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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Novembre 2009
 
   
  IL PIEMONTE PER IL 25 NOVEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE PER L´ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE AD UN ANNO DALL´APPROVAZIONE DEL PIANO REGIONALE - 1 MILIONE DI EURO PER LE CASE RIFUGIO

 
   
   Torino, 25 novembre 2009 - Ad un anno dall’approvazione del Piano Regionale ogni provincia ha attivato, almeno, uno sportello di sostegno alle vittime. Più di 70 le richieste di aiuto raccolte durante la campagna “Voci nel Silenzio”. 9 le domande di patrocinio legale gratuito. 1 milione di euro per le “case rifugio”. In occasione del 25 novembre “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, la Regione Piemonte fa il punto sulle numerose azioni intraprese per contrastare un fenomeno che coinvolge, in Italia, milioni di donne appartenenti a tutte le fasce sociali, le età e le origini etniche. Un male subdolo e comune, trasversale alle culture. Una violenza nella quasi totalità dei casi subita nel silenzio e nascosta, perché perpetrata nell’impensabile prigione della propria casa, tra mura che dovrebbero proteggere e per mano di uomini con i quali le vittime hanno sempre un legame forte, affettivo e spesso consanguineo. “Aiutare le vittime a uscire dal silenzio e proteggerle, permettendo loro di ricostruirsi una vita, è l’obiettivo di tutto quello che abbiamo fatto e stiamo facendo con il Piano Regionale contro la violenza sulle donne – dichiara Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte – Un impegno professionale e umano profondo per cui dobbiamo ringraziare la collaborazione di tutto il territorio: Enti Locali, Forze dell’Ordine, associazioni e servizi sanitari e sociali. Ma, anche, un investimento economico importante e trasversale a tutti gli Assessorati che, ad oggi, ha visto la Regione schierata contro la violenza sulle donne con più di 8 milioni di euro. ”. “Molte donne non sanno che esiste una rete pronta ad aiutarle e sostenerle – dichiara l’assessore alle Pari Opportunità Giuliana Manica – Per questo se da una parte è importante lavorare sui servizi e sui progetti, dall’altra è fondamentale far capire alle vittime come chiedere aiuto e a chi. Da oggi diffonderemo i nuovi opuscoli informativi sugli sportelli dedicati esistenti sul nostro territorio. Le 70 richieste di aiuto raccolte durante la campagna Voci nel Silenzio ci incoraggiano nel continuare la lotta per stanare tutto il sommerso che avvolge questo terribile fenomeno. ”. I Dati - Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la violenza è la prima causa di morte per le donne di età compresa fra i 15 e i 44 anni. Da un’indagine Istat risulta che, in Italia, circa 6,7 milioni di donne hanno subito nel corso della vita violenza fisica o sessuale; oltre 7 milioni violenza psicologica e circa 2,7 milioni sono state vittima di stalking. Il 96% delle vittime non denuncia gli aggressori. In Piemonte la ricerca svolta in collaborazione tra la Consulta delle Elette della Regione e l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ha evidenziato in un biennio 19. 656 denunce, l’88% determinato da minacce, ingiurie e lesioni, il 12% da reati più violenti e l’1% da omicidi e tentati omicidi. Il 36% degli abusi denunciati è compiuto in casa e un altro 33% è, comunque, opera di un conoscente. Il Piano Regionale Contro La Violenza Sulle Donne - Approvato dalla Giunta nel 2008 ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati per l’anno in corso con un investimento totale di oltre 8 milioni di euro, di cui 3 stanziati dall’Assessorato alle Pari Opportunità: · Attivazione del Centro di Coordinamento regionale presso l’Ires · 1,5 milioni di euro alle Province per gli sportelli di ascolto e sostegno alle vittime: Alessandria: 177. 000 euro, Asti: 143. 000euro, Biella: 140mila euro, Cuneo: 198mila euro, Novara: 165mila euro, Torino: 453mila euro, Vco:135mila euro, Vercelli: 138mila euro. Individuati 31 servizi sul territorio della Regione Piemonte: ad Alessandria e a Biella, dove non esistevano servizi dedicati, apertura di uno centro anti-violenza ex-novo; specializzazione di sportelli precedentemente generici (cioè non specificamente rivolti alle vittime di violenza) ad Asti dove sono presenti 4 servizi e a Vercelli dov’è attivo un servizio; potenziamento dei servizi già esistenti 5 a Cuneo, 12 a Torino, 5 a Novara e 2 nel Vco. · Creazione della Rete Sanitaria: 300mila euro per la formazione di 950 operatori sanitari e socio-sanitari. Ogni pronto soccorso regionale ha oggi un referente specializzato nei casi di violenza sulle donne e a Torino l’Aso Oirm-sant’anna ha potenziato il Centro Soccorso Violenza Sessuale, mirato all’accoglienza in emergenza delle vittime 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno e dotato, anche, di un ambulatorio pediatrico specialistico per visite sui minori in caso di sospetto abuso e maltrattamento. È stato realizzato, anche, uno specifico approfondimento per medici di base e realizzato materiale informativo in diverse lingue da diffondere negli ambulatori dei medici, nelle farmacie, all’interno dei servizi sociali. È stato previsto anche materiale informativo e un corso di formazione sulle mutilazioni genitali femminili. · 1 milione di euro per il patrocinio legale gratuito alle vittime (L. R. 11/08). Più di 160 gli avvocati iscritti all’elenco e ai quali è possibile rivolgersi. 9, al momento, le richieste di patrocinio già pervenute. · 1 milione di euro, per il biennio 2009-2010 per il sostegno alle “case rifugio” (L. R. 16/09), di cui è stato approvato il regolamento attuativo il 16 novembre 2009. · 732mila euro ai Consorzi socio-assistenziali per 35 progetti di pronto intervento a favore delle donne, sole e con figli, vittime di violenza. · 3. 600. 000 euro per progetti innovativi di riorganizzazione dei Consultori familiari, con particolare attenzione alla prevenzione ed il contrasto del fenomeno della violenza e del maltrattamento intrafamiliare ed extrafamiliare, ai danni delle donne e dei minori. · Primo corso sperimentale, rivolto alle Forze di Polizia (C. C. , P. D. S. , G. D. F. ) ed alla Polizia Locale, sul tema della violenza domestica e sessuale contro le donne. · Inserimento delle donne vittime di violenza tra i destinatari del primo bando sperimentale di “social housing”. · Autorizzazione ai Comuni a destinare alloggi di Edilizia Residenziale pubblica a comunità che accolgono donne vittime di violenza e attenzione specifica al tema nei futuri programmi del Piano Casa. · Focus group con insegnanti e genitori sulle pari opportunità e sulla prevenzione della violenza sulle donne e per contrastare i fenomeni di bullismo sottoscrizione di un protocollo d’intesa triennale con l’Ufficio Scolastico Regionale, le Questure dei capoluoghi di Provincia e il Comando Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta” per la realizzazione di azioni di sensibilizzazione e di formazione nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, oltre alla realizzazione delle pubblicazioni “Bulli e bulle? No grazie!”, rivolte ad alunni e a insegnanti. · Molte azioni del Piano sono mirate al contrasto della violenza domestica, si sta agendo, però, anche sul fronte della sicurezza urbana, con la realizzazione del manuale “La Città Si*cura”, finalizzato ad indirizzare l’attività concreta di amministratori locali e progettisti verso interventi urbani attenti alle condizioni base della sicurezza per le fasce più deboli, come donne, anziani e bambini. La Campagna “Voci Nel Silenzio” - Fino al 26 novembre sarà la suggestiva cornice della Reggia di Venaria Reale ad accogliere la tappa conclusiva di “Voci nel Silenzio. La violenza nega l’esistenza”, la grande campagna di informazione e sensibilizzazione della Regione Piemonte sul fenomeno della violenza domestica sulle donne. Partito l’8 marzo da Torino, l’evento in questi mesi ha fatto tappa nelle province piemontesi, portando letteralmente “in piazza” uno dei fenomeni più tragici e taciuti dei nostri tempi e raccogliendo oltre 70 richieste d’aiuto, prese ora in carico dai servizi dedicati. Più di 1. 600 gli studenti che hanno preso parte ai laboratori didattici e più di 500 i lettori che hanno prestato la propria voce a 60 ore di maratona di letture. 300 le storie vere raccontate dalle sagome viola e bianche di “Voci nel Silenzio”. Quando Il Cinema Dice “No” Alla Violenza Sulle Donne: “Schermi Violati” - Infine, sempre nell’ambito del Piano Regionale contro la violenza sulle donne, la Regione Piemonte e il Festival Sottodiciotto promuovono, domani tutto il giorno al Cinema Massimo di Torino, la rassegna cinematografica “Schermi Violati”, pellicole di diverso stile e provenienza che parleranno al pubblico più giovane di questo fenomeno, drammatico quanto scomodo, attraverso il linguaggio incisivo e universale del cinema. .  
   
 

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