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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Ottobre 2009
 
   
  IL LASCITO DI GIUSEPPE GALLO PRESENTAZIONE GIOVEDÌ 29 OTTOBRE ALLA GALLERIA NAZIONALE DI PALAZZO SPINOLA DI GENOVA

 
   
   Genova, 27 ottobre 2009 - Giuseppe Gallo, discendente da una famiglia patrizia genovese, ha deciso di ricordare nel suo testamento la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola destinandole alcune opere, segno tangibile della sua sensibile attenzione nei confronti di questa realtà museale. La presentazione di questo lascito, realizzata in collaborazione con la Fondazione Canevari di Genova, di cui Gallo fu per molti anni membro deputato e che è l’altro destinatario della volontà testamentaria, vuole costituire dunque un momento di gratitudine per ricordare e ripercorrere le vicende biografiche di questo giornalista, che sin dalla giovane età scrisse numerosi articoli dedicati ad alcuni episodi storici genovesi. Con l’adesione al gruppo antifascista “Giovane Italia”, Giuseppe Gallo partecipò alla pubblicazione dei giornali clandestini “Risorgere” e “Conciliatore”, e per questo nel marzo 1944 venne arrestato e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Dopo la liberazione, egli raccolse i ricordi della sua drammatica prigionia in vari articoli apparsi nel “Corriere del Pomeriggio” e su “Azione”, ricoprendo nel contempo il ruolo di inviato a Roma per “Il Secolo Xix”. La giornata di studi - L’articolata esperienza professionale e privata di Giuseppe Gallo sarà per la prima volta oggetto di una serie di interventi grazie ai quali si potranno apprezzare le diverse sfaccettature della sua personalità, dalla precoce attività di giornalista, ai drammatici eventi del secondo conflitto bellico di cui fu protagonista, sino a giungere ai ruoli ricoperti dagli anni Cinquanta del Novecento, tra cui quello di Presidente dell’Associazione Ligure dei Giornalisti. Per ricordare la figura di Giuseppe Gallo, per iniziativa della Fondazione Canevari, il 29 ottobre alle ore 10. 30 verrà inoltre celebrata presso la Chiesa di Santa Maria di Castello di Genova una messa in sua memoria. Al termine della celebrazione sarà effettuata una visita guidata curata da Padre Costantino Gilardi, del convento domenicano, nel quale sono sepolti ben ventisette membri della famiglia Canevari, di cui Gallo fu discendente (www. Fondazionecanevari. Com). Programma inizio ore 15. 00 Bruno Ciliento Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria; Francesco Surdich Preside Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova; Alberto D’oria Camerlengo Fondazione Canevari. Interventi: Farida Simonetti Moderatore; Ombretta Freschi Giuseppe Gallo e il giornalismo politico tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Guido Levi “Vivere con la corda al collo”. Giuseppe Gallo tra antifascismo, resistenza e deportazione. Gabriella Airaldi Giuseppe Gallo storico di Genova. Pietro Lazagna Giuseppe Gallo e la Fondazione Canevari. Laura Malfatto La Sezione di Conservazione della Biblioteca Berio e la Fondazione Canevari: un esempio di collaborazione per valorizzare un patrimonio librario. Vittorio Tigrino Una politica di recupero archivistico: gli archivi della Fondazione Canevari. Gianluca Zanelli Il lascito di Giuseppe Gallo alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola: i dipinti Graziano Ruffini Il lascito di Giuseppe Gallo alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola: la “Nobiltà di Genova” di Agostino Franzone. Saranno presenti all’incontro Mimmo Angeli, Direttore del Corriere Mercantile, Renato Tortarolo del Secolo Xix e Franco Bampi, Presidente dell’Associazione “A Compagna”. Le opere del lascito di Giuseppe Gallo alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Il nucleo di opere che l’avvocato Gallo destinò generosamente alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola si presenta eterogeneo sia per tipologia sia per epoca. Coinvolto e attratto dalla natura del museo, nato come dimora aristocratica e successivamente divenuto realtà museale grazie a un fondamentale munifico gesto, il donatore ha destinato alla Galleria opere pittoriche, arredi e ancora una preziosa testimonianza dell’editoria genovese seicentesca. Dei tre dipinti, il più significativo è il Ritratto di dama, riferito condivisibilmente nell’atto testamentario al celebre ritrattista genovese Giovanni Maria Delle Piane detto Mulinaretto, raffinata effigie di un’anonima nobildonna databile al secondo o terzo decennio del Settecento. A questa testimonianza si aggiungono una Madonna col Bambino, attribuita a Pellegro Piola, figlio del più noto Domenico, ma più verosimilmente ascrivibile a un anonimo pittore seicentesco specializzato nella stesura di composizioni connotate da un carattere meramente devozionale e una Veduta di città da avvicinare della produzione romana di matrice nordica del secondo quarto del Seicento. Oltre a una serie di quattro poltrone di fattura ottocentesca, è stata destinata alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola anche una preziosa copia della Nobiltà di Genova di Agostino Franzone, in cui sono raccolti tutti gli stemmi delle famiglie genovesi raggruppate secondo la riforma voluta da Andrea Doria negli Alberghi. Per meglio onorare il lascito di Giuseppe Gallo, l’intero volume, impreziosito dal frontespizio originale di Luciano Borzone e da una moderna legatura in pelle su cui è impresso lo stemma della famiglia Gallo, sarà consultabile sul sito del museo (www. Palazzospinola. It). .  
   
 

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