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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Ottobre 2009
 
   
  COLDIRETTI: UNA FILIERA OLIVICOLA 100% LUCANA DA QUEST’ANNO IN ETICHETTA IL MARCHIO DI GARANZIA “I.O.O. %”

 
   
  Nuovo appello della Coldiretti Basilicata: durante il convegno di ieri mattina “Olio extra vergine di oliva. Il miglioramento della qualità e le nuove norme sull’origine obbligatoria” svoltosi presso il frantoio F. Lli Quarto a Matera ha chiesto con urgenza alla giunta regionale la convocazione di un tavolo agroalimentare per affrontare le emergenze del mondo agricolo. Durante la mattinata sono state presentate le innovazioni tecnologiche per la raccolta delle olive e per la frangitura. Gli imprenditori olivicoli della collina materana si sono incontrati per ragionare sulle opportunità del Piano di sviluppo rurale (Psr) della Basilicata 2007-2013 e sull’annunciato bando di filiera. Sia l’Asso. Prol (associazione di produttori olivicoli aderenti a Unaprol e Coldiretti) sia l’Organizzazione di categoria hanno rappresentato alla Regione la necessità di ragionare anche oltre la filiera produttiva e di attivare delle azioni sinergiche con settori come la ricerca e il turismo che, anche se non direttamente coinvolti, possono portare valore aggiunto all’olio in termini di storia e di cultura di un territorio. “Negli ultimi anni – ha detto Piergiorgio Quarto, presidente dell’Op Asso. Prol – il settore olivicolo nella nostra Regione è cresciuto in termini di qualità e capacità imprenditoriale e lo dimostrano le presenze sul mercato di etichette aziendali, mentre prima l’olio veniva venduto in cisterna e in maniera anonima. Il nostro olio extra vergine di oliva sta percorrendo una linea di valorizzazione, di qualità e di distintività delle cultivar. Oggi, però, da parte del mondo olivicolo si leva un grido di allarme per lo scarso valore riconosciuto sul mercato anche per un olio di elevata qualità come il nostro. È urgente un tavolo agroalimentare per avere delle risposte politiche e operative per evitare la chiusura di imprese agricole che oggi stanno soffrendo per prezzi alla produzione eccessivamente alti non corrisposti dal valore delle vendite. L’occasione dei fondi del Psr – ha continuato Quarto - non dovrà essere disattesa né dalle imprese olivicole che devono decidere di investire sull’innovazione tecnologica e sul miglioramento qualitativo attraverso l’aggregazione di produttori, né da parte della Regione che deve metter in campo tutti gli strumenti per facilitare l’utilizzo dei fondi e non seguir il vecchio percorso che preferiva solo sistemi vincolistici e lunghe procedure burocratiche”. L’innovazione e la velocizzazione delle pratiche sono due elementi che insieme al progetto nazionale della Coldiretti, quello della costituzione di una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori, potranno rendere competitiva l’impresa agricola lucana. Arriva la novità per la campagna 2009 dell’olio. Saranno in commercio con il marchio di garanzia “I. O. O. % - Italian Olive Oil” bottiglie di olio extra vergine di oliva di alta qualità che rispetteranno procedure di rintracciabilità, produzione e trasformazione nonché precisi parametri analitici, sensoriali e nutrizionali descritti in uno specifico disciplinare che tutela e valorizza l’origine territoriale delle olive. Al consorzio “100% I. O. O. ” dell’Unaprol hanno aderito anche le imprese dell’Asso. Prol Basilicata per costituire insieme un grande progetto di filiera, tutta agricola e tutta italiana, affinché l’olio extra vergine di oliva italiano rappresenti davvero l’eccellenza del made in Italy nel mondo. Dal primo luglio – ha detto Ranieri Filo Della Torre, direttore nazionale Unaprol – con l’entrata in vigore del regolamento 182 dell’Ue che prevede l’obbligo indicare in etichetta l’origine delle olive abbiamo notato un effetto immediato sul marcato. I prezzi dell’olio nelle ultime annate erano scesi del 30%, ma con l’obbligo in etichetta c’è stato un riequilibrio e una ripresa della domanda e dei prezzi. Questo è una garanzia per il consumatore e una tutela per il produttore. Finalmente, dopo una lunga battaglia, c’è una tutela per la produzione olivicola italiana. La nuova campagna si prospetta interessante. Da una parte ci sarà un calo in termini di quantità del 15%, ma dall’altra sarà prodotto dell’olio di alta qualità”. .  
   
 

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