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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Novembre 2009
 
   
  TRENTO: PIANI E PROGRAMMI SULL´AMBIENTE, MODIFICATE LE "REGOLE VAS"

 
   
  Trento, 9 novembre 2009 - La Giunta provinciale ha approvato il 6 novembre una delibera - che porta la firma dell´assessore all´urbanistica, Mauro Gilmozzi e dell´assessore all´ambiente, Alberto Pacher - che integra le disposizioni regolamentari di applicazione della direttiva della Comunità Europea per quanto riguarda in particolare la cosiddetta Vas, la valutazione ambientale strategica, con riferimento ai piano territoriali delle comunità e ai piani regolatori generali del comuni. "Con questa decisione - sottolinea l´assessore Gilmozzi - la rendicontazione urbanistica privilegia le cose importanti, nel segno della flessibilità". La valutazione ambientale strategica (Vas), introdotta dalla Direttiva 2001/42/Ce e in sede provinciale recepita attraverso le disposizioni regolamentari, approvate nel settembre 2006, è finalizzata alla preventiva valutazione degli effetti degli strumenti di pianificazione e di programmazione sull’ambiente. Basata sul principio di prevenzione, la valutazione strategica ha l´obiettivo di integrare le verifiche ambientali all’atto dell’elaborazione e adozione di piani e programmi: la Vas si configura dunque come una procedura che accompagna l’iter decisionale, garantendo una scelta ponderata tra le possibili alternative alla luce degli indirizzi di piano e dell’ambito territoriale in cui si opera e insieme una sostanziale certezza sull´attuazione delle previsioni che risultano verificate a priori sotto i diversi profili. Rispetto a questo quadro di riferimento, la legge urbanistica provinciale n. 1/2008 ha, in modo innovativo, declinato la valutazione strategica dei piani come autovalutazione al fine dell´integrazione di tutte le considerazioni, in primo luogo ambientali, nel processo di pianificazione territoriale nonché al fine di assicurare la semplificazione del procedimento e la non duplicazione degli atti. Con l’approvazione - nella seduta della Giunta provinciale di data odierna - delle modifiche al regolamento e con l´approvazione delle allegate Linee guida per l´autovalutazione degli strumenti di pianificazione territoriale, la disciplina provinciale si dota degli strumenti previsti dalla legge urbanistica per l´autovalutazione dei piani, dove “l´autovalutazione si configura come una metodologia di analisi e di valutazione in base alla quale il pianificatore integra le considerazioni ambientali e socio-economiche all´atto dell´elaborazione e adozione del piano, anche ai fini del monitoraggio degli effetti significativi della sua attuazione”. Il nuovo Piano urbanistico provinciale ha chiarito il carattere di autovalutazione del processo di valutazione strategica, in quanto attività non separabile dal progetto di piano, finalizzata a migliorare il processo decisionale attraverso la verifica continua della coerenza e dell’efficacia del piano. Il regolamento e le relative Linee guida danno quindi attuazione al disegno urbanistico complessivo, delineato dal nuovo Pup e dalla Riforma istituzionale, puntando ad assicurare la coerenza tra i diversi livelli di pianificazione – Pup, piani territoriali delle comunità, piani regolatori comunali e piani dei parchi naturali provinciali – per costruire un progetto capace di promuovere le responsabilità delle diverse realtà territoriali, assicurare un atteggiamento di cooperazione tra territori. Sempre nel rispetto della legge urbanistica provinciale, la procedura di autovalutazione, integrata nel processo di formazione dei piani urbanistici (e non quindi rinviata a una diversa autorità), è inoltre differenziata rispetto ai diversi livelli di pianificazione, nell´ottica come detto della non duplicazione degli atti e delle procedure, distinguendo tra autovalutazione degli strumenti della pianificazione territoriale, in primo luogo dei piani territoriali delle comunità e rendicontazione urbanistica dei piani regolatori generali e dei piani dei parchi naturali provinciali, finalizzata alla verifica ed esplicitazione, su scala locale, delle coerenze con l´autovalutazione dei piani territoriali. In questo quadro l´autovalutazione del piano diventa lo strumento strategico per assicurare la coerenza e l´efficacia delle previsioni pianificatorie. Si configura come ragionamento logico che accompagna il piano nella sua elaborazione, per assicurare gli obiettivi di sostenibilità ambientale e insieme di perseguire la cooperazione tra i territori nell’ottica di concorrere a un progetto di scala provinciale e garantendo la partecipazione e l’informazione dei cittadini rispetto alle scelte di piano. .  
   
 

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