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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Novembre 2009
 
   
  RAPPORTO DELLA CORTE DEI CONTI DELL´UE _ UNA VALUTAZIONE POSITIVA SUI CONTI DELL’UE E UNA FORTE DETERMINAZIONE SULLE SFIDE RIMANENTI

 
   
  Bruxelles, 12 novembre 2009 - Per il secondo anno consecutivo i revisori esterni hanno dato un parere positivo sui conti annuali dell’Ue. Per quanto riguarda i pagamenti, dal 2004 gli importi che hanno ricevuto un “cartellino rosso” dai revisori dei conti si sono dimezzati grazie ai miglioramenti significativi intervenuti nella gestione finanziaria dell’Ue. “Ringrazio la Corte dei conti europea per la sua relazione, che conferma che i nostri sforzi producono risultati”, ha detto Siim Kallas, il vicepresidente della Commissione europea responsabile degli affari amministrativi, dell’audit e della lotta antifrode. “Dopo un’efficace riforma del nostro sistema di contabilità, i nostri conti sono ora del tutto affidabili. Inoltre mi rallegro del parere globalmente positivo sui pagamenti nell’ambito della politica agricola comune, ottenuto soprattutto grazie alle recenti riforme di questa politica, che hanno notevolmente semplificato le procedure per gli agricoltori e le amministrazioni. Per quanto riguarda gli errori nei pagamenti effettuati dagli Stati membri a favore delle regioni dell’Ue, verrà applicato il massimo rigore: la Commissione europea recupererà il denaro ogni volta che le amministrazioni nazionali non riusciranno a spenderlo correttamente. ’’ Disco verde per le sovvenzioni agricole - Il quadro generale è rassicurante. I conti sono stati certificati “regolari e veritieri”, il che si traduce in un parere positivo. Per quanto riguarda le spese, la Commissione è riuscita a dimezzare la spesa “in rosso” da oltre il 60% delle spese totali nel 2004 al 30% circa l’anno scorso: Tabella:rischio stimato di errore nelle spese dell’Ue - Ben il 70% del bilancio dell’Ue presenta attualmente un basso rischio di errore (con un’incidenza finanziaria stimata al 5% o meno); il resto è costituito da pagamenti effettuati dagli Stati membri nell’ambito della politica di coesione, settore in cui un ricorso maggiore ai recuperi riduce efficacemente il rischio finanziario per il bilancio dell’Ue. Nel complesso, l’agricoltura ha ricevuto un parere positivo dai revisori dei conti. Recuperi aumentati di quattro volte - I revisori dei conti stimano che almeno l’11% dei pagamenti effettuati dagli Stati membri a nome dell’Ue a favore di progetti regionali e di progetti per l’occupazione nell’ambito della politica di coesione nel 2008 non avrebbe dovuto essere rimborsato. Sebbene molti di questi errori riguardino l’applicazione erronea delle procedure finanziarie dell’Ue e non comportino il fallimento dei progetti o lo spreco di fondi, la Commissione tiene in grande considerazione l’avvertimento dei revisori dei conti ed è determinata a recuperare dagli Stati membri tutti i pagamenti indebiti. Nel 2008 sono state avviate procedure di recupero per un totale di 2,9 miliardi di euro, riguardanti tutti i settori d’intervento. Per quanto riguarda i pagamenti effettuati nell’ambito della sola politica di coesione, i recuperi richiesti dalla Commissione e dagli Stati membri sono aumentati di quattro volte rispetto al 2007, raggiungendo un importo di 1,6 miliardi di euro; un importo supplementare di 1,1 miliardi di euro dovrebbe essere recuperato entro la fine del 2009. La Commissione inoltre sospende i pagamenti fino a quando gli Stati membri non adottano misure correttive: sono state adottate 15 decisioni di sospensione dei pagamenti negli ultimi due anni, e sono previste procedure di sospensione per quanto riguarda 28 programmi. Misure preventive - La Commissione concorda con la Corte dei conti europea circa il fatto che gran parte degli errori è riconducibile alla complessità delle regole. Pertanto, in un’ottica di prevenzione, la Commissione sta intensificando gli sforzi per fornire agli Stati membri orientamenti nei settori maggiormente soggetti a errori e per diffondere le buone pratiche in materia di controllo. Il rischio di errori dovrebbe diminuire anche grazie all’adozione di procedure finanziarie semplificate (ad esempio, un ricorso più generalizzato ai pagamenti forfettari per i progetti di ricerca), che già si applicano ai nuovi programmi (2007-2013). Inoltre, è in corso una consultazione pubblica su come migliorare le procedure finanziarie dell’Ue. .  
   
 

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