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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Ottobre 2006 |
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AIDS, CURATI A FIRENZE 60 DEI ŽBAMBINI DI BENGHAZIŽINFETTATI LŽASSESSORE MASSIMO TOSCHI E I MEDICI ITALIANI E LIBICI FANNO IL PUNTO SUL PROGETTO CHE HA PORTATO IN CURA AL MEYER I PICCOLI CHE FURONO CONTAGIATI DA HIV NEL 1998
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Firenze, 26 ottobre 2006 - Furono contagiati con il virus dellŽHiv allŽospedale pediatrico di Benghazi, in Libia, nel 1998. Erano 450 bambini, di età compresa fra pochi mesi e sette-otto anni. Per loro e le loro famiglie cominciò la difficile battaglia contro lŽaids e contro i pregiudizi, mentre lŽintera vicenda ebbe risalto anche sui media internazionali perché alcune infermiere di origine bulgara e due medici, uno bulgaro e lŽaltro palestinese, furono accusati di aver provocato il contagio. Un nuovo processo è in corso attualmente. In questi anni 50 bambini sono morti a causa dellŽinfezione contratta, mentre per gli altri 400 e per le loro famiglie sono stati attivati - grazie alla collaborazione di alcuni Paesi, fra i quali lŽItalia - programmi di assistenza che hanno comportato anche la permanenza in ospedali pediatrici stranieri. Dalla fine dellŽestate 60 ragazzi, che oggi hanno unŽetà compresa fra gli 8 e i 16 anni, sono seguiti a Firenze, dallŽOspedale Pediatrico Meyer, grazie ad un programma di collaborazione con la Libia realizzato in collaborazione con la Regione Toscana. Il Meyer inoltre è impegnato, grazie a finanziamenti Ue, ad un programma di assistenza per il Centro Malattie infettive di Benghazi. Oggi alle 12,30 presso la sala stampa della Giunta della Regione Toscana, in via Cavour 18 a Firenze, si terrà una conferenza stampa per presentare le finalità dellŽiniziativa e fare il punto della situazione. Alla conferenza stampa prenderanno parte lŽassessore alla cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli, Massimo Toschi, la responsabile del progetto Maria Josè Caldes, la professoressa Luisa Galli, responsabile dellŽUnità operativa malattie infettive del Meyer e uno dei medici libici che hanno seguito in Italia i ragazzi. . |
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