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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Novembre 2009
 
   
  MODIFICHE ALLE DOCG-DOC PIEMONTESI APPROVATE DAL COMITATO NAZIONALE NORMATE LE MENZIONI GEOGRAFICHE PER IL BAROLO

 
   
  Il Comitato Vitivinicolo nazionale, riunitosi a Roma il 27 e 28 ottobre, ha approvato le modifiche a cinque disciplinari di denominazioni d’origine che interessano il Piemonte. Le denominazioni interessate sono: Barolo, Barbaresco, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba. La più significativa riguarda il Barolo, per il quale sono state normate ben 188 menzioni geografiche, frutto di un accuratissimo lavoro di rilevamento svolto dal Consorzio sulle zone di pertinenza. Per il Barbaresco è stata riconosciuta e aggiunta la menzione “Ronchi”; per Barbera d’Alba e Dolcetto d’Alba vi è stato un adeguamento dei disciplinari, mentre la tipologia Spumante per il Nebbiolo d’Alba, già prevista, è stata distinta nelle due tipologie “Nebbiolo d’Alba Spumante” (rosso) e “Nebbiolo d’Alba Spumante Rosè”. In relazione all’entrata in vigore della nuova Ocm vino, che prevede a partire da agosto 2009 l’approvazione delle modifiche ai disciplinari in sede comunitaria, era prevista la possibilità per i comitati regionali di proporre modifiche entro il 31 luglio 2009, che potessero rientrare nella precedente normativa (legge 164/92) ovvero essere approvate in sede nazionale. Il Piemonte ha inviato in questo contesto 32 richieste di modifica, tra cui le 5 che hanno ricevuto il via libera in questi giorni. “Siamo soddisfatti per il riscontro positivo ricevuto su queste prime richieste – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – perché sono modifiche in alcuni casi molto attese dal territorio e dal mondo vitivinicolo, soprattutto quelle relative alle nuove menzioni geografiche. Vorrei sottolineare inoltre che, rispetto alle tempistiche previste dal Comitato vitivinicolo nazionale, le nostre richieste sono state esaminate velocemente e confidiamo che nuovi positivi riscontri su altre modifiche arrivino in tempi utili. Contiamo dunque di riuscire a portare al Piemonte gli adeguamenti e le integrazioni più importanti e più sentite prima che la procedura di approvazione cambi e si faccia più complessa. ” .  
   
 

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