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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Novembre 2009
 
   
  SANITA´ LOMBARDIA, PREVENZIONE: PUBBLICATO RAPPORTO 2008 MENO MORTI SUL LAVORO (-37%) E PER TUMORI AL SENO (-12%)

 
   
  Milano, 9 novembre 2009 - Dal 2007 al 2008 c´è stata in Lombardia una riduzione del 37% degli infortuni mortali sul lavoro (da 104 a 65). Nello stesso periodo è diminuito anche il numero complessivo degli incidenti (-5%). Dal 2000 al 2008 si è registrato inoltre un decremento del tasso di mortalità per tumore alla mammella nelle donne dai 50 ai 69 anni (dal 68,5 al 53,3 su 100. 000 residenti) così come sono calati del 6% i ricoveri dovuti a incidenti domestici degli anziani. Sono questi alcuni dei principali dati contenuti nel "Rapporto sulle attività mediche di prevenzione in Lombardia", pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione e presentato oggi in conferenza stampa dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani e dal direttore generale vicario dell´assessorato, Luigi Macchi. Il Rapporto - un ampio documento di 168 pagine - ha l´obiettivo di rendere noti e trasparenti i risultati ottenuti in Lombardia, a seguito del percorso innovativo attivato dalla Regione sul tema prevenzione con la Legge 8 del 2007. Con questa legge si sono semplificate molte procedure burocratiche per i cittadini (abolendo ad esempio alcuni certificati) e le imprese (con l´introduzione delle Dichiarazioni Inizio Attività Produttive) e si sono rilanciati obiettivi, reali e misurabili, in tutti i campi della prevenzione (lavoro, sicurezza stradale, incidenti domestici, attività produttive, ecc). "Da un punto di vista metodologico - ha sottolineato Bresciani - si è passati da un approccio esclusivamente legato all´osservanza di norme e leggi, ad una impostazione che rafforza l´impegno su attività utili, di dimostrata efficacia, basati su evidenze scientifiche, nell´ottica di consentire un effettivo e misurabile ´guadagno di salute´ per tutti i cittadini. Con il nostro sistema siamo in grado di valutare con precisione i risultati delle azioni che mettiamo in campo". Il bilancio tracciato nel Rapporto (attività svolte e risultati conseguiti) è positivo e conferma il valore del percorso di rinnovamento intrapreso dalle strutture organizzative centrali e territoriali del sistema sanitario lombardo che si occupano di prevenzione. Gli ambiti di intervento riguardano queste aree: sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro; tutela della salute dai fattori di rischio ambientali; igiene dei prodotti alimentari e della sicurezza alimentare; prevenzione delle malattie oncologiche e cronico-degenerative; prevenzione delle malattie infettive; promozione della salute. Sono oltre 5. 000 gli operatori dei Servizi di prevenzione in Lombardia. "La Regione - ha detto ancora l´assessore - ha investito molte risorse in questo campo negli ultimi anni, garantendo inoltre indirizzi tecnico-scientifici, formazione, supporto statistico, predisposizione di sistemi informativi". Tra gli altri provvedimenti, vanno ricordati almeno, oltre alla legge 8 del 2007, la revisione sulla sorveglianza delle malattie infettive (2004), il Piano regionale vaccini (2005), le nuove linee di indirizzo sulle attività di controllo di Asl e Arpa (2007), la nuova organizzazione dei programmi di screening oncologici (2007), la revisione dei Piani di promozione della salute per le Asl (2007), il Piano regionale 2008-2010 per la promozione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro (2008). Questi i più importanti risultati ottenuti con il contributo delle azioni di prevenzione promosse da Regione Lombardia. 1) Nel campo della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, si è ottenuta nel 2008 una riduzione degli infortuni sul lavoro pari al 5% in confronto con l´anno 2007, e in particolare nell´industria la riduzione è stata dell´11% e nelle costruzioni del 19%; gli infortuni mortali si sono ridotti del 37% circa rispetto al 2007. Oltre 50. 000 i controlli effettuati dalle Asl. 2) Nelle prevenzione delle patologie cardiocerebrovascolari si è ottenuta la riduzione dei ricoveri e della mortalità per entrambi i sessi (ultimi 20 anni) e per il tumore del polmone la riduzione della mortalità nei maschi; per quanto riguarda l´obesità, rispetto alla media nazionale è minore la percentuale di popolazione di età >18 anni (9,03% in Lombardia, 9,9% in Italia). 3) Gli screening oncologici nel periodo 2000-2008 hanno concorso a ridurre il tasso di mortalità per tumore della mammella, nella popolazione femminile in fascia d´età 50-69 anni, dal 68,5 al 53,3/100. 000 donne residenti e hanno consentito di diagnosticare e trattare 1. 348 cancri del colon retto, oltre a 5. 881 adenomi ad alto rischio di trasformazione neoplastica; inoltre oltre 1/3 delle colonscopie effettuate, a seguito di un test positivo del sangue occulto nelle feci, individua precocemente lesioni neoplastiche. 4) Nel campo delle malattie infettive, per poliomielite, difterite, epatite virale di tipo B, pertosse, tetano, malattie infettive da Hib, la copertura vaccinale negli ultimi 20 anni è del 97-98%; per il morbillo la copertura vaccinale dei nati dal 2005 ha superato la soglia del 95%. 5) Riguardo agli incidenti stradali, nel periodo 2000-2007 in Lombardia si è registrato un decremento del 13,6% nel numero di incidenti, del 28% nel numero dei morti e del 17% di feriti. 6) Per quanto concerne gli infortuni domestici, nel periodo 2005-2008 si è verificata nei bambini (0-3 anni) una diminuzione del 21% dei ricoveri dovuti ad avvelenamento, mentre negli anziani (65 anni e oltre) si è registrata una diminuzione del 5% dei ricoveri dovuti a fratture e una riduzione del 6% dei ricoveri totali dovuti ad infortuni domestici negli anziani di età >74 anni. 7) A seguito della rilevazione dei quantitativi di amianto presenti in Lombardia e della attuazione di misure di controllo delle attività di bonifica, il monitoraggio ambientale ha evidenziato, in tutta la regione, concentrazioni di fibre di amianto aerodisperse notevolmente inferiori ai limiti cautelativi stabiliti dall´Oms per la popolazione generale. 8) Le attività di vigilanza e controllo nel settore degli alimenti hanno esercitato un effetto positivo nel contrastare le tossinfezioni da salmonella ed altri agenti microbici trasmessi da alimenti, con un arresto dell´incremento registrato in tutta Europa negli anni ´90 e poi una riduzione nell´ultimo quinquennio. . .  
   
 

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