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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Novembre 2009
 
   
  SANITA’: IN VENETO PROTOCOLLO REGIONE-DIOCESI PER ASSISTENZA RELIGIOSA CATTOLICA IN OSPEDALI E STRUTTURE DI RICOVERO.

 
   
  Venezia, 26 novembre 2009 - Assicurare un’adeguata assistenza religiosa alle persone ricoverate negli Ospedali e negli Enti Assistenziali pubblici e privati accreditati nel territorio della Regione del Veneto. E’ questo lo scopo di un Protocollo d’Intesa tra la Regione stessa e le Diocesi della Provincia Ecclesiastica Veneta, il cui testo è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri di concerto con il collega alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi e verrà sottoscritto prossimamente dal Presidente Giancarlo Galan o suo delegato e dal Patriarca di Venezia Angelo Scola nella sua qualità di Metropolita e Presidente pro tempore della Conferenza Episcopale Triveneta. Grazie a questo accordo verrà assicurato presso tutte le strutture di ricovero l’esercizio della religione cattolica, l’adempimento delle pratiche di culto ed il soddisfacimento delle esigenze spirituali dei degenti cattolici, dei loro familiari e di quanti operano nelle strutture, ovviamente nel totale rispetto della volontà e della libertà di coscienza di ciascuno. “In un momento storico nel quale un’Europa sempre troppo lontana dal comune sentire della nostra gente e dalle nostre tradizioni consente a qualche professore di gettare nel cestino il crocefisso nelle aule – dice Sandri – con questo protocollo d’intesa riteniamo di mettere a disposizione della nostra gente un servizio prezioso, non solo sul piano culturale e religioso, ma anche su quello umano. Una persona ricoverata – aggiunge Sandri – non è solo un malato, ma anche un essere umano in difficoltà che, se lo desidera, può trovare conforto ed aiuto non solo da medici e familiari, ma anche da una figura reliogiosa capace di portare serenità ed una parola di speranza molto importanti”. Nel protocollo, la Regione, considerando che il servizio di assistenza religiosa concorre al miglioramento dei servizi erogati dalle Aziende Sanitarie ed al processo terapeutico dell’ammalato, si impegna a favorirne la presenza in tutte le sue strutture sanitarie e assistenziali. Il personale del servizio di Assistenza Religiosa sarà composto da Assistenti religiosi (sacerdoti, diocesani o religiosi), diaconi, religiosi, religiose e laici. Gli Assistenti religiosi saranno assunti dagli Enti gestori, mentre le altre figure collaboreranno unicamente come volontari. Oltre che l’erogazione del servizio di assistenza religiosa, questo personale potrà promuovere anche attività di sostegno al processo terapeutico della persona; attività culturali a carattere religioso, iniziative per l’accompagnamento spirituale e umano. Gli Assistenti religiosi forniranno anche il loro contributo in materia di etica e di umanizzazione nella formazione del personale e parteciperanno ai comitati etici; potranno promuovere iniziative di volontariato in particolare per l’umanizzazione delle strutture, dei servizi e dei rapporti interpersonali. Il costo dell’operazione è a carico della Regione ed è stimato in 2 milioni di euro. .  
   
 

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