|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 23 Novembre 2009 |
|
|
  |
|
|
PIANO DI RIENTRO DAL DISAVANZO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE DELLA CALABRIA REGGIO
|
|
|
 |
|
|
Calabria, 23 novembre 2009 - “Abbiamo approvato il Piano di rientro dal disavanzo del servizio sanitario regionale nella riunione di Giunta di ieri che si è conclusa poco prima di mezzanotte a dimostrazione dell’estrema difficoltà di operare in un settore come questo”. Ha esordito così il presidente della Regione Agazio Loiero alla conferenza stampa, tenuta il 19 noveembre nella sede della presidenza di Palazzo “Alemanni”, per illustrare la nuova proposta dell’Esecutivo calabrese del Piano di rientro dal debito sanitario al Governo che aveva giudicato, quella precedente, insufficiente. All’incontro con i giornalisti erano presenti anche il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo, il quale ha criticato “il processo di ricentralizzazione dei poteri da parte del Governo”, il Dirigente generale del Dipartimento “Tutela della salute” Andrea Guerzoni ed il Segretario generale della Giunta regionale Nicola Durante, che ha fatto la cronistoria della trattativa con il Governo durata molti mesi. “Siamo pronti a farci carico del deficit - ha detto il presidente Loiero - anche se è stato prodotto in anni che non ci appartengono, ma anche noi abbiamo da chiedere che si superi lo stallo dannoso che si è verificato per quanto riguarda la realizzazione dei quattro nuovi ospedali”. Loiero ha poi comunicato che il Piano di rientro dal disavanzo del servizio sanitario sarà inviato nelle prossime ore all’esame del tavolo interministeriale. Il nuovo Piano poggia su quattro macro-blocchi di intervento ed è una sorta di mediazione tra l´ultima proposta avanzata dalla Regione e le controindicazioni del Governo attraverso i tre ministeri competenti. Le quattro aree riguardano il personale della sanità, la rete ospedaliera, il privato e la spesa farmaceutica. Il piano proposto dal Governo avrebbe messo in atto una manovra complessiva di circa 273 milioni di euro, mentre le proposte della Giunta calabrese arrivano a circa 260 milioni di euro. Numeri che oscillano di poco, ma che portano la distanza tra le due proposte su un importo che si aggira intorno ai venti milioni di differenza. Dati che hanno spinto il vicepresidente Cersosimo ad affermare che “il problema non sono le cifre, ma la sovranità di Governo sui temi della sanità, con il rischio di una centralizzazione dei poteri”. Gli interventi proposti nel Piano, che ha avuto il via libera dell´esecutivo calabrese, riguardano prima di tutto il personale. Il Governo ha chiesto il blocco totale del turn over e boccia le stabilizzazioni, la Regione, invece, propone il blocco del 100% del turn over, nel prossimo anno, per il personale amministrativo, quindi del 70% nell´anno successivo e del 50% nel 2012; per i profili tecnici il Governo chiede il blocco per i tre anni, con proporzioni pari al 70% per il primo, quindi 70% e 50%; per i sanitari 75%, 65% e 60% nel 2012, con deroghe solo nel caso di rispetto dei livelli essenziali di assistenza (lea). Per quanto concerne le stabilizzazioni, l’iter non può essere fermato e prevede una spesa ormai consolidata. È stata, invece, accettata la richiesta del Governo di livellare i fondi per la contrattazione nelle varie aziende. Altro capitolo delicato riguarda la rete ospedaliera. La Regione propone la chiusura di cinque ospedali entro il prossimo trentuno dicembre, mentre per altri sei nosocomi sarà avviata la ricognizione e la possibile chiusura nei mesi successivi e nel momento in cui se ne paleserà l’opportunità. Secondo il presidente Loiero il piano di rientro dovrà permettere di dare un assetto ordinario alla sanità calabrese. “Noi – ha ribadito il presidente - abbiamo sempre detto che siamo pronti a farci carico del debito in un contesto di continuità politico- amministrativa, anche se è stato prodotto in anni precedenti”. Tra le richieste avanzate al Governo nazionale anche lo sblocco dei finanziamenti per la realizzazione dei quattro ospedali già in programma in Calabria. “Vorremmo che queste risorse - ha sostenuto Loiero - fossero gestite da un commissario che dovremmo trovare insieme, sbloccando anche i fondi dell’ articolo venti che sono pari a circa 650 milioni di euro e che ci permetterebbero di rendere agibili e sicuri gli ospedali”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|