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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Ottobre 2006
 
   
  LA TOSCANA DELLA QUALITÀ E DELLA TIPICITÀ AL SALONE DEL GUSTO IN PRIMA LINEA IL PROGETTO DEL MERCATALE PER FAVORIRE L’INCONTRO DIRETTO TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE; INCONTRI E EVENTI PER LA SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITÀ

 
   
  La Toscana della qualità e della tipicità alimentare sbarca al Salone del Gusto di Torino. E lo fa in grande stile: con la novità del Mercatale, un luogo di incontro qualificato e diretto tra produttori e consumatori, con numerosissimi produttori di qualità presenti, in rappresentanza di tutto il sistema della qualità e della tipicità toscana. Il tutto nel pieno rispetto del ´buono´, del ´pulito´ e del ´giusto´, i tre valori assunti quest´anno a emblema della kermesse torinese. Il Lingotto, dunque, ospiterà dal 26 e fino al 30 ottobre, il meglio delle produzioni agroalimentari tipiche della regione, ´buone´ indiscutibilmente al gusto, ´pulite´ perché rispettose dell´ecosistema e dell´ambiente, ´giuste´ in rapporto ai modelli di lavoro e, in molti casi, esempio di rapporto diretto fra produttore e consumatore. Protagoniste, naturalmente, gran parte delle 19 Dop e Igp e dei 23 Presìdi alimentari toscani, delle 41 denominazioni di origine del vino e gran parte dei 451 prodotti tradizionali censiti dall´Arsia, inserite in un ricco programma di iniziative, degustazioni, appuntamenti e incontri. Stamani a Firenze, il ricco menu con cui la Toscana si presenterà al Salone torinese è stato presentato nel corso di una conferenzastampa cui hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, l´assessore regionale all´agricoltura Susanna Cenni, il presidente della Fondazione Slow food per la biodiversità Piero Sardo, il sindaco di Montevarchi Giorgio Valentini, l´amministratore dell´Arsia, Agenzia regionale per lo sviluppo e l´innovazione in agricoltura, Maria Grazia Mammuccini, il direttore di Toscana Promozione Roberto Pucci e il presidente di Ucodep Petrelli. "Partecipiamo con convinzione a questa iniziativa cui abbiamo aderito con passione sin dagli inizi – ha detto il presidente Martini – Ne condividiamo la filosofia di fondo, sintetizzata nello slogan ´buono pulito e giusto´". "In un mondo dominato dagli Ogm, dall´omologazione dei prodotti - ha proseguito - non ci sarebbe spazio per la nostra agricoltura, che invece trova la sua giusta dimensione in uno scenario diverso, dove c´è attenzione alla bontà e alla genuinità dei prodotti cosiccome alla salvaguardia della loro biodiversità, e dove la competitività non avanza mai a scapito dei valori etici. E tutte queste sfide, che sono al centro della manifestazione di Torino, ci vedono impegnati in prima linea: basti pensare alla Rete delle Regioni europee Ogm-free (nella quale siamo impegnati come capofila), al manifesto sui semi (che sarà presentato a Torino), dalla valorizzazione dei presidi e di tutte le tipicità alimentari alle iniziative per un rapporto più stretto tra consumatore e produttore". Su quest´ultimo tema, che costituirà uno degli aspetti più innovativi della presenza Toscana al Lingotto, si è soffermata Susanna Cenni: "Spesso si evoca l´immagine della Toscana rurale come simbolo di qualità, di tipicità, di rapporto equilibrato tra l´uomo e l´ambiente. Ma non sempre si ricorda che all´origine di questa immagine c´è l´azione quotidiana concreta, degli agricoltori locali. Quest´anno al Salone questi produttori saranno al centro delle nostre iniziative attraverso, per esempio, il progetto pilota del Mercatale, che è un´esperienza attraverso cui non solo si valorizza l´importanza di un contatto diretto tra consumatore e produttore ma con cui si comunica anche il valore, per chi acquista, di poter scegliere prodotti locali. E il Mercatale sarà una componente di un progetto più vasto, che presenteremo a Torino: un progetto per accorciare la catena produttiva con la cosiddetta filiera corta, cioè con un insieme di azioni capaci di accorciare i passaggi dalla produzione alla commercializzazione". "In questo senso - spiega Maria Grazia Mammuccini - l´Arsia si è fortemente impegnata per caratterizzare - in particolare attraverso il progetto pilota del Mercatale, che riproduce e attualizza l´antico mercato contadino - la presenza della Regione Toscana al Salone del Gusto e a Terra Madre, con l´organizzazione di iniziative innovative all´insegna della tutela della biodiversità". La Toscana sarà presente al Salone del Gusto nel Padiglione n. 3, con lo stand organizzato da Toscana Promozione, dove saranno presenti otto Province toscane (Firenze, Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena) e con i presìdi toscani, e nell´area del Mercatale, collocata tra il Padiglione 3 e l´Oval che ospita Terra Madre. Due saranno i filoni su cui si svilupperà la presenza della Toscana: la salvaguardia delle biodiversità e le prospettive della vendita diretta, in un ritrovato rapporto tra produttore e consumatore. Durante i giorni del "Salone" sono in programma iniziative istituzionali e degustazioni. Tra gli eventi di cartello da segnalare per giovedì 26 (ore 18. 30) la presentazione del progetto "100 mercati in 100 città", in cui sarà proposta l´estensione su scala nazionale del progetto-pilota del Mercatale. Venerdì 27 (ore 12. 30) saranno illustrate le nuove proposte della Regione Toscana per la cosiddetta ´filiera corta´, cioè per accorciare la catena della produzione, creando opportunità di ravvicinamento se non di incontro diretto tra produttore e consumatore e sarà presentato il Manifesto sul futuro dei semi. Sabato 28 ottobre (ore 12) l´iniziativa "Terra Madre in Toscana" permeterrà l´incontro delle comunità del cibo di tutto il mondo con analoghe realtà della nostra regione; domenica 29 ottobre (ore 12) tema dell´incontro della Toscana sarà "Una rete di donne a tutela dei semi e della biodiversità". Si succederanno invece senza soluzione di continuità per tutti e quattro i giorni le iniziative di incontro e degustazione da parte dei produttori presenti al Mercatale e di quelli presenti nello stand Toscana. Gli eventi del Salone: Il Mercatale: quando il produttore ci mette la faccia - Il Mercatale di Montevarchi rappresenta uno degli esempi più importanti di mercato locale, un caso di vendita diretta che sta facendo scuola e che, da oltre un anno e mezzo, si svolge ogni secondo sabato del mese a Montevarchi (Ar). Per la prima volta lascia piazza Varchi, per trasferirsi con prodotti, produttori, atmosfere e suggestioni, al Lingotto di Torino. Dal 26 al 29 ottobre, gli ospiti del Salone del Gusto potranno acquistare i prodotti del Mercatale (olio, salumi, ortaggi, miele, formaggi, pollame, pane e vino), nella ricostruzione di un vero e proprio mercato collocato in un´area di 800 mq, tra il Padiglione 3 e l´Oval. Un´importante iniziativa, volta a favorire la conoscenza delle produzioni locali, a creare un´opportunità per i piccoli produttori, a contribuire allo sviluppo della filiera corta, (produttori-ristoratori-trasformatori-commercianti), e all´esportazione del modello del Mercatale in altre realtà locali. L´arsia partecipa e cofinanzia l´iniziativa del Mercatale come progetto pilota che rappresenta anche per la Regione un importante punto di riferimento e strumento di valorizzazione della biodiversità: molte produzioni presenti al Mercatale, infatti, hanno una dimensione produttiva tale da non potersi affermare sui mercati internazionali e rappresentano invece importanti opportunità di sviluppo per i mercati locali. Il manifesto sul futuro dei semi - Una serie di principi cui attenersi per la salvaguardia della biodiversità, la libertà degli agricoltori, il rispetto della vita: è questo il contenuto del ´Manifesto sul futuro dei semi´ che sarà ufficialmente presentato a Torino alla presenza di Carlo Petrini, presidente onorario di Slow Food, di Vandana Shiva, presidente della Commissione Internazionale sul Futuro dell´Alimentazione e dell´Agricoltura e di Susanna Cenni. Il Manifesto - redatto in 4 lingue - sarà distribuito a tutti i rappresentanti di Terra di Madre, insieme al Manifesto sul futuro del cibo redatto in tutte le lingue ufficiali del Salone. Terra Madre in Toscana - Torino sarà occasione per presentare e dare il ´la´ all´incontro delle comunità del cibo, organizzato da Regione Toscana, Arsia, Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, Provincia di Arezzo, Slow Food Toscana e Ucodep, in programma in Toscana dal 31 ottobre al 5 novembre. Lo spirito solidale delle comunità locali della Toscana è stato alla base dell´attività sostenuta dalla Regione Toscana e portata avanti dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, che, in questi anni, ha visto proliferare scambi e aiuti concreti tra comunità del cibo della Toscana e quelli di altri Paesi del mondo. Alle giornate toscane prenderanno parte 66 Comunità del cibo provenienti da tutto il mondo (dal Cile allo Sri Lanka, dalla Bosnia al Guatemala), che saranno ospitate in tutta la regione. L´evento clou si terrà ad Arezzo (presso la Borsa merci) il 2 novembre, con la firma di una dichiarazione di intenti fra le istituzione toscane e le comunità straniere. .  
   
 

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