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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Novembre 2009
 
   
  18 MILIONI DI EURO PER IL REDDITO DI GARANZIA LA SOMMA ASSEGNATA DALLA GIUNTA PROVINCIALE TRENTINA ALLŽAGENZIA PER LA PREVIDENZA E LŽASSISTENZA INTEGRATIVA

 
   
   Trento, 2 ottobre 2009 - Diciotto milioni di euro: queste le risorse finanziare messe a disposizione dellŽAgenzia provinciale per lŽassistenza e la previdenza integrativa (Apapi) per il "reddito di garanzia". La somma, iscritta nel bilancio 2009, è stata formalmente assegnata il 30 ottobre dalla Giunta provinciale con lŽapprovazione di una delibera firmata dallŽassessore alle politiche sociali Ugo Rossi. Poco più di 700 sono le domande per ottenere il reddito di garanzia fino ad ora pervenute allŽApapi. Il reddito di garanzia (la denominazione estesa è "erogazione monetaria ad integrazione della condizione economica del nucleo familiare, insufficiente rispetto ai bisogni generali della vita"), è uno strumento innovativo a livello nazionale che la Provincia autonoma di Trento ha messo in campo, quale misura strutturale, per aiutare persone e famiglie ad uscire celermente da una situazione di momentanea difficoltà economica. Possono accedere al beneficio le famiglie con un indicatore Icef inferiore a 0,13 corrispondente a un reddito equivalente di 6. 500 euro per un nucleo familiare con un componente. Per nuclei più numerosi il valore limite del reddito equivalente viene determinato applicando la scala di equivalenza. Le famiglie che si trovano sotto la soglia minima avranno diritto a percepire una integrazione tale da consentire di raggiungere tale soglia. Ulteriori requisiti sono la residenza in un comune della provincia da almeno 3 anni e la sottoscrizione di un impegno alla ricerca attiva di un lavoro e dichiarazione di disponibilità immediata allŽaccettazione di un impiego. Sono previste due forme di accesso al reddito di garanzia: da una parte un intervento a prima erogazione automatica, dallŽaltra un intervento subordinato al vaglio preventivo dei servizi sociali. Destinatari, nel primo caso, sono i nuclei familiari residenti da almeno 3 anni in trentino nei quali vi sia almeno un componente che lavora, che abbia perso il lavoro da meno di 24 mesi o che sia in cerca di prima occupazione da meno di 12 mesi a seguito della fuoriuscita dal nucleo familiare stesso di altro componente produttore di reddito da lavoro negli ultimi 24 mesi. Destinatari dellŽintervento sono altresì i nuclei familiari composti esclusivamente da persone oltre i 60 anni, se donne, e oltre i 65 anni se uomini. La durata massima dellŽintervento è di 4 mesi. LŽintervento stesso può essere rinnovato per massimo 3 volte nellŽarco temporale di 24 mesi. Nel secondo caso sono destinatari i nuclei familiari in condizioni economiche disagiate, che non hanno le condizioni che danno titolo allŽerogazione automatica, residenti in Trentino per i quali si rende necessaria una preventiva verifica del servizio sociale territorialmente competente e la predisposizione di un progetto sociale. In questo caso la durata massima dellŽintervento è di 12 mesi. Inoltre, il rinnovo dellŽintervento non è sottoposto ai limiti temporali previsti per lŽerogazione automatica. Le domande per ottenere lŽassegno di garanzia pervenute fino al 27 ottobre scorso allŽApapi sono 725, di cui 703 sono quelle considerate idonee. La spesa mensile complessiva è di 415. 000 euro, di cui 359. 000 euro per il reddito di garanzia e 56. 000 euro per lŽintegrazione al canone. LŽintegrazione media mensile complessiva è pari a 590 euro. Tredici sono invece le domande presentate da nuclei familiari che non percepiscono più il "minimo vitale" e che sono assistiti dai Servizi sociali. Il reddito di garanzia sarà posto in pagamento dallŽApapi mensilmente a partire dal 27 novembre. .  
   
 

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