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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Ottobre 2009
 
   
  SANITÀ IN BASILICATA: ANISAP, NUOVA STAGIONE PER ASSISTENZA SANITARIA

 
   
  Potenza, 22 ottobre 2009 - L’anisap Basilicata è impegnata a rafforzare la sua azione, che ha per denominatore comune la reale salvaguardia dell’integrità operativa di tutte le strutture ambulatoriali a gestione privata, le quali costituiscono un patrimonio inalienabile, non tanto della regione in cui operano, quanto dei cittadini-utenti lucani. Indipendentemente dal loro singolo volume operativo, tali strutture e i professionisti avranno un futuro solo se, evitando improduttive diaspore rappresentative, spesso sostenute da interessi di pochi, esse continueranno ad “occupare” capillarmente il territorio con la reale “presa in carico” di ogni singolo paziente con le sue personali difficoltà e le sue attese. Sono queste le conclusioni di un incontro a cui hanno partecipato dirigenti e titolari di aziende aderenti all’Anisap Basilicata, Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il Ministero della Salute, presieduta dal dr. Francesco Toscani. Il “territorio”, rimasto per anni condizionato dalla politica “ospedalicentrica” – è stato sottolineato - sta riacquistando la sua funzione primaria, creando intuibili difficoltà al “centralismo gestionale sanitario” che (causa la sua cultura) non ha consolidato significative presenze di strutture ambulatoriali pubbliche e private extraospedaliere. Uno Stato che ha voluto “gestire” la salute dei Cittadini invece di “garantirla” nel modo migliore, controllando competitività e concorrenza; uno stato che ha annullato (con il D. L. 229) il tentativo di “primavera assistenziale”, annunciato nel D. L. 502 del 1992 - è stato evidenziato - si trova trent’anni dopo ad effettuare un bilancio consuntivo di contenuti sicuramente deludenti. Non a caso si è aperto il concreto avvio dei Fondi assistenziali integrativi che assegnano ai Cittadini il diritto a scegliersi, secondo fiducia, professionisti e presìdi. Tuttavia i Fondi, per intuibili ragioni, non possono essere un’alternativa ai presupposti su cui si fonda il sistema sanitario italiano. Occorre continuare a impegnarsi per rendere quest’ultimo duttile e razionale, deburocratizzato, produttivo supporto alle fasce più deboli dei cittadini. L’esperienza dei poteri regionali nell’assistenza – a parere dell’Anisap Basilicata - suggerisce, certo, una revisione dei L. E. A. , ma anche una contemporanea introduzione dei L. U. A. (Livelli Uniformi di Assistenza) che riattribuiscano al Governo centrale alcuni interventi legislativi di riferimento (tariffe, requisiti minimi, tipologia di controlli ecc. ), non ultimo contrattazioni nazionali per tutte le categorie sanitarie, destinati ad uniformare le basi dell’assistenza nel Paese, evitando l’instaurarsi di venti tipi di sanità regionali, riservando tuttavia alle Regioni ampi spazi di autonomia destinati a rispondere alle esigenze socio sanitarie locali. Questi alcuni motivi per i quali è ipotizzabile una nuova stagione per l’assistenza sanitaria italiana, a partire dalla istituzione dei Distretti sociosanitari, decisa dalla Giunta Regionale, per realizzare un modello di assistenza che deve “aprirsi” al territorio per dare risposte più efficaci ai bisogni di prevenzione e tutela della salute. Sono questi gli obiettivi per i quali l’Anisap Basilicata invita la Regione a potenziare il plafond di risorse destinate a sostenere la rete di strutture sul territorio, in tal modo favorendo un maggiore avvicinamento dei servizi al cittadino utente. .  
   
 

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