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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Novembre 2009
 
   
  ABRUZZO, IDRICO: DI PAOLO, COSI´RIDUCIAMO COSTI E MIGLIORIAMO SERVIZIO L´ASSESSORE DIFENDE IL DDL CHE RIDUCE DA 4 A 1 GLI ATO

 
   
  L´aquila, 12 novembre 2009 - "Quella da me proposta è una legge che ha l´intento di eliminare quel "partito dell´acqua" che si vuole da ogni parte combattere e garantire equità fra i cittadini abruzzesi affinché sia garantito un servizio idrico potabile adeguato. Abbiamo deciso che i costi "della politica" siano ridotti al minimo necessario e che le strutture preposte a controllare chi gestirà il servizio (acquedotti e depurazione) siano messe in grado di esercitare un controllo severo e puntuale. Per questo mi auguro che diventi legge rapidamente con l´approvazione in consiglio regionale e con il voto favorevole anche di chi ha espresso perplessità iniziali". E´la risposta dell´assessore ai Lavori pubblici e servizio idrico integrato, Angelo Di Paolo, in merito alle prime valutazioni espresse, nei giorni scorsi, sul Disegno di legge regionale di riforma del Sistema Idrico Integrato, approvato in Giunta che prevede la riduzione da quattro a uno degli Ato (Ambito territoriale ottimale). "Vogliamo evitare ? precisa l´assessore - una gestione allegra e clientelare dell´acqua, una gestione di un bene pubblico che può trasformarsi in uno strumento elettorale. Nel definire il testo di legge siamo partiti dal presupposto che la tariffa dell´acqua fosse tendenzialmente uguale per tutti gli abruzzesi, sia gli abitanti della metropoli della costa, sia quelli del piccolo borgo di montagna. Ritengo che si debba far crescere la qualità amministrativa dell´Ato che assume le decisioni così da evitare il ripetersi di eventi, giustamente denunciati all´opinione pubblica, come ad esempio quello della somministrazione di acqua di dubbia potabilità a Pescara, acqua che, secondo le denunce del Wwf, conteneva sostanze inquinanti e cancerogene. Ritengo che ogni critica sia di per sé legittima, ma quelle circolate in questi giorni mi appaiono veramente poco comprensibili. Ipotizzare, poi che la elaborazione della legge abbia come fine quello di ´preparare il più grande appalto della storia della regione´ mi sembra un´ipotesi fuorviante perché priva di ogni presupposto logico. Come si fa a spiegare all´opinione pubblica che i cittadini sono meglio tutelati dalla legge oggi vigente, proprio quella legge che ha determinato i guasti già denunciati in passato e che ha portato costi aggiuntivi che hanno gravato sui cittadini senza assicurare un servizio efficiente. Per quanto riguarda, invece, la tanto temuta privatizzazione sottolineo che si parla di una proposta del governo e non del disegno di legge regionale che nulla sancisce in materia. Al contrario di quanto sostenuto, il disegno di legge regionale è chiaramente teso a rafforzare i poteri di controllo della Pubblica amministrazione sui soggetti gestori. A prescindere da quello che disciplinerà la legge dello Stato chiunque sarà il soggetto gestore, pubblico o privato che sia, avrà di fronte, con l´Ato unico, un interlocutore forte a difesa degli interessi dei cittadini". .  
   
 

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