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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Ottobre 2009
 
   
  VACCINI, REGIONE REPLICA A PEDIATRI DI MILANO

 
   
   Milano, 22 ottobre 2009 - E´ assurdo attribuire a Regione Lombardia la responsabilità delle tariffe - variabili e spesso elevate - per le vaccinazioni ai bambini applicate da pediatri in regime privato. Regione Lombardia garantisce infatti le vaccinazioni anche negli ambulatori delle Asl e nei poliambulatori pubblici e privati accreditati. La Regione respinge dunque al mittente quanto sostenuto dalla Federazione italiana dei medici pediatri di Milano e provincia in una nota diffusa ieri. "Nella nostra regione, a differenza di altre - si legge in una Nota di Regione Lombardia - tutte le vaccinazioni, sia quelle obbligatorie sia quelle raccomandate, comprese ad esempio quelle contro le meningiti meningococciche e pneumococciche, sono garantite dagli ambulatori delle Asl. In più, grazie ad una delibera approvata dalla Giunta regionale lo scorso 7 agosto, anche i poliambulatori possono effettuare le vaccinazioni". "Va anche detto - prosegue la Nota - che siamo gli unici a disporre di una anagrafe vaccinale informatizzata e aggiornata che consente di monitorare il numero di bambini vaccinati rispetto ai residenti aventi diritto. Grazie a questo sistema, si può affermare, con sicurezza e possibilità di dimostrarlo, che il 97% dei bambini lombardi è stato vaccinato contro polio, difterite, tetano, pertosse, epatite virale B, meningite da Hib e oltre il 95% contro morbillo, parotite e rosolia. In base a questi dati si può tranquillamente dire che evidentemente le Asl svolgono efficacemente la propria azione di sensibilizzazione e somministrazione vaccinale". Anche per l´influenza stagionale il vaccino è offerto dalle Asl ai bambini con patologie a rischio, così come stabilito dal Ministero e, in questo caso, c´è anche la possibilità che lo somministri direttamente il pediatra di famiglia, con relativa retribuzione, secondo protocolli definiti in ciascuna Asl. "Se poi un genitore - si legge ancora nella Nota - decide di non avvalersi dell´Asl ma di acquistare ed effettuare la vaccinazione privatamente, la cosa è evidentemente possibile: ma in questo caso è solo responsabilità del medico o pediatra e non certo della Regione imporre tariffe variabili, anche a pazienti suoi assistiti, per i quali riceve comunque dall´Asl la quota capitaria annuale". Va segnalato a questo proposito che i pediatri ricevono una quota annua forfettaria per ogni assistito molto superiore a quella dei medici di medicina generale, avendo al massimo 800 pazienti a testa, invece dei 1. 300 dei medici di medicina generale, oltre agli incentivi regionali per i controlli/bilanci di salute, l´assistenza domiciliare, ecc. "E´ dunque del tutto evidente - conclude la Nota - che le tariffe per la somministrazione delle vaccinazioni (escluse quelle relative a quella contro l´influenza stagionale) sono stabilite unicamente dai pediatri di famiglia e dunque la Regione Lombardia non può che prendere atto delle tariffe applicate che tuttavia, stante la finalità della vaccinazione, sembrano essere francamente eccessive". .  
   
 

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