Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Ottobre 2009
 
   
  IL FUTURO SERVIZIO DIPLOMATICO UE SOTTO LA VIGILANZA DEL PARLAMENTO EUROPEO

 
   
  Strasburgo, 26 ottobre 2009 - I deputati chiedono di essere coinvolti pienamente nellŽistituzione del Servizio europeo di azione esterna previsto dal trattato di Lisbona, ricordando i loro poteri di bilancio in materia. Propongono poi di formare delle "ambasciate dellŽUe" unificando i servizi delle varie istituzioni europee nei paesi terzi e di creare una Scuola europea di diplomazia. Con 424 voti favorevoli, 94 contrari e 30 astensioni, il Parlamento ha adottato la relazione di Elmar Brok (Ppe, De) sul Servizio europeo di azione esterna (Seae) che sarà istituito con lŽentrata in vigore de trattato di Lisbona. Il Servizio, che assisterà lŽAlto Rappresentante dellŽUe per gli affari esteri, sarà composto di funzionari della Commissione europea, del Consiglio e degli Stati membri. Il Parlamento invita anzitutto la Commissione, il Consiglio, gli Stati membri e il prossimo Vice Presidente / Alto Rappresentante dellŽUe a impegnarsi chiaramente per pervenire, con la partecipazione del Parlamento, "a un piano completo, ambizioso e consensuale per la creazione del Seae". In merito allŽorganizzazione e al funzionamento del Seae, i raccomanda che si giunga ad un accordo politico con il Parlamento in una fase precoce "per evitare di sprecare tempo prezioso in controversie politiche riguardanti la forma che il Seae dovrà assumere dopo lŽentrata in vigore del trattato di Lisbona". DŽaltro canto, ricordando che lŽistituzione del Seae "deve prevedere anche un accordo sugli aspetti di bilancio", i deputati ribadiscono la loro determinazione "ad esercitare appieno i propri poteri di bilancio" e sottolineano che il Servizio "deve rimanere totalmente sotto il controllo dellŽautorità di bilancio". Delle "ambasciate" dellŽUe e una scuola europea di diplomazia. Secondo il Parlamento, inoltre, le delegazioni della Commissione esistenti in paesi terzi, gli uffici di collegamento del Consiglio e, per quanto possibile, gli uffici dei rappresentanti speciali dellŽUe, "dovrebbero essere unificati per formare Žambasciate dellŽUnioneŽ ed essere diretti da funzionari del Seae", che risponderebbero al Vice Presidente / Alto Rappresentante dellŽUe. Il Seae, peraltro, dovrebbe provvedere a che nelle delegazioni dellŽUe figurino persone di collegamento per garantire la cooperazione con il Parlamento europeo (per esempio per promuovere i contatti parlamentari nei paesi terzi). Le ambasciate dellŽUnione in paesi terzi, dŽaltro lato, dovrebbero fornire "sostegno logistico e amministrativo ai membri di tutte le istituzioni dellŽUnione". I deputati propongono poi di esaminare la misura in cui, laddove necessario, il personale delle ambasciate dellŽUnione distaccato dai servizi consolari nazionali "possa assumere gradualmente, in aggiunta alle sue attività politiche ed economiche, funzioni consolari per i cittadini di paesi terzi e funzioni attinenti alla protezione diplomatica e consolare dei cittadini dellŽUnione in paesi terzi". Propongono anche di istituire una Scuola europea di diplomazia che fornisca una preparazione basata su programmi di studi armonizzati e uniformi, comprendenti una formazione adeguata nelle procedure di consolati e legazioni nonché in materia di diplomazia e relazioni esterne, da affiancare alla conoscenza della storia e del funzionamento dellŽUnione europea. Il servizio deve essere integrato nella struttura della Commissione. LŽorganizzazione e il funzionamento del Seae saranno fissati da una decisione del Consiglio, che delibererà su proposta del Vice Presidente / Alto Rappresentante e dellŽUe, previa consultazione del Parlamento e previa approvazione della Commissione. I deputati invitano la Commissione ad adoperarsi "con tutto il suo peso istituzionale . Per il mantenimento e l’ulteriore sviluppo del modello comunitario nel settore delle relazioni esterne dellŽUnione". Inoltre ritengono che, in quanto servizio sui generis da un punto di vista organizzativo e di bilancio, il Seae debba essere integrato nella struttura amministrativa della Commissione. Visto che dovrebbe "migliorare la coerenza dellŽazione esterna dellŽUnione e la sua rappresentanza nelle relazioni esterne", al Seae dovrebbero essere immediatamente trasferiti "soprattutto i servizi che si occupano di relazioni esterne in senso stretto". Al contempo, nei settori in cui la Commissione dispone di poteri di esecuzione "occorre preservare lŽintegrità delle attuali politiche comunitarie dotate di una dimensione esterna". In proposito, la Commissione, "cercando di evitare duplicazioni", dovrebbe proporre un modello specifico per i dipartimenti interessati. .  
   
 

<<BACK