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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Novembre 2009
 
   
  GIOVANI DEC: MOVIMENTO DI PROPOSTA SULL’UNIBAS

 
   
  Potenza, 19 novembre 2009 - “Negli ultimi giorni il bubbone dell’Università della Basilicata è finalmente scoppiato, facendo di quello che dovrebbe essere volano di fondamentale importanza per il futuro di Potenza e più in generale per l’intera regione un presidio da soccorrere”. Lo afferma in comunicato il delegato regionale giovanile dei Dec (Democratici e Cattolici) Alessandro Galella. “Purtroppo – prosegue - questa grandissima risorsa, di conoscenze, di ricerca, di sviluppo economico e di occupazione è in crisi. Di nuovo e nonostante il recente incontro tra il sindaco di Potenza, l’assessore alle infrastrutture del Comune e il nuovo Rettore dell’Università. Incontro che si è concluso con un accordo per la creazione di un tavolo di lavoro, capace di dare finalmente soluzioni concrete ai tanti problemi irrisolti. Sebbene risulti apprezzabile per i giovani Democratici e Cattolici l’impegno profuso in favore dell’Ateneo, si registra il sintomo di una forte disattenzione nei confronti dei fruitori principali dell’Università. Il mancato invito all’incontro di una componente fondamentale per la discussione e soprattutto per ben inquadrare i problemi più sentiti: gli studenti. Sono proprio loro, infatti, a pagare il prezzo della disorganizzazione e dell’inefficienza di una città, che per troppo tempo ha trascurato la presenza dell’Unibas, sottovalutando se non ostacolando in talune circostanze lo sviluppo economico, sociale e culturale di cui beneficiano le altre realtà urbane dotate di poli universitari. Nella volontà di partecipazione alla nascita di proposte, - sottolinea Galella - noi giovani Democratici e Cattolici auspichiamo nel più breve tempo possibile la partecipazione al tavolo di lavoro che coinvolga, in primo luogo gli studenti, le parti che si sono già incontrate presso il Comune, tutte le associazioni giovanili di entrambi i capoluoghi, ma soprattutto gli attori economici e culturali di questa città: commercianti, ristoratori, i vertici dei servizi di traffico urbano e non. Insomma tutti i collettori dell’economia locale che potrebbero investire nell’indotto universitario, producendo un doppio meccanismo virtuoso: più servizi per i giovani e crescita del benessere per il tessuto urbano”. .  
   
 

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