Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Ottobre 2006
 
   
  MILANO È WELLNESS: L’ATTENZIONE DELLA STAMPA ESTERA PER LE NUOVE PROPOSTE DEL WELLNESS MILANESE

 
   
  Cresce la visibilità internazionale di Milano come capitale italiana ed europea del benessere. Dal 2003 – anno di apertura della prima spa di lusso ‘firmata’ Gianfranco Ferré - ad oggi, la percentuale di articoli riservati al capoluogo lombardo dalla stampa estera è salita da un misero 9% (rispetto al totale dei servizi dedicati al wellness nel Bel Paese), ad un ottimo 37% dell’ultima rilevazione, grazie soprattutto agli elogi apparsi sui giornali anglosassoni, francesi e tedeschi. Insomma da semplice business community e crocevia degli affari e dell’economia, a vera e propria wellness community capace di coniugare lo stile americano e l’inconfondibile ricercatezza italiana. Insomma sembra essere questa, la vera vocazione del capoluogo lombardo all’inizio del terzo millennio. A confermare il trend positivo è il monitoraggio effettuato dalla Klaus Davi & Co. In collaborazione con Nathan il Saggio. Dall’analisi, condotta su oltre 700 articoli apparsi su 102 testate giornalistiche delle 12 più importanti nazioni del mondo (Cina, Russia, India e mondo arabo compresi), si scopre infatti come Milano abbia raggiunto stabilmente la prima posizione nella graduatoria delle più quotate destinazioni italiane del turismo wellness. In particolare attestandosi su un Indim, indice di quantitativo d’immagine (valore percentuale che permette di riassumere numericamente la visibilità di una tematica rispetto alla totalità degli articoli che compongono il relativo macro-argomento in questione) del 18,55%, sorpassando addirittura Saturnia (12,40%) e Merano (12,35%), famose per le loro terme, ma anche Fasano (9,70%), Marzara del Vallo (3,30%) e San Pellegrino (3,10%), sedi di altrettante Spa assurte agli apici dell’appealing internazionale per la particolarità delle cure (talassoterapia, massaggi con oli naturali, cure termali) prestate agli ospiti. Questi i lusinghieri risultati illustrati in occasione della presentazione di Wellness World Exhibition, il salone internazionale del wellness e del fitness, che ha avuto luogo a Fieramilano dal 20 al 23 ottobre organizzato da Expocts. Il presidente Adalberto Corsi e l’amministratore delegato Carlo Bassi hanno fatto il punto della situazione con le istituzioni. Erano presenti, in particolare, gli assessori comunali Giovanni Terzi e Carla De Albertis, delegati rispettivamente allo sport e alla salute. Moderati dal massmediologo Klaus Davi, i partecipanti alla tavola rotonda hanno analizzato i segnali provenienti dall’estero che testimoniano l’interesse per questo nuovo tipo di turismo e di opportunità imprenditoriale. Davi ha quindi elencato alcuni esempi che attestano la costante attenzione riservata dagli organi di stampa stranieri alle nuove proposte del wellness milanese. Tra i più significativi articoli, va menzionato quello apparso sull’americano International Herald Tribune, che, nel gennaio scorso, titolava “La Milano modaiola si scopre attenta alla salute”, alludendo al vero e proprio boom di palestre e terme che ha visto come apripista stilisti del calibro di Stefano Gabbana e Domenico Dolce, da sempre ispiratori di nuove tendenze. Tra i luoghi meneghini del benessere più apprezzati dalla stampa straniera, pertanto, figurano gli hotel con terme (40%) e le day spa (40%), molto spesso associati alle grandi griffe della moda e del lusso. Non a caso il tedesco Der Tagesspiegel, nel febbraio scorso, scriveva: “Prima vendevano solo vestiti. Ora gli stilisti milanesi vogliono di più: hanno cominciato a vendere lo stile di vita”. Di fronte all’investitura ormai consolidata di Milano quale capitale del benessere, dunque, i vertici di Expocts hanno ritenuto necessario un momento di confronto e di riflessione. Wellness World Exhibition, infatti, non vuole essere solo una vetrina per le nuove tendenze del settore, ma anche e soprattutto un’occasione per rilanciare la valenza sociale del fitness, non più attività esclusiva della middle e upper class, ma prodotto di prima necessità per tutti, finalizzato al benessere collettivo. Anche per questo aspetto significativi sono apparsi gli indirizzi e gli orientamenti emersi dal monitoraggio della stampa estera. In particolare negli Stati Uniti è stata rilevata un’attenzione sempre maggiore riservata dalle istituzioni e dalle imprese alle politiche della salute, nella convinzione sempre più radicata che il benessere dei cittadini si traduce in benessere dello Stato, con un minor dispendio di risorse economiche e una maggiore efficienza del sistema lavorativo. Di qui il proliferare di iniziative pubbliche e private a sostegno del fitness. Sfogliando le pagine dei principali giornali americani, si scopre, così, che impazza la moda delle palestre aziendali, alcune delle quali organizzano anche programmi di dimagrimento per i dipendenti. Di pari passo, cresce la tendenza a tenere le riunioni di lavoro in palestra piuttosto che al ristorante. Sta facendo discutere non poco, inoltre, la proposta di legge (Workplace Health Improvement Program Act) che permetterà di detrarre dalla dichiarazione dei redditi i costi dell’iscrizione di un dipendente aziendale a una palestra. Accanto agli sforzi dei privati si registra, tuttavia, un impegno altrettanto considerevole da parte delle pubbliche istituzioni americane. Il presidente degli Usa, infatti, si avvale già da tempo di un consulente per la salute, il President’s Council, cui spetta il compito di proporre programmi volti a promuovere l’attività fisica degli americani, riconoscendo dei premi a coloro che raggiungono determinati obiettivi. Accanto al corposo filone del fitness come prevenzione sociale, l’osservatorio della Klaus Davi & Co. E di Nathan il Saggio ha rilevato anche i nuovi trend del fitness più in voga all’estero e che presto potrebbero approdare anche nel nostro Paese. Particolarmente fecondo in tal senso si conferma l’Oriente. In Thailandia si sta assistendo al boom del “turismo medico”, con pazienti che provengono da ogni parte del mondo per sottoporsi a trattamenti anti-invecchiamento in ospedali privati che assomigliano a hotel a 5 stelle. In India il parto, considerato come un “evento di benessere”, avviene sempre più spesso in suite di lusso. A Hong Kong un sondaggio dell’Associazione Nazionale per il Fitness ha evidenziato che il 49% delle donne fanno lunghe passeggiate (10. 000 passi al giorno) per perdere peso. .  
   
 

<<BACK