Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Novembre 2009
 
   
  CIA BASILICATA: OGGI PROTESTA SI SPOSTA A BRUXELLES

 
   
   L’altro ieri a Napoli alla manifestazione dell’agricoltura meridionale e oggi a Bruxelles per esprimere nuovo dissenso a scelte di politica agricola comunitaria che penalizzano i produttori lucani. La mobilitazione della Cia, avviata la settimana scorsa, prosegue sino al 24 novembre con il sit-in a Roma davanti al Parlamento. E’ quanto comunica la Cia di Basilicata. Delegazioni di agricoltori lucani, l’altro ieri a Napoli, hanno ribadito che per il settore primario è sempre più in crisi. Costi in crescente aumento e prezzi in caduta libera stanno condizionando pesantemente le imprese agricole. I redditi continuano a scendere e per quest’anno si annuncia un calo evidente della produzione lorda vendibile (meno 4 per cento rispetto al 2008) e del valore aggiunto agricolo (meno 5,2 per cento). Uno scenario preoccupante al quale, tuttavia, non è stato riposto alcun riparo. “Il Governo – afferma la Cia - sembra ignorare questa drammatica realtà. Lo stesso “maxi-emendamento” della legge finanziaria per il 2008, approvato dal Senato e che contiene misure per l’agricoltura, non rappresenta la risposta che tutti noi aspettavamo. Per finanziare il Fondo di solidarietà per le calamità naturali e per prorogare al 31 luglio prossimo la fiscalizzazione degli oneri sociali per le zone svantaggiate e di montagna sono state sottratte risorse già destinate agli agricoltori. E così la situazione resta molto precaria”. “Non a caso, abbiamo chiesto al governo - evidenzia il presidente della Cia Donato Distefano - di dichiarare lo stato di crisi del settore, in modo da sospendere i pagamenti sia dei contributi previdenziali che delle tasse che oggi i produttori non possono assolutamente sostenere. Sarebbe una boccata d’ossigeno per tutti i comparti che corrono il rischio di naufragare, con danni non solo sotto il profilo economico, ma anche sotto quello sociale e ambientale. Al momento, però, non è giunto alcun riscontro da parte dell’esecutivo che continua nelle promesse che restano sempre tali. Nessun atto concreto a sostegno delle aziende agricole. Anche sul fronte della Regione – conclude – siamo in attesa dei primi provvedimenti concreti e di emergenza che in questi giorni e in più occasioni ci sono stati preannunciati”. .  
   
 

<<BACK