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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Ottobre 2006
 
   
  RECORD PORTAFOGLIO ORDINI CANTIERISTICA ITALIANA

 
   
  Roma, 24 ottobre 2005 – Si è tenuta a sotto la presidenza di Corrado Antonini e alla presenza del Ministro Bianchi e del Vice Ministro De Piccoli – l’Assemblea dell’Assonave, l’associazione dei costruttori, riparatori e fornitori navali. All’aggressività dei cantieri coreani, giapponesi e cinesi, l’Europa risponde puntando sulla supremazia tecnologica e si conferma al terzo posto in termini di tonnellaggio prodotto e al primo quanto al valore dello stesso. L’italia spicca nella qualificatissima nicchia delle navi passeggeri, navi da crociera e traghetti oltre i 150 metri, con quote di mercato che superano il 40% del totale mondiale. Buona nel complesso anche la tenuta dei cantieri nazionali impegnati nella costruzione di naviglio di dimensioni minori. Nel 2005 la cantieristica italiana ha completato 19 navi per complessive 398. 000 tonnellate per un valore di 1,3 miliardi di euro. I nuovi ordini hanno riguardato 22 unità per 326. 000 tonnellate. Del tonnellaggio acquisito, 67. 500 tonnellate sono andate ai cantieri medio-minori riuniti nell’associata Ancanap. Nel primo semestre di quest’anno in totale il comparto ha registrato ordini per 696. 000 tonnellate compensate, che hanno concorso a far salire il portafoglio ordini a 2,2 milioni di tonnellate, per un valore (che è il 5° al mondo) di ben 6,9 miliardi di euro, 4,8 dei quali ( 70%) per l’estero. Questo risultato va a merito anche dei tanti e qualificati fornitori, uniti in sistema con i cantieri. Non mancano tuttavia ragioni di riflessione per la navalmeccanica europea, connesse sia all’aumento in Asia di capacità produttiva a fronte di una domanda mondiale che si prospetta in flessione in un futuro non lontano, sia ad una concorrenza, specie quella coreana, che sale sempre più verso le produzioni ad alta tecnologia. Stante la globalizzazione del mercato navale, le sole barriere che possiamo erigere - ha affermato il Presidente – sono, in sintesi, un impegno aggiuntivo sul piano dei costi e proposte innovative agli armatori. E’ su questi temi d’altra parte che si sta sviluppando il fruttuoso e articolato rapporto tra Commissione europea e industria cantieristica per il sostegno al settore, con particolare attenzione alle fondamentali attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Ma per la cantieristica italiana è anche necessario che Governo e Parlamento eliminino quelle che sono specifiche penalizzazioni delle aziende nei confronti anche dei concorrenti europei. Nel disegno di Legge Finanziaria 2007 è previsto l’accantonamento per gli incentivi all’innovazione, secondo la normativa Ue del 2004, ciò che è motivo di gratitudine nei confronti del Governo. Purtroppo, però, nulla viene disposto quanto alla ricerca in campo navale e alla chiusura delle vecchie pendenze relative ai contributi di cui a leggi e regolamenti pregressi, veri e propri impegni assunti nei confronti di cantieri e di armatori. Si confida quindi vivamente in un “recupero” in fase di approvazione della Finanziaria, tenuto anche conto della relativa modestia degli importi in gioco. Quanto al comparto delle costruzioni militari, l’anno trascorso è stato indubbiamente positivo grazie anzitutto allo sviluppo del programma di ammodernamento della flotta della Mmi, dalle notevolissime ricadute tecnologiche e industriali, e che deve poter continuare con le ulteriori unità della classe Fremm. Il Presidente ha concluso con l’assicurazione che la cantieristica italiana continuerà ad impegnarsi per il consolidamento della sua posizione competitiva e l’affermazione del made in Italy sui mercati mondiali. .  
   
 

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