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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Ottobre 2006
 
   
  AMBIENTE: PRESENTATO RAPPORTO ARPA SU AMBIENTE FRIULI VENEZIA GIULIA

 
   
  Udine, 25 ottobre 2006 - "Il giudizio è sostanzialmente positivo: permangono ancora situazioni di moderata criticità che saranno affrontate e risolte, auspicabilmente nei prossimi mesi". Questo il commento del vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente, Gianfranco Moretton, intervenuto ieri nella sede della Regione a Udine alla presentazione del Rapporto 2005 sullo stato dell´Ambiente in Friuli Venezia Giulia, stilato dall´Agenzia regionale per la protezione dell´Ambiente (Arpa). Il Rapporto, che descrive lo stato delle principali componenti naturali (aria, acqua, suolo e sottosuolo) ed antropiche (rumore, industria, rifiuti, ecc. ) del territorio regionale, evidenzia valori positivi per alcuni parametri: acque superficiali e di balneazione, riduzioni di alcuni inquinanti atmosferici, aumento della pratiche di raccolta differenziata; mentre tra le criticità vengono segnalate la situazione delle lagune di Marano e Grado, la presenza dal gas radon e la qualità del fiume Tagliamento a valle di Tolmezzo. Questi dati, secondo Moretton, "ci consentono di avere una visione generale e complessiva del nostro territorio in materia di ambiente, ma anche di rappresentare a tutte le pubbliche amministrazioni le complessità e le problematicità di gestione del territorio, per favorire uno sviluppo economico compatibile con l´ambiente quale garanzia di una migliore qualità della vita". "Nel 2003, in occasione dell´insediamento della Giunta Illy, abbiamo trovato sul tavolo un ´Libro bianco´, risultato di cinque anni di non attività nel settore ambientale. Da lì siamo partiti - grazie alla collaborazione dell´Arpa - per costruire un tessuto amministrativo e legislativo che consentisse alla comunità regionale di avere strumenti per governare il territorio". Un´azione che ha riguardato, tra l´altro, la riforma sulla gestione delle risorse idriche attraverso l´applicazione della legge nazionale Galli, l´approvazione del Programma per la raccolta e lo smaltimento degli apparecchi contenenti Pcb (olii bioelettrici), il Piano di gestione dei rifiuti da imballaggio, quello per i rifiuti speciali e il Programma per i rifiuti biodegradabili. La collaborazione tra la direzione dell´Ambiente e l´Arpa (Agenzia definita da Moretton "fondamentale e insostituibile") ha poi portato alla stesura della convenzione per l´aggiornamento della mappatura dei siti inquinati da amianto e favorito la predisposizione di un disegno di legge sull´inquinamento acustico ed atmosferico. Arpa e Regione si sono distinti anche nella campagna per la rilevazione del gas radon, mentre sul versante della prevenzione più strettamente operativa da segnalare il Protocollo d´intesa tra Arpa e Protezione Civile, finalizzata ad un´azione congiunta in caso di calamità naturali. Moretton ha poi aperto una parentesi alla voce "rifiuti", evidenziando che "a fronte delle competenze date dalla Regione alle Province (Piani provinciali dei rifiuti) le cose in questo settore non vanno bene, soprattutto nel campo dell´impiantistica". Ha poi lodato la collaborazione di alcuni Comuni nella campagna di contenimento degli inquinanti atmosferici (Pm10) attraverso lo strumento dei Piani di azione comunali (Pac). Piani che hanno consentito di mettere un tassello nel grande mosaico "che vogliamo realizzare con l´approvazione da parte del Consiglio regionale del disegno di legge in materia di inquinamento acustico ed atmosferico. Regole certe che intendono anche incentivare una politica di decentramento". Infine, sul problema dell´inquinamento delle lagune di Grado e Marano, Moretton ha auspicato da parte del Governo nazionale la continuità della presenza del commissariamento che prosegua l´opera di bonifica, con l´individuazione anche di un impianto per il trattamento dei fanghi inquinati (una bonifica analoga viene chiesta anche per il sito di interesse nazionale di Trieste). Sull´organizzazione, metodologia del Rapporto e lettura dei dati si è soffermato Gianni Menchini, direttore tecnico-scientifico dell´Arpa; Giuliana Spogliarich, direttore dell´Arpa, ha illustrato invece le funzioni dell´ente e le normative di riferimento, mentre Franco Scubogna, direttore centrale Ambiente e Lavori Pubblici della Regione, vede nell´elaborato presentato oggi uno strumento importante per l´attivazione di interventi sul modello dello sviluppo sostenibile. In una regione dove dagli anni ´50 ad oggi è raddoppiata la superficie urbanizzata e vi è l´esigenza di gestire al meglio il difficile equilibrio tra le aree dedicate agli insediamenti abitativi e industriali e quella naturale, emergono più luci che ombre nel Rapporto sullo stato dell´Ambiente (aggiornato al 2005) stilato dall´Agenzia regionale per la protezione dell´Ambiente e presentato oggi nella sede della Regione a Udine, alla presenza del vicepresidente e assessore all´Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Gianfranco Moretton. Il documento, che è stato elaborato secondo lo schema "Pressione, Stato, Risposta" e ricalca l´organizzazione e la metodologia del precedente (redatto nel 2001, con successivi aggiornamenti), è suddiviso in 9 aree tematiche, 18 sottotematiche e 44 indicatori. Nello specifico, alla voce "Rifiuti", oggi di stretta attualità, emerge da una parte la mancanza di discariche, dall´altra la crescita significativa della raccolta differenziata, che rappresenta il 25 per cento dello smaltimento in ambito regionale. Fra le imprese (sempre più attente alle certificazioni ambientali "Iso 14001" e "Emas") aumentano le pratiche di "recupero". Suolo. Sono in aumento i numeri dei procedimenti per siti inquinati, per un totale di 345 casi aperti a fine 2005. Tra le cause, sversamenti accidentali di idrocarburi e altre sostanze tossiche, erronea gestione dei rifiuti e contaminazioni del suolo e dell´aria a seguito di attività produttive. Buona, nel complesso la qualità delle acque superficiali, ad eccezione del fiume Tagliamento nel tratto a valle di Tolmezzo. Più complessa la situazione delle acque sotterranee, che risentono in alcuni ambiti di contaminazioni "storiche", interessanti le falde. Per quanto riguarda le acque marino-costiere, la qualità di quelle destinate alla balneazione è buona, eccetto un caso di chiusura temporanea - nell´arco di un triennio - nella zona della scogliera di Duino per uno scarico non supportato da un impianto di depurazione. Diverso il discorso per le lagune di Marano e Grado, dove è stata registrata la presenza nei sedimenti di significative quantità di sostanze pericolose come il mercurio (lo stato ambientale è stato classificato scadente per entrambe le lagune). I dati riferiti alla qualità dell´aria evidenziano criticità per i parametri di Pm10 (polveri sottili), biossido di azoto e ozono; non preoccupano, invece, i dati relativi al biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio. Sensibile anche l´inquinamento da rumore provocato dall´aumento del traffico veicolare, dall´utilizzo della musica quale strumento d´intrattenimento e dalla continua crescita di insediamenti abitativi limitrofi ad attività industriali. Alla voce radiazioni non ionizzanti, il Rapporto evidenzia una sostanziale stabilità per quanto riguarda gli impianti di radiodiffusione sonora e televisiva, mentre registra una marcata crescita per quanto riguarda gli impianti di telefonia mobile. Sul fronte delle radiazioni ionizzanti balza in evidenza il dato del gas radon, la cui concentrazione media all´interno degli edifici (soprattutto nella fascia centrale delle regione) risulta essere più elevata che nella maggior parte delle altre regioni italiane. Infine, risultano essere in costante diminuzione e comunque al di sotto dei limiti di legge le concentrazione di Cesio 137 (conseguente all´incidente di Chernobyl avvenuto nel 1986). .  
   
 

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