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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Ottobre 2009
 
   
  PUGLIA, Z.F.U.: “SI PASSI NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE ALLA FASE ATTUATIVA"

 
   
  Bari, 29 ottobre 2009 - “Sono state sbloccate finalmente le Zone Franche Urbane previste dall’allora Governo Prodi, con Ministro Bersani e firmati i contratti con i sindaci. ” Esprime la sua soddisfazione la Vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone, ieri presente a Roma alla cerimonia tenutasi presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, accanto ai sindaci di Lecce, Taranto ed Andria. “Tre le Zone Franche in Puglia inserite nell’elenco delle 22 autorizzate in Italia dal Ministro dello Sviluppo Economico dell’attuale Governo Berlusconi, -precisa la Vicepresidente- tre sole al momento approvate dal Ministero rispetto alle 18 ritenute ammissibili dalla Regione Puglia. 3 milioni e 900 mila 508 euro per Lecce; 4 milioni 903 mila euro per Andria e 6 milioni 463 per Taranto. Risorse ripartite in due anni. “Le zone franche urbane possono costituire un’ opportunità significativa per le aziende che intendono insediarsi nel territorio. Le piccole e micro imprese che iniziano nel periodo compreso tra il primo Gennaio 2008 e 31 Dicembre 2012 una nuova attività economica nelle z. F. U, possono fruire di agevolazioni fiscali quali esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall’Irap ed esenzione dall’Ici; esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Per le imprese esistenti al primo Gennaio 2008 sono concesse agevolazioni, che corrispondono al limite del de minimis. “Siamo contenti che finalmente tale provvedimento, opportunamente previsto in carico al Ministero dello Sviluppo Economico dell’allora Ministro Bersani, sia stato ripreso dal Ministro Scajola. I fondi stanziati tuttavia non sono molti e non sono certamente sufficienti a coprire le numerose esigenze delle zone periferiche, ma si aggiungono ad altri importanti provvedimenti assunti dalla Regione Puglia, come gli incentivi per lo start up di imprese commerciali specificamente destinati a quelle attività che nascano nelle zone franche di cui possono costituire la cerniera di relazione tra le residenze e le attività produttive. Certo la Regione aveva ritenuto ammissibili 18 zone franche in Puglia, il Ministro ne ha approvate 3 ma si è impegnato a ad estendere il beneficio anche ad altre aree per futuro oltre che a rafforzare il contributo economico per quelle già approvate. Ci auguriamo ora si passi nel più breve tempo possibile alla fase attuativa. ” .  
   
 

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