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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 28 Ottobre 2009 |
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PROGETTI CONTRO LE DISCRIMINAZIONI CONNESSE ALL´ORIGINE ETNICA
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Roma, 28 ottobre 2009 - Il Dipartimento per le pari opportunità - Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull´origine etnica ha emanato un Avviso, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 244 del 20 ottobre 2009, per la promozione di progetti di azioni positive, dirette ad evitare o compensare situazioni di svantaggio connesse alla razza o all´origine etnica, ai sensi dell´articolo 7 del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215. Il Dipartimento per le pari opportunità intende promuovere la presentazione di progetti di azioni positive - dirette ad evitare le particolari situazioni di svantaggio connesse con la razza o l´origine etnica - che rientrino nell´ambito dei seguenti assi prioritari: Asse I - Azioni finalizzate allo sviluppo di microimprese ed auto imprenditorialita´ di soggetti a rischio di discriminazione razziale. Asse Ii - Azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di discriminazione razziale nelle giovani generazioni. Asse Iii - Azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di discriminazione razziale mediante lo sviluppo del tessuto associativo autonomamente promosso dalle comunità straniere. L´ammontare delle risorse destinate ai progetti per l´anno 2009 è di 900. 000,00 euro a valere sulle risorse assegnate al Dipartimento per le pari opportunità ai sensi dell´art. 29, comma 2, della legge 1° marzo 2002, n. 39. A ciascun Asse prioritario potrà essere destinata la somma complessiva di euro 300. 000,00. Il contributo finanziario del Dipartimento per le pari opportunità non potrà eccedere l´80% del totale dei costi del progetto, così come individuati nell´allegato B. Almeno il 20% dei costi dovrà essere sostenuto dagli organismi promotori o da altri enti (pubblici e privati) che intervengono in qualità di partner. Possono essere soggetti proponenti (e responsabili esclusivi della rendicontazione del progetto presentato): le organizzazioni di volontariato; le cooperative sociali; gli enti di promozione sociale; le fondazioni, gli enti morali e le associazioni culturali la cui ordinaria attività e le cui finalità istituzionali non siano incompatibili con le finalità del bando; le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus). L´attuazione del progetto (o parte di esso) può essere affidata a soggetti terzi attuatori, che non devono, però, trovarsi in condizioni di incompatibilità con le finalità del bando. I progetti devono essere: rivolti e/o attuati esclusivamente da organismi prevalentemente composti e diretti da donne (Asse prioritario n. 1); rivolti e attuati esclusivamente da organismi prevalentemente composti e diretti da giovani di età compresa tra 15 e 30 anni (Asse prioritario n. 2); attuati esclusivamente da organismi prevalentemente composti e diretti da stranieri (Asse prioritario n. 3). Ovviamente, donne, giovani e stranieri devono risiedere o regolarmente soggiornare sul territorio nazionale al momento dell´attuazione dei progetti medesimi. Quanto ai costi ammissibili, essi devono essere: necessari per l´attuazione del progetto; previsti nel preventivo economico presentato; generati durante la durata del progetto; sostenuti e registrati nella contabilità del soggetto che attua il progetto; identificabili, controllabili ed attestati da documenti originali. I costi ammissibili sono: costi del personale, comprese eventuali spese di viaggio e di soggiorno; spese per l´acquisto di beni, servizi e forniture necessari all´espletamento delle attività progettuali; spese generali (vale a dire costi di gestione, consumi, canoni, contributi assicurativi ecc. ); spese di produzione e divulgazione di materiale (anche editoriale). La valutazione dei progetti è compito dalla «Commissione di valutazione» (nominata con decreto del Capo Dipartimento per le pari opportunità e composta da cinque componenti scelti nell´ambito delle professionalità presenti all´interno dell´Unar), che avrà a disposizione un punteggio massimo pari a 100 per ogni singolo progetto, così ripartito: a) punti da 0 a 35 - qualità della proposta sotto il profilo organizzativo, gestionale, delle risorse impiegate, del grado di efficienza del progetto; b) punti da 0 a 30 - rilevanza, dimensione ed efficacia dell´intervento, con particolare riferimento al numero dei possibili destinatari del progetto; c) punti da 0 a 20 - esperienza, competenza e capacità organizzativa del soggetto proponente e degli eventuali partner; previsione di forme di partenariato o di collaborazione istituzionale con altri soggetti; d) punti da 0 a 15 - pianificazione finanziaria, preventivo economico e fattibilità dell´intervento. . |
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