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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Dicembre 2009
 
   
  BENI CONFISCATI, DALLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA DDL PER L´ISTITUZIONE DELL´ALTO COMMISSARIATO - BASSOLINO: "CONSIGLIO E PARLAMENTO FACCIANO PRESTO, COSÌ PATRIMONI CRIMINALI UTILIZZATI SUBITO NELL´INTERESSE PUBBLICO"

 
   
   Napoli, 1 dicembre 2009 - Su proposta del presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e del vicepresidente Antonio Valiante, la Giunta Regionale ha approvato il disegno di legge per l´istituzione dell´Alto Commissariato di Governo per la gestione dei beni confiscati alle mafie. La proposta, a sensi dell´art. 121 della Costituzione, dopo l´esame e l´approvazione da parte del Consiglio Regionale, passerà al vaglio del Parlamento che ha il potere di farla diventare legge dello Stato. I punti fondamentali della proposta sono: il divieto di vendita dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata; l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell´Alto Commissariato di Governo per la gestione dei beni confiscati alle mafie; l´Alto Commissariato sarà il soggetto unico a livello nazionale con competenza esclusiva e generale nella gestione dei beni confiscati e potrà contare sul supporto di un Comitato di Coordinamento istituzionale di cui faranno parte, tra gli altri, il Direttore generale della Pubblica Sicurezza, il Comandante Generale dei Carabinieri, il Comandante Generale della Guardia di Finanza e il Procuratore generale della Direzione Antimafia, oltre ai rappresentanti di regioni, enti locali e delle organizzazioni maggiormente rappresentative impegnate nella lotta sociale alla mafia; l´organismo si occuperà della gestione del bene dalla fase del sequestro giudiziario alla fase della sua destinazione e del suo utilizzo sociale o istituzionale. L´alto Commissariato avrà la responsabilità diretta della gestione nella fase successiva alla confisca definitiva; l´obiettivo primario sarà quello di ridurre i tempi tra la confisca e il riutilizzo del bene. Per questo motivo, l´Alto Commissariato avrà poteri decisionali diretti in materia di destinazione e riutilizzo del bene e avrà a disposizione un fondo unico dedicato. In casi straordinari, quando è accertata l’impossibilità del riutilizzo, potrà disporre la distruzione del bene stesso; presso le Prefetture, verranno, inoltre istituite le Agenzie regionali di supporto all´alto Commissario; nella fase di prima costituzione dell´Alto Commissariato il ruolo di Alto Commissario di governo per la gestione dei beni confiscati verrà attribuito al Commissario straordinario di governo per la gestione dei beni confiscati, in carica, di cui assume le funzioni. "Di fronte alle giuste sollecitazioni dell’associazionismo, della magistratura, di chi tutti i giorni si misura con questo tema, abbiamo subito varato il disegno di legge che prevede la costituzione dell´Alto Commissariato per la gestione dei beni confiscati alle mafie", dichiarano il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e il vicepresidente Antonio Valiante. "Con questo strumento si snellisce l´iter relativo all´utilizzo produttivo dei patrimoni confiscati alla criminalità organizzata. "Noi siamo fortemente impegnati su questo fronte. Abbiamo circa 1200 beni confiscati per i quali abbiamo stanziato 150 milioni di euro di fondi europei per il loro riutilizzo. "Si tratta di andare avanti sulla strada di un recupero rapido ed efficace e noi, con questo provvedimento, abbiamo fatto la nostra parte. Oggi il disegno di legge è stato inviato alla presidenza del Consiglio Regionale con la richiesta che venga messo al più presto all’ordine del giorno. Abbiamo altresì inoltrato il testo ai presidenti di Camera e Senato, ai capigruppo delle forze parlamentari e al presidente della Commissione Antimafia Pisanu. E´ necessario un impegno forte da parte delle varie istituzioni perché il cosiddetto emendamento Saia contenuto nella Finanziaria venga cancellato e questa proposta divenga subito legge dello Stato. In tal modo, dalle forze politiche e dalle istituzioni verrebbe un forte segnale contro la grande criminalità, i cui ricchi patrimoni potranno essere più rapidamente ed efficacemente riutilizzati nel circuito dell’economia legale", concludono Bassolino e Valiante. .  
   
 

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