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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Ottobre 2009 |
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CIA BASILICATA: UN´IMPRESA AGRICOLA SU TRE A RISCHIO CHIUSURA
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I bilanci aziendali sono sempre più “in rosso”. I costi produttivi crescono in maniera esponenziale e, tra essi, gli oneri contributivi ed il “peso” asfissiante degli adempimenti burocratici. Nel 2010, senza immediati e straordinari interventi a sostegno delle imprese agricole, oltre 2. 000 aziende (e non solo quelle marginali) in Basilicata potrebbero chiudere i battenti o rinunciare a produrre, con pesanti conseguenze sull’economia agro-alimentare, sulla salvaguardia del territorio e dell’ambiente, oltre che sul versante occupazionale, che - anche a causa della contestuale mancata proroga della fiscalizzazione degli oneri sociali – potrebbe tradursi in un “deciso taglio” di giornate lavorative (si stimano oltre 600. 000 giornate di lavoro in meno). A sostenerlo è la Cia della Basilicata per la quale il silenzio del Governo Nazionale nei confronti dei gravi problemi del mondo agricolo è disarmante come, altrettanto, rabbonenti sono le lentezze, i ritardi, le assenze del Governo regionale lucano. Siamo – prosegue la Cia - in una situazione non più tollerabile. Nelle scorse settimane più volte abbiamo sostenuto la necessità di misure incisive. Nessuna risposta è venuta. Per questo motivo gli agricoltori lucani dicono “ basta” ed hanno ripreso la mobilitazione. È sulla sua piattaforma rivendicativa che la Cia invita tutti gli agricoltori lucani e le altre organizzazioni agricole (superando egoismi di bandiera) ad una condivisione, lavorando ed agendo unitariamente e sconfiggendo le facili (quanto inutili ed improduttive) strumentalizzazioni che frange irresponsabili ed estreme della politica (destra e sinistra a braccetto!), nella fase pre-elettorale potrebbero tentare facendo leva sull’esplosivo livello di difficoltà che vive il mondo agricolo. . |
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