrazione essenziale e duratura delle attività di ricerca dei partner della rete, mentre le Ip erano piuttosto volte a produrre conoscenze relative alle priorità tematiche del 6° Pq. Ulteriori informazioni, scaricare la relazione speciale della Cc n. 8/2009: http://eca. Europa. Eu/portal/pls/portal/docs/1/3074294. Pdf .  
   
 

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