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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 25 Ottobre 2006 |
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PER IL QUARTO ANNO L’ASTA MONDIALE DEL TARTUFO OSPITA E PREMIA UN GRANDE CHEF MARTIN BERASATEGUI AMBASCIATORE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA NEL MONDO
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Dopo Wolfgang Puck nel 2003, Alain Ducasse nel 2004 ed Alberico Penati nel 2005, ecco Martin Berasategui sul palcoscenico dell’Asta mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. A lui gli organizzatori hanno pensato per attribuire il riconoscimento di Ambasciatore del Tartufo Bianco d’Alba nel mondo. Un modo per dire grazie a grandi testimoni della cucina mondiale che hanno avuto sempre a cuore il Tartufo Bianco d’Alba, contribuendo alla sua conoscenza attraverso i piatti della loro cucina. Chi è Martin Berasategui? Nato a San Sebastian 45 anni fa, Martin Berasategui è cresciuto davanti ai fornelli dei genitori che tenevano un ristorante nel cuore della città vecchia, il Bodegon Alejandro. Affiancando la madre, che prepareva una cucina basca semplice e gustosa con piatti come la granceola farcita, l´orata alla griglia, il ragù di tonno con patate (il piatto dei pescatori per eccellenza), il colombaccio e l´agnello arrosto, ha imparato i fondamenti della cucina. A 15 anni, incontra a Granada lo chef francese Didier Oudil (noto in Francia per aver diretto il Café de Paris a Biarritz e cucinato per Michel Guérard a Eugénie-les-bains) che gli farà da maestro nonché da padre. A 18 anni, Martin riprende il ristorante familiare (che esiste tuttora). Nel 1993, realizza il suo sogno: la creazione di un «relais et château» situato sopra una bella pianura ricca di selvaggina, a Lasarte-oria. Considerato uno dei maggiori chef di Spagna, Martin Berasategui, in 30 anni di carriera, ha inventato una cucina al tempo stesso creativa, personale, radicata nella ricca terra della provincia di Guipuzkoa, con i suoi frutti di mare, la sua selvaggina e i suoi funghi. Basta gustare i piatti che compongono il suo menù degustazione (3 primi, 8 secondi e 2 dessert!) per capire che il divario abituale tra cucina moderna e cucina tipica (o, se si preferisce, tra «cucina tecnica» e «cucina autentica») è, in questo caso, totalmente superato: la tecnica, da Martin Berasategui, è messa al servizio dei prodotti. . . |
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