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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Dicembre 2009
 
   
  DAL 3 DICEMBRE "LA REGIONE LOMBARDIA DA´ LUCE ALL´ARTE" MOSTRA CON 22 OPERE E PROIEZIONI SULLA FACCIATA DEL PIRELLI FORMIGONI: GRANDE OPERAZIONE DI RECUPERO DI CAPOLAVORI

 
   
  Milano, 2 dicembre 2009 - Una mostra con 22 capolavori dell´arte rinascimentale e barocca provenienti dal patrimonio degli ospedali lombardi (Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra´ Galgario tra gli altri), aperta gratuitamente al Palazzo della Regione fino al 28 febbraio; proiezioni notturne dei quadri o di loro particolari sulla facciata del Pirelli; un Artbox, disponibile fino al 25 aprile, in cui godere un´opera alla volta, in uno spazio esclusivo: saranno ospitati quadri di Francesco Hayez, Antonello da Messina, Tiziano Vecellio e Mario Sironi. Sono questi i tre eventi promossi da Regione Lombardia, in collaborazione con la Fondazione Stelline, che partiranno il 3 dicembre prossimo, nell´ambito del progetto "La Regione dà luce all´arte". "Con queste iniziative - ha spiegato il presidente Roberto Formigoni in una conferenza stampa insieme a Mina Gregori, curatrice del progetto e a Camillo Fornasieri, presidente della Fondazione Stelline - vogliamo mettere a disposizione di tutti i nostri cittadini un patrimonio di bellezza e di arte di altissima qualità, che coinvolgerà interamente un´altra opera d´arte di straordinario valore come il Palazzo Pirelli. Oltre all´esposizione, ospitata all´interno del Palazzo, con le opere provenienti dalle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, una parte importante del progetto riguarda la proiezione su tutta la facciata del Pirelli delle opere o di loro particolari: uno spettacolo appunto di luce e di bellezza". "Si tratta - ha aggiunto il presidente - di una grande operazione di recupero dei capolavori artistici degli ospedali lombardi. Un patrimoni che conta oltre 20. 000 oggetti, di cui 8. 000 dipinti, oltre ad archivi, biblioteche e altri importanti manufatti. Il nostro obbiettivo è recuperare e rendere fruibile questa ricchezza, anche in forme nuove". Il presidente ha ricordato anche che non è la prima volta che il Palazzo Pirelli viene utilizzato per ospitare eventi culturali. Il 4 aprile dello scorso anno lo stesso Formigoni ha inaugurato una mostra dedicata all´arte degli anni ´50 con le opere provenienti dalla collezione di Domenico Talamoni. A luglio di quest´anno, sono state invece ospitate due mostre fotografiche (una dedicata all´acqua e l´altra allo stesso palazzo Pirelli) e, al 26mo piano, una annunciazione di anonimo del ´500 (due statue in legno dorato e policromo). "Anche l´Altra Sede - ha aggiunto Formigoni - avrà spazi per attività culturali, mostre, eventi e quant´altro". "Evidenziare nella grande dimensione una selezione di dipinti - ha concluso Formigoni commentando l´iniziativa delle proiezioni - rendendoli visibili a tutti, su una pubblica piazza fra le più frequentate della Lombardia, è un gesto di restituzione ma è anche un invito a tutti coloro che vengono colpiti dalla suggestione delle immagini ad entrare nel grattacielo Pirelli, casa della Regione Lombardia, per incontrare a tu per tu questi capolavori del passato, capaci allora come oggi di regalarci emozione e di invitarci alla riflessione". Mina Gregori, dopo aver ricordato l´obiettivo di conoscere a fondo e catalogare le opere degli ospedali, ha chiarito il criterio della scelta delle 22 opere in mostra, che sono state selezionate principalmente nelle realtà meno conosciute, proprio in base all´idea di riportare alla luce un patrimonio nascosto. "Si alza il sipario - ha aggiunto Fornasieri - su una realtà che attraversa i secoli e che unisce, nei luoghi di cura, la scienza e la bellezza". Dal 3 dicembre il grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia, ospita dunque "La Regione dà luce all´arte", una manifestazione che, fino ad aprile 2010, presenta una serie di esposizioni per scoprire e valorizzare l´immenso patrimonio artistico lombardo. La Mostra - La prima esposizione, dal 3 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, è la mostra "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco", curata da Mina Gregori coadiuvata da un comitato scientifico composto da Marco Bona Castellotti, Pietro Petraroia, Alessandro Rovetta; direzione artistica e creativa di Piero Addis. L´iniziativa propone 22 opere realizzate tra il Cinquecento e il Settecento, da autori quali Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra´ Galgario ed altri, appartenenti al patrimonio delle Istituzioni Ospedaliere Lombarde, al fine di consentire una precisa verifica e uno studio approfondito di queste collezioni e allargare l´interesse a importanti scrigni, finora ignorati, consentendone una più vasta conoscenza e valorizzazione. Questi capolavori, infatti, non provengono solo dal capoluogo lombardo, ma anche dalle province di Como, Bergamo, Brescia, Lodi, Varese, Pavia. Dall´ospedale di Chiari (Bs), ad esempio, arriva la Madonna in trono col Bambino e Santi del Moretto da Brescia. La pala, ora conservata nella chiesa dell´Ospedale di Orzinuovi, è databile tra il 1525 e il 1530 e corrisponde al periodo nel quale il pittore aveva raggiunto la sua maturità artistica. Il carattere bresciano dell´opera si avverte nella tonalità ribassata, derivata dalla lezione di Vincenzo Foppa, e altrettanto distintivo è il filtro ottico che esalta l´ombra sul libro aperto del San Domenico e la brillantezza della fodera del mantello della Vergine. Queste ricerche elaborate a Brescia, come il realismo espressivo e i principi ottici che andavano oltre la pratica disegnativa e i valori plastici, contribuirono alla formazione in Lombardia del Caravaggio. Tali caratteristiche confermano il distinguersi della pittura locale del Cinquecento nei confronti del Veneto e dell´area milanese. A prova di ciò, vengono esposti altri due dipinti degli Spedali Civili di Brescia, come il San Rocco tra i Santi Cosma, Damiano, Nicola da Bari e Antonio abate, che fa conoscere aspetti meno noti di un giovane Moretto malinconico e la Madonna col Bambino, opera tarda del Romanino. Con questi lavori il gruppo dei dipinti del primo Cinquecento bresciano appartenenti a istituzioni ospedaliere lombarde assume una dimensione considerevole. A essi si affianca, sempre degli Spedali Civili di Brescia, anche il genere della natura morta, qui presentata in due versioni che appartengono al raro repertorio animalistico di Giorgio Duranti, un pittore bresciano che s´ispirava alla lezione di Borromaus Andreas Ruthart, maestro del barocco tedesco. Dagli Ospedali Riuniti di Bergamo proviene invece, il Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti di Fra´ Galgario, visibile nella Galleria dell´Accademia Carrara, così come il Ritratto di anziano gentiluomo con veste rossa, uno dei capolavori di Giovan Battista Moroni, e la Schiavona di Giovanni Cariani, una tavola che situa questo forte e talvolta brutale pittore bergamasco nel proprio contesto, come portatore di una variante dei ben noti valori lombardi, e non già nel generico ambito veneziano entro il quale gli è stata assegnata una collocazione marginale. Esempi databili dal tardo Cinquecento al Settecento, provengono dai centri minori che gravitavano attorno al capoluogo lombardo. È questo il caso dell´Ospedale di Vigevano da cui proviene La Presentazione di Maria al tempio di Camillo Procaccini, o il Cristo crocifisso di ambito di Daniele Crespi, dall´Azienda Ospedaliera di Gallarate, o ancora i Quattro Evangelisti di Giuseppe Vermiglio, dall´Azienda Ospedaliera di Melegnano. Un altro pittore che si gioverà della verifica del patrimonio ospedaliero della Regione Lombardia è Carlo Francesco Nuvolone, qui con due opere: una replica proveniente dall´Azienda Sanitaria Locale di Como del Ritratto della famiglia del pittore, conservata nella Pinacoteca di Brera, e il Cefalo e Procri proveniente dall´Ospedale Maggiore di Milano. Il percorso espositivo esplora anche il campo della ritrattistica che costituisce il nucleo principale e motivato delle collezioni ospedaliere. Dall´ospedale Fatebenefratelli di Milano arriva il ritratto della benefattrice Anna Cecilia Visconti, datato 1672, la cui attribuzione si colloca tra il Ceresa o il Cittadini, mentre dall´Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio giunge l´Autoritratto di Biagio Bellotti, eseguito nel 1784. La provocatoria immagine del pittore visibile frontalmente solo attraverso lo specchio racchiude in sé la persistente vocazione realistica della regione e quell´illusionismo di frontiera che ebbe nel Settecento altre notevoli manifestazioni in Lombardia. Ciascuno di questi capolavori è affiancato da schermi al plasma che sostituiscono le tradizionali didascalie. Attraverso di esse è possibile un´interazione col dipinto e un approfondimento storico-scientifico dello stesso, per venire a conoscenza del percorso creativo dell´artista, e ammirare i dettagli dell´opera. Le Proiezioni - Dal 2 all´8 dicembre, dalle 18. 00 a mezzanotte, il grattacielo Pirelli si illumina con i colori dei capolavori dell´arte lombarda, diventando un imponente schermo cinematografico sul quale scorre una serie di 30 proiezioni delle opere di maggior valore storico artistico presenti in mostra, con zoom su alcuni dei loro dettagli particolarmente significativi. L´artbox - Una seconda fase del progetto "La Regione dà luce all´arte" prevede l´installazione nell´Atrio Istituzionale del Grattacielo Pirelli, di un Artbox, uno spazio esclusivo e privilegiato nel quale vengono esposte, per la durata di circa un mese ciascuna, quattro opere rispettivamente di Antonello da Messina, Tiziano Vecellio, Francesco Hayez e Mario Sironi. La prima - dal 3 dicembre al 10 gennaio 2010, è il Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, realizzato da Francesco Hayez nel 1833 - conservato nei Musei Civici di Lodi, di proprietà della locale Azienda Ospedaliera - capolavoro del pittore e un documento del livello europeo raggiunto dalla ritrattistica italiana dell´Ottocento. Gli altri appuntamenti saranno, dal 14 gennaio al 14 febbraio 2010 con il San Benedetto - 1470 ca, di Antonello da Messina; dal 18 febbraio al 21 marzo 2010, con il Ritratto di Giulio Romano - 1536 o 1538, di Tiziano Vecellio, e dal 25 marzo al 25 aprile 2010, con il Ritratto di Carlo Carvaglio - 1932-1933, di Mario Sironi. Questo l´elenco delle 22 opere in mostra al Palazzo della Regione dal 3 dicembre al 28 febbraio 2010. - Giovanni Cariani, Ritratto di Gentildonna (La Schiavona), 1525 ca. , olio su tavola, 83x70 cm, Bergamo, Ospedali Riuniti (in deposito presso l´Accademia Carrara) - Alessandro Bonvicino detto il Moretto, San Rocco tra i santi Cosma, Damiano, Nicola da Bari e Antonio Abate, 1516-1518 ca. , tempera su tela, 200 x 140,5 cm, Brescia, Spedali Civili (presso la Pinacoteca Tosio Martinengo, in deposito temporaneo presso il Museo Diocesano di Brescia) - Alessandro Bonvicino detto il Moretto, Madonna in trono col Bambino e i santi Domenico, Giuseppe, Vincenzo Ferrer, Lucia e un committente, 1530 ca. , olio su tela, 180 x 164 cm, Chiari, Azienda Ospedaliera Mellino Mellini (presso la Chiesa dell´Ospedale di Orzinuovi) - Girolamo di Romano detto il Romanino, Madonna col Bambino, 1540 ca. , olio su tela, Ø 93,5 cm, Brescia, Spedali Civili - Giovanni Battista Moroni, Ritratto di un podestà (Ritratto di vecchio), 1565 ca. , olio su tela, 86x71 cm, Bergamo, Ospedali Riuniti (in deposito presso l´Accademia Carrara) - Alessandro Vaiani detto Il Fiorentino, La Carità di San Giovanni di Dio bambino, 1611-1612 ca. , olio su tela, 117x176,5 cm, Milano, Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico - Camillo Procaccini, Presentazione di Maria al tempio, 1625-1630 ca. , olio su tela, cm 154x154, Pavia, Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia (presso la Quadreria dell´Ospedale Civile di Vigevano) - Giuseppe Vermiglio, San Marco Evangelista, 1625-1630 ca. , olio su tela, 147x110,5 cm, , Melegnano, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo - Giuseppe Vermiglio, San Giovanni Evangelista, 1625-1630 ca. , olio su tela, 147x112,5 cm, Melegnano, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo - Giuseppe Vermiglio, San Matteo Evangelista, 1625-1630 ca. , olio su tela, 147x111 cm, Melegnano, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo - Giuseppe Vermiglio, San Luca Evangelista, 1625-1630 ca. ,olio su tela, 147x111 cm, Melegnano, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo - Daniele Crespi (maniera di), Crocifisso, 1640 ca. , olio su tela, 205,5 x 129,5 cm, Gallarate, Azienda Ospedaliera Sant´antonio Abate - Carlo Francesco Nuvolone, Cefalo e Procri, 1645-1660 ca. , olio su tela, 73x99 cm, Milano, Fondazione Irccs - Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena (in deposito presso le Civiche Raccolte Artistiche, Pinacoteca del Castello Sforzesco) - Bottega Nuvolone, Ritratto della famiglia del pittore, post. 1651, olio su tela, 156x200 cm, Como, Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Como - Francesco Cairo, Educazione della Vergine, 1650-1660 ca. , olio su tela, 127x92,5 cm, Brescia, Spedali Civili - Pittore lombardo, Ritratto di Anna Cecilia Visconti, 1672, olio su tela, 120,5x85,5 cm, Milano, Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico - Francesco Innocenzo Torriani, San Carlo elargisce l´elemosina ai poveri, 1675 ca. , olio su tela, 165x241 cm, Varese, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi (in deposito presso il Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea, Castello di Masnago ) - Vittore Ghislandi detto Fra´ Galgario, Ritratto di Elisabetta Piavani Ghidotti, 1720 ca. , olio su tela, 146x110 cm, Bergamo, Ospedali Riuniti (in deposito presso l´Accademia Carrara) - Vittore Ghislandi detto Fra´ Galgario, Ritratto di giovinetto, 1735 ca. , olio su tela, 45x34,5 cm, Brescia, Spedali Civili - Giorgio Duranti, Zuffa tra anatre e poiana, 1726 ca. , olio su tela, cm 81x90, Brescia, Spedali Civili - Giorgio Duranti, Lotta fra tacchini e gallo, 1726 ca. , olio su tela, cm 81x90, Brescia, Spedali Civili - Biagio Bellotti, Autoritratto, 1784, olio su tela, 97x75 cm, Busto Arsizio, Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo Artbox - Francesco Hayez, Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe, 1833, olio su tela, 121,7x86,2 cm, Lodi, Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi (in deposito presso il Museo Civico) 3 dicembre 2009 - 10 gennaio 2010 - Antonello da Messina, San Benedetto, 1470 ca. , tempera e olio su tavola di pioppo, 105x43,5 cm, Regione Lombardia (in deposito presso le Civiche Raccolte Artistiche, Pinacoteca del Castello Sforzesco, Milano) 14 gennaio - 14 febbraio 2010 - Tiziano Vecellio, Ritratto di Giulio Romano, 1540 ca. , olio su tela, 102x87 cm, Regione Lombardia - Provincia di Mantova (in deposito presso Palazzo Te, Mantova) 18 febbraio - 21 marzo 2010 - Mario Sironi, Ritratto di Carlo Carvaglio, 1932-1933, olio su tela, 200x120 cm, Milano, Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena 25 marzo - 25 aprile 2010. .  
   
 

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