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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Novembre 2009 |
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IL PARLAMENTO EUROPEO INVITA AD AZIONI COMUNITARIE CONGIUNTE SULLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE
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Bruxelles, 178 novembre 2009 - Il 12 novembre il Parlamento europeo (Pe) ha adottato una risoluzione per il sostegno del coordinamento a livello europeo della ricerca sulle malattie neurodegenerative, tra cui anche l´Alzheimer e il Parkinson. L´obiettivo finale è di combinare i finanziamenti, le competenze e le conoscenze, e di capitalizzare gli sforzi fatti in tutta l´Unione europea. Dati recenti indicano che il numero di europei colpiti dall´Alzheimer e dalle malattie correlate hanno raggiunto ormai i 7 milioni. Ciò che è ancora più preoccupante è il fatto che gli esperti ritengono che questo numero raddoppierà nel corso del prossimo decennio. Ciò che rende l´avanzamento delle ricerche su queste malattie assolutamente necessario è il fatto che non ci sono cure disponibili e che le conoscenze sulla prevenzione e sul trattamento sono limitate. Desta anche preoccupazione il numero crescente di pazienti, che andrà a pesare sulle tasche dei cittadini europei. I costi per le cure di un singolo paziente ammontano a 21. 000 euro, e nel 2005 la spesa totale per il trattamento di questi pazienti è stata di quasi 1,3 miliardi di euro. La risoluzione approvata dal Parlamento invita i 27 Stati membri dell´Unione europea a creare un programma comune di ricerca nel campo delle malattie neurodegenerative e di rafforzare i dati epidemiologici sull´Alzheimer e sui disturbi di demenza correlati. Per mettere un freno a queste malattie sono necessarie le seguenti azioni: eseguire test diagnostici precoci, condurre ricerche sui fattori di rischio (ad es. L´ambiente) e individuare criteri per la diagnosi precoce. Da parte loro i membri del Parlamento europeo (Mep) vorrebbero vedere lo sviluppo di una cooperzione transnazionale sugli studi epidemiologici e clinici estesi, e la creazione di un approccio multidisciplinare che comprenda la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la ricerca sociale. La risoluzione delinea che la ricerca dovrebbe indagare sulla connessione tra il processo di invecchiamento e la demenza, nonché sul legame tra la depressione nelle persone anziane e la demenza. Tra le prime cose che il programma sulla ricerca dovrebbe affrontare ci sono la prevenzione, la diagnosi precoce e gli strumenti diagnostici standard, e una banca dati completa. Gli eurodeputati consigliano altresì che la Commissione includa i problemi della demenza tra le misure dell´Ue per la prevenzione delle malattie. Gli Stati membri - dicono i Mep - dovrebbero incoraggiare gli stili di vita "sani per la mente". Aggiungono che occorre istituire un "Anno europeo del cervello", per contribuire alla comprensione delle malattie cerebrali legate all´anzianità. Le procedure burocratiche dovrebbero essere ridotte al minimo nel progetto pilota, secondo il Parlamento. La cooperazione tra i membri del progetto pilota e l´industria è importante al fine di assicurare che tutte le risorse e capacità vengano usate a vantaggio di tutti i cittadini. I Mep sottolineano anche che le iniziative future sulle attività di ricerca congiunte devono rientrare nell´ambito della legislazione europea per la ricerca, in modo che il Parlamento abbia poteri di codecisione secondo quanto previsto dal trattato di Lisbona. I Mep hanno sottolineato come l´Alzheimer è la causa più comune di dipendenza e quanto sia necessario assicurare un impegno politico nei campi della ricerca, prevenzione e protezione sociale. La risoluzione del Parlamento segue la stessa linea della Commissione, che a luglio 2009 ha invitato gli Stati membri di unire le loro risorse e migliorare l´impegno di coordinazione della ricerca nella lotta contro l´Alzheimer e delle malattie correlate. La proposta della Commissione segue una raccomandazione del 2008 fatta dal Consiglio dell´Unione europea per il lancio di un´iniziativa di programmazione congiunta. "Vogliamo aiutare la ricerca ad occupare un ruolo più importante nell´affrontare le sfide sociali come l´Alzheimer e le malattie correlate", ha detto il commissario europeo per la Ricerca Janez Potocnik l´anno scorso. "Si tratta di un´opportunità per la scienza europea e di una risposta alle sfide della nostra società moderna. " Il commissario europeo per la Salute Androulla Vassiliou all´inizio di quest´anno ha detto: "Perdere le capacità mentali a causa della demenza non è semplicemente un aspetto dell´invecchiamento. Con l´invecchiare della popolazione europea dobbiamo collaborare per riuscire a capire meglio queste malattie e cercare di prevenirle. Dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà alle persone che soffrono di demenza, condividendo le migliori pratiche per quanto riguarda la cura di questi pazienti e rispettando i loro diritti e la loro dignità. " Per maggiori informazioni, visitare: Parlamento europeo: http://www. Europarl. Europa. Eu/news/public/default_it. Htm . |
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