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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Novembre 2009
 
   
  PARI OPPORTUNITÀ, CORECOM FVG: PRESENTATO MONITORAGGIO DONNE E POLITICA

 
   
   Trieste, 11 novembre 209 - "Il percorso compiuto dalle donne nelle istituzioni è ancora troppo fragile e in troppe situazioni la presenza è declinata al maschile, mentre é indispensabile che sia espressa in egual misura: la presenza paritaria di donne e uomini capaci non può che migliorare la società". La presidente della Commissione pari opportunità Santa Zannier ha commentato così quanto emerso dal monitoraggio della campagna elettorale per le recenti elezioni europee e amministrative, curato dal Corecom Fvg che, proprio su richiesta della Commissione, ha trattato una sezione speciale dedicata a "Donne e politica: analisi delle differenze di genere tra candidature, risultati elettorali e visibilità nei telegiornali regionali del Friuli Venezia Giulia". La relazione è stata illustrata a Trieste, nella sede che ospita la Commissione pari opportunità e il Corecom, in una conferenza stampa congiunta dei due organismi, che - come ha affermato il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni, Paolo Francia - costituisce un ulteriore passo sulla strada di una collaborazione che si fa sempre più stretta e costruttiva. Un lavoro che ha suscitato molto interesse, tanto che da parte di numerosi organismi sono stati richiesti i risultati che costituiscono un valido terreno di lavoro. Lo studio ha riguardato la visibilità politica delle donne nei notiziari regionali, considerando i tempi di notizia (ovvero il tempo dedicato dal giornalista a parlare del soggetto analizzato), di parola (ossia quello in cui il soggetto parla direttamente) e di antenna (somma dei primi due), ma anche le pari opportunità di genere nelle elezioni europee e i risultati alle elezioni amministrative che hanno riguardato la Provincia di Pordenone e 142 Comuni del territorio regionale con Sacile unico comune con più di 15 mila abitanti. Quanto alla visibilità, la ripartizione tendenzialmente si attesta sul 90% del tempo dedicato agli uomini e 10% alle donne. Una disparità di rappresentazione che per la Commissione è dovuta a numerosi fattori, dalla percentuale di candidature femminili nelle liste elettorali alla percentuale di fiducia/consenso che le candidate hanno tra la popolazione votante. L´analisi delle pari opportunità di genere all´interno delle candidature delle liste elettorali per le europee presentate nella seconda circoscrizione di cui fa parte il Friuli Venezia Giulia ha innanzitutto evidenziato una presenza media delle donne del 32,4%, essendo solo 57 sul totale di 176 candidati, con una forbice tra il dato minimo del 15,4% e il massimo di 53,8%. Inoltre solo il 24,6% del totale delle donne si è poi affermato nei primi 4 posti di preferenza, ma interessante è scandagliare i dati di lista per cogliere come poi si sono collocate nei risultati finali tra posizioni di vertice, intermedia e di coda. Dalle elezioni amministrative, la Provincia di Pordenone si esprime al maschile: 96% uomini, 4% donne mentre i risultati dei rinnovi delle amministrazioni comunali mostrano che le donne sindaco sono l´11% del totale; il maggior numero di sindaci donna si trova nel territorio di Gorizia (5 comuni su 9) e di Trieste (1 comune su 3), mentre Udine e Pordenone i numeri sono decisamente inferiori. La media della presenza femminile nei Consigli comunali è pari al 19,9%: il Comune con la percentuale più alta è Andreis, in provincia di Pordenone, dove oltre al sindaco sono donne anche 7 dei 13 consiglieri. Le quote non servono per imporre alle donne di fare politica, ma quelle che vogliono devono poterlo fare - ha commentato la Zannier sottolineando la necessità di incidere con la modifica degli statuti e la previsione di quote rosa: "anche se non ci piacciono - ha subito sottolineato - ma che sono il mezzo per una rappresentanza femminile paritaria. Modificare gli statuti non solo degli enti locali, ma anche dei partiti e cambiare il vocabolario: scrivere che si promuove la presenza delle donne è una espressione che non basta". Per far crescere una cultura di genere è fondamentale il ruolo dell´informazione, hanno concordato Francia e Zannier, cui hanno fatto eco il vicepresidente del Corecom Giancarlo Serafini e la vicepresidente della Commissione Annamaria Mozzi, secondo la quale spesso sono donne a conseguire le lauree e i dottorati migliori, ed è impensabile che poi spariscano dalla scena. Occorre perciò una riflessione approfondita, anche in vista delle prossime elezioni che si svolgeranno nel 2010. .  
   
 

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