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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Ottobre 2006
 
   
  EMERGENZA RIFIUTI NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI UDINE

 
   
  Trieste, 26 ottobre 2006 - L´emergenza rifiuti al centro di una interrogazione del consigliere regionale della Margherita Paolo Menis che, ravvisando analogie tra la situazione del territorio della provincia di Udine e di quella di Napoli, chiede all´assessore regionale all´ambiente quali passi la Regione abbia compiuto e intenda compiere di fronte a una condizione che comporta notevoli disagi di ordine economico e igienico sanitario. Menis vuole anche conoscere quali problemi sussistano ancora per una rapida soluzione dell´emergenza. Il consigliere ricorda che già un anno fa in Consiglio regionale si parlò di una possibile emergenza rifiuti nella provincia di Udine per l´esaurimento delle capacità di contenimento delle discariche e dell´inerzia dell´ente provinciale udinese nell´analisi delle documentazioni e nel rilascio delle autorizzazioni. In quell´occasione, prosegue Menis, vennero puntualmente elencate cause e responsabilità della Provincia di Udine: l´incendio dell´impianto di separazione rifiuti differenziati di rive d´Arcano ha accelerato le difficoltà. Sottolineando la preoccupazione della popolazione e l´imbarazzo degli amministratori locali e denunciando l´immobilità della situazione dovuta al fatto che nell´ultimo anno non c´è stato alcun rilascio di autorizzazioni per nuove discariche o per ampliamenti di quelle esistenti, Menis ricorda anche di aver chiesto, assieme al collega Roberto Molinaro (Udc), già più di tre anni fa nell´ambito dell´assemblea dei sindaci della Comunità montana, di procedere contro la Provincia per omissione di atti in riferimento alla pratica amministrativa della discarica di Plasencis. La via del "monoprodotto", ovvero la raccolta indifferenziata e non più per tipologia di materiali (plastica, carta, vetro, ecc. ) è la soluzione temporanea scelta per disinnescare l´emergenza rifiuti in provincia di Udine, dopo la chiusura dell´impianto Idealservice di Rive d´Arcano - che trattava la raccolta differenziata nei comuni del Collinare e del Medio Friuli - interessato oltre un mese fa da un incendio. Di fatto, lo stop forzato, ha messo in difficoltà 29 comuni nel Medio Friuli e 48 nel Collinare. La soluzione è scaturita nel corso dell´incontro tenutosi questo pomeriggio nella sede della Regione a Udine, convocato dal vicepresidente della Regione ed assessore all´Ambiente Gianfranco Moretton, che ha visto la presenza degli assessori provinciali di Udine, Fabio Marchetti, e di Pordenone, Antonio Zavagno, del direttore centrale dell´Ambiente della Regione, Franco Scubogna, del presidente di A&t 2000 spa, Nicola Turello, e di alcuni sindaci del Collinare e del Medio Friuli. Sul tappeto c´erano più ipotesi, ha evidenziato Moretton, ma alla fine, dopo una attenta valutazione, è emersa questa proposta, che permette di far rientrare l´emergenza in attesa di ripristinare l´impianto di Rive d´Arcano. Dopo aver ricordato che gli uffici della Regione sono in attesa di una risposta da parte del ministero dell´Ambiente per poter utilizzare, in aggiunta, l´impianto di Lignano (di proprietà del Comune e gestito dall´Exe), l´assessore ha lodato lo sforzo compiuto oggi, "con un atto di responsabilità e chiarezza di competenze, lasciando da parte polemiche e sterili contrapposizioni". "Certo è bene - ha concluso l´assessore - sempre nello spirito di una fattiva collaborazione, che il tanto auspicato decentramento di funzioni e competenze corrisponda ad un´assunzione di responsabilità da parte degli enti interessati, sul filo del concetto di prossimità, dove l´ente più vicino ai cittadini sappia affrontare e risolvere compiti e problemi - oneri e onori - del proprio ambito" La raccolta secondo la modalità del monoprodotto sarà effettuata dal A&t 2000 dopo aver riconvertito gli impianti (nell´arco di 8-10 giorni) che attualmente operano sul differenziato. Sarà attuata anche una campagna di informazione rivolta alla popolazione. .  
   
 

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