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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Novembre 2009
 
   
  IL GOVERNO HA TAGLIATO IL FONDO SOCIALE, LA REGIONE TOSCANA AIUTA I COMUNI BILANCIO 2010, PIÙ RISORSE PER LO SVILUPPO ECONOMICO

 
   
  Firenze, 16 novembre 2009 - La crisi economica non è ancora alle spalle e per il 2010 la Regione conferma il fondo straordinario da 5 milioni per aiutare chi ha perso il lavoro e non può contare su alcun ammortizzatore sociale. Aumenteranno anche i soldi per la ricerca e per sostenere le imprese che innovano - 271 milioni, 61 in più rispetto al 2009 – e gli investimenti destinati alla sanità, a strade e mobilità o alla tutela dell´ambiente (381 milioni, 35 in più rispetto a quest´anno). Con Fidi Toscana la Regione continuerà a garantire l´accesso al credito alle imprese a corto di liquidità o che vogliono investire: 60 milioni già stanziati nel 2009, capaci di sostenere prestiti per oltre un miliardo, con oltre 3. 300 imprese che hanno già fatto domanda. Proseguirà infine l´impegno per estendere l´assistenza agli anziani non autosufficienti: in attesa che lo Stato reintegri le risorse tagliate, la Regione garantirà infatti gli 80 milioni l´anno che serviranno a finanziare gli interventi domiciliari e a aumentare i posti nelle residenze sanitarie assistite. E lo farà senza alzare le tasse, nonostante che la crisi e il Pil in calo (-5% alla fine del 2009) abbia come conseguenza anche un´attesa flessione delle entrate (-15 milioni) e un minor recupero sull´evasione fiscale, che negli ultimi tempi ha portato 40 milioni l´anno nelle casse della Regione. A disposizione 8 miliardi e 890 milioni - E´ l´assessore regionale Giuseppe Bertolucci ad elencare le priorità per il 2010, durante la presentazione oggi ai giornalisti della proposta di bilancio che la giunta ha approvato il 29 ottobre e che il Consiglio regionale dovrà discutere entro la fine dell´anno. Lo strumento finanziario conferma di fatto in numeri del Dpef approvato a luglio: 8 miliardi e 890 milioni è la spesa prevista per il 2010, di cui 6 miliardi e 746 milioni (il 75%) sono destinati alla sanità e alle politiche sociali. Altrettante sono naturalmente le entrate, con un ricorso al credito di 435 milioni che potrebbe non essere tutto necessario. Dipenderà dalla disponibilità di cassa nel corso dell´anno rispetto agli stati di avanzamento di cantieri e progetti. Essere pronti per la ripresa - «Prima o poi la crisi finirà – ricorda l´assessore -. E quando accadrà dobbiamo evitare di farci trovare impreparati e magari con le aziende con il maggior potenziale costrette, nel frattempo, a chiudere». Per questo lo sforzo della Regione sarà importante anche sul fronte del sostegno allo sviluppo. A disposizione ci sono 330 milioni di fondi europei, 196 milioni di risorse nazionali del fondo per le aree sottoutilizzate e 476 milioni di investimenti regionali. «Ma non potremo impiegarle tutte – annota Bertolucci –, visto che superano la spesa consentita dal patto di stabilità, ovvero quell´accordo imposto dal governo agli enti locali per tenere a freno il debito pubblico». Un paradosso: a meno che la Regione non decida di non rispettare il patto stesso. Dai tributi 7 miliardi e 477 milioni - Tra le entrate la fetta più grossa è quella tributi, incassati direttamente o che lo Stato ridistribuisce alle Regioni. Si tratta di 7 miliardi e 477 milioni: dall´Iva si prevede che arriveranno 3. 977,11 milioni, dall´Irap (che sostiene una buona parte delle spese sanitarie) 2. 241,10 milioni. Altri 445,14 milioni provengono dall´addizionale Irpef e 394 milioni dal bollo auto. Nel 2010, come previsto, finiranno gli incentivi per gli automobilisti che hanno acquistato un´auto nuova a Gpl o a metano: solo chi lo ha fatto nel 2009 potrà continuare a non pagare il bollo per i prossimi cinque anni. Lo stesso vale per chi nel 2009 ha convertito a gas un’auto vecchia. Rimarrà tale e quale la riduzione del 10% per tutte le auto euro 4 e 5 e tutte le auto Gpl e a metano. La più bassa pressione fiscale d´Italia - La Toscana – Basilicata a parte, che può contare su royalties petrolifere - si conferma comunque la Regione italiana, tra quelle a statuto ordinario, con la minor pressione fiscale per quanto riguarda l´Irap e l´addizionale Irpef, le uniche due imposte (oltre al bollo) su cui le Regioni possono in parte intervenire. Un cittadino toscano nel 2010 pagherà infatti, oltre le aliquote base, solo 16,3 euro l´anno: 162 meno che in Lazio, 67,8 meno che in Emilia Romagna, 52,2 euro meno di un piemontese, 44,5 di un lombardo e 23 di un veneto. «Per le casse della Regione si tratta di una minore entrata tra i 100 e i 150 milioni. E questo è possibile – spiega Bertolucci – anche perché la Toscana ha il bilancio della sanità in pareggio. Questo ci ha infatti consentito di non applicare mai alcun aumento sull´addizionale Irpef, che è ferma da sempre allo 0,9%, ovvero il minimo imposto dalla Stato». Dal 2000 la legge consentiva di arrivare fino all´1,4 e altre Regioni lo hanno fatto. Quanto all´Irap, l´imposta sul fatturato delle attività produttive, all´aliquota base del 3,9 per cento le Regioni possono aggiungere o togliere l´1%. La Toscana ha confermato l´aumento dell´1%, già applicato quest´anno, solo per i settori bancario, petrolifero, assicurativo, autostradale e delle intermediazioni immobiliari, mantenendo inalterate le agevolazioni (con sconti dallo 0,5% all´1%) per onlus, cooperative sociali, imprese giovanili, spacci di montagna e imprese con certificazioni sociali e ambientali. La Regione, vista la difficoltà delle amministrazioni comunali, ha deciso anche di aumentare di 2 milioni le risorse a disposizione dei Comuni per aiutare chi deve pagare l´affitto ed ha un basso reddito Più risorse per Comuni e Province - Ci saranno anche più soldi per gli enti locali. «Dopo il taglio del governo al fondo sociale – spiega l´assessore Bertolucci – avevamo già quest´anno anticipato ai Comuni in difficoltà 7 milioni. Quei soldi diventeranno adesso nuovi fondi a disposizione, a cui si aggiungono 2,2 milioni di nuovi incentivi per le Unioni comunali, anche quelle speciali che potranno nascere dalle attuali Comunità montane e i cui fondi sono stati altrettanto tagliati dallo Stato». Con 2,8 milioni saranno invece coperti i costi del personale delle scuole materne a rischio di chiusura e con 10 milioni, destinati alle Province, la manutenzione straordinaria delle strade per far fronte, anche in questo caso, ai minori trasferimenti statali. «La Regione non può svolgere funzioni di supplenza nei confronti dello Stato – ribadisce Bertolucci –, ma di fronte a talune emergenze, con possibili ricadute per i cittadini, abbiamo deciso di intervenire in modo straordinario». Disoccupazione all´8% - Sullo sfondo rimane naturalmente la crisi economica e una ripresa che ancora non si annuncia veloce (e comunque lieve). Anzi, tutti gli osservatori sono concordi nel ritenere che, passata la crisi finanziaria, si avranno adesso i maggiori effetti sul fronte della tenuta delle imprese e dell´occupazione. Nel 2010 la disoccupazione potrebbe salire all´8%: una crisi estesa a tutti i settori, ma più grave nell´industria, nei distretti e nella piccola e piccolissima impresa. Una crisi che quest´anno ha contato 12. 416 famiglie in Toscana dove almeno un componente ha perso il posto di lavoro e una su due che ha visto peggiorare la propria situazione economica, con 2540 famiglie che sono diventate povere. .  
   
 

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