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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Novembre 2009
 
   
  GEOGRAFIE COMPLEMENTARI DAL 5 AL 16 DICEMBRE 2009 50 ARTISTI E I BAMBINI DELLA SCUOLA ELEMANTARE DI SORENGO PER L’ASSOCIAZIONE LA MENSA E IL GREGGE, CHE OPERA IN MONGOLIA

 
   
   Magliaso (Lugano), 26 novembre 2009 - A dicembre Officinaarte apre il suo spazio a esposizioni collettive nelle quali gli artisti sono invitati a diffondere messaggi lievi e profondi attraverso un’opera creata per l’occasione: in questo caso Reto Albertalli, Brigitte Allenbach, Felicita Bianchi, Gaetano Blaiotta, Luigi Boccadamo, Paolo Boschetti, Veronica Branca-masa, Enrico Brunella, Gabriela Carbognani, Marisa Casellini, Alberto Chollet, Giosianna Crivelli, Effe Emme, Charlotte e Vittoria Eftimovski, Eftim Eftimovski, Matteo Emery, Ivana Falconi, Gaby Fluck, Gizi Fluck, Aurora Ghielmini, Fernando Giorgetti, Aglaia Haritz, Rudolf Koenig, Liliana Laurenti, Christine Lifart, Simonetta Martini, Francesca Mauri, Renate Mueller, Silvia Paradela, Sara Pellegrini, Enzo Pelli, Antonio Pizzolante, Milvia Quadrio, 4all, Gianni Realini, Luca Rendina, Anna Sala, Nando Snozzi, Sandra Snozzi, Gabriela Spector, Stefano Spinelli, Patrizia Stierli, Antonio Tabet, Ivana Taglioni, Giuliano Togni, Veronica Tanzi, Lucio Tappa, Isa Viglezio-pallich, Flavia Zanetti e Renata Zanetti hanno dato la loro adesione entusiastica, generosa e molto diversificata per comporre un lavoro unitario, un’istallazione totale sul tema della Mongolia, di grande significato artistico e umano. Saranno esposte: 50 opere 50x50 di artisti visivi, di cui alcune tridimensionali, che troveranno collocazione all’interno e anche all’esterno della galleria. Un’istallazione con i disegni Il Sole realizzati dai bambini della Scuola elementare di Sorengo, con il relativo libro di immagini e pensieri (Edizioni Ulivo). Una serie di fotografie originali a colori, scattate quest’anno da Alberto Chollet in Mongolia per l’Associazione La mensa e il gregge. Inoltre saranno proiettati tre documentari di Matteo Bellinelli, Presidente de La mensa e il gregge: Un cuore che guarda (2003), La mensa e il gregge (2004) Atimkhan re della luna (2008). La Mongolia è uno dei paesi più fieri, misteriosi e affascinanti del mondo. I suoi paesaggi mozzafiato, i suoi cieli infiniti, la sua popolazione sorridente e vivace ne fanno un luogo magico e incantato. Mongolia, in mongolo, significa “il paese dal cielo blu”. Erede dell’impero più vasto che la terra abbia mai conosciuto, iniziato nel tredicesimo secolo e retto con pugno di ferro dal mitico guerriero Gengis Khan (definito qualche anno fa dal Washington Post “l’uomo del millennio”), la Mongolia è grande quanto metà Europa ma è abitata solo da tre milioni di persone, di cui un terzo sono, ancora e sempre, allevatori nomadi. Il fiore che la rappresenta è l’edelweiss e la sua configurazione geografica, se rovesciata, è molto molto simile a quella della Svizzera. Due coincidenze, due pretesti che hanno suggerito ai cinquanta artisti ospiti dell’esposizione di creare un ponte immaginario tra la Mongolia e la Svizzera, così come lo sta facendo in concreto, da sei anni ormai, l’Associazione ticinese La mensa e il gregge che in Mongolia si è schierata al fianco degli allevatori nomadi più penalizzati, dapprima dal crollo dell’impero sovietico e ora dalla crisi globale; delle fasce più periferiche e maggiormente sfavorite della già poverissima popolazione mongola; di molti bambini privi di educazione ( e in casi estremi anche di una corretta alimentazione), La mensa e il gregge ha costruito una scuola e un asilo, con annesso refettorio, nella Mongolia centrale, e progetta la costruzione di un dormitorio-refettorio nella Mongolia kazaka (Vedi il sito www. Lamensaeilgregge. Com) .  
   
 

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