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Notiziario Marketpress di
Giovedì 29 Ottobre 2009 |
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INCIDENTI STRADALI: IN PIEMONTE -30% IN SEI ANNI : NEL 2010 CENTREREMO L´OBIETTIVO EUROPEO 50% VITTIME SULLE STRADE
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Torino, 29 ottobre 2009 - Presentato ieri a Torino il rapporto annuale sull’incidentalità in Piemonte elaborato dal Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale, voluto dalla Regione Piemonte, in collaborazione con Ires Piemonte. Uno sguardo di sintesi all’incidentalità nella Regione mostra che il fenomeno si è ridimensionato tra il 2001 e il 2007: nel 2007, vi sono stati in Piemonte 14. 643 incidenti, che hanno causato 21. 363 feriti e 392 morti, con una riduzione del 30,4% rispetto al numero di morti del 2001. Il tasso di mortalità al 2007 è di 9 morti ogni 100. 000 abitanti. Il costo sociale complessivo degli incidenti stradali stimato per il 2007 è di 1. 100 milioni di euro, pari a 1,06% del Pil regionale. “C’è ancora molto da fare per raggiungere l’obiettivo europeo di dimezzare i morti sulle strade entro il 2010 – spiega l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte, Daniele Borioli - ma secondo le nostre proiezioni il Piemonte potrebbe arrivare a intercettare questo risultato, raggiungendo una riduzione della mortalità del 50,5%. Tra il 2001 e oggi abbiamo raggiunto risultati importanti: in Piemonte il numero delle vittime della strada è diminuito del 30%, a fronte del 28% su scala nazionale; quello dei feriti del 15%, in Italia del 13%; infine il costo sociale generato dagli incidenti è diminuito in Piemonte del 27%, e solo del 20% a livello nazionale. Ovviamente – conclude - l’obiettivo è arrivare a zero, ma questi dati ci indicano che siamo sulla strada giusta e che i nostri sforzi e l’impegno di cittadini, enti locali e forze di polizia inizia a dare i suoi frutti”. Dai dati analizzati emergono numerosi elementi di interesse: · in ambito extra-urbano avvengono meno del 30% degli incidenti, ma si verificano oltre il 60% dei decessi. Tra il 2006 e il 2007 si assiste a una preoccupante recrudescenza del fenomeno incidentale sulle strade statali ed ex statali trasferite alle Province: + 30% degli incidenti, + 23% dei feriti; · la categoria di utenti maggiormente colpita è costituita dai conducenti (oltre il 70% dei decessi), in particolare maschi in età adulta (tra 18 e 45 anni). Tuttavia, non sono coinvolte negli incidenti solo le automobili: ben il 40% degli incidenti coinvolge utenti deboli (pedoni 11%, ciclisti 7% e motociclisti 22%); · il 36% degli incidenti si verifica in ora di punta (tra le 7-9 e le 17-19). I giorni della settimana più critici per il numero di incidenti sono venerdì, giovedì e sabato. La mortalità è invece più elevata la domenica e il sabato; · nel corso degli ultimi anni la riduzione del fenomeno dell’incidentalità ha interessato tutte le province piemontesi, ma in misura differenziata: la provincia del Vco è l’unica ad aver già raggiunto il target dell’Unione europea del dimezzamento del numero dei morti rispetto al 2001 (-60% nel 2007); · i dati sugli incidenti stradali provenienti da fonti assicurative (dati Isvap) mostrano che, nel 2008, sono stati denunciati in Piemonte 36. 399 sinistri con feriti o morti (-17% dal 2004), e 231. 922 sinistri con soli danni materiali (con tendenza opposta, +16% dal 2007). Come già il rapporto dello scorso anno, il documento offre una descrizione sintetica del fenomeno e tiene conto delle tematiche affrontate dal Piano regionale della sicurezza stradale (infrastruttura, uomo, veicolo, governo), sotto il profilo non solo trasportistico, ma con riferimento anche ai settori della sanità e della polizia locale. Il convegno è stata poi l´occasione per presentare le Linee guida per la sicurezza stradale, realizzate dalla Regione in collaborazione con il Politecnico di Torino e destinate agli enti locali, gestori delle strade. Un cofanetto di tre volumi dedicati a: la strategia comune degli enti locali; la sicurezza della viabilità urbana; la sicurezza delle strade extraurbane. . |
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