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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Ottobre 2009 |
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ANTIDUMPING, IN ITALIA 30 MILIONI DI SCARPE IN MENO MADE IN CHINA
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Le barriere antidumping arginano l’import di scarpe a basso costo da Pechino. La conferma viene dai dati Istat aggiornati al mese di luglio, che per il made in China quantificano in quasi 30 milioni di paia il differenziale negativo rispetto all’anno scorso. Dai 127 milioni del gennaio-luglio 2008 - rivela Trend Calzaturiero - l’import di scarpe cinesi è sceso quest’anno a quota 98 milioni di paia, alleggerendosi del 23%. Analoga la flessione degli arrivi dal Vietnam, altro paese soggetto alla tagliola dell’antidumping di Bruxelles, con i 13 milioni di paia importati in questi primi sette mesi che si confrontano con i 17 milioni abbondanti di un anno fa. Da rilevare - prosegue l’analisi di Trend Calzaturiero - che il valore medio unitario delle importazioni cinesi, grazie all’azione di contrasto nei confronti delle vendite sottocosto, è passato da 3,5 a 4,6 euro il paio, aumentando di oltre il 30%. Stessa dinamica per le scarpe di Hanoi, con il prezzo medio balzato oltre la soglia dei 10 euro, da circa 8, un valore in questo caso cresciuto a un tasso annuo del 23%. Nel complesso - segnala ancora l’agenzia specializzata nell’informazione economica sul settore calzaturiero - le importazioni di calzature in Italia hanno archiviato, a tutto luglio scorso, un meno 14% scendendo a 205 milioni di paia. Freno tirato anche per l’export che nei primi sette mesi del 2009 si è alleggerito del 16%, portandosi a quota 124 milioni di paia. Guardando i corrispettivi monetari emerge un andamento a doppia velocità, con un aumento seppure contenuto della spesa per le importazioni (+3,2%), a 2 miliardi di euro, e un valore dell’export sceso a 3,6 miliardi, in calo del 16,6% su base annua. Il saldo attivo della bilancia commerciale - conclude la nota - è passato da 2,4 a 1,6 miliardi di euro, riducendosi anno su anno di oltre il 30%. . |
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