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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Ottobre 2006
 
   
  QUALI SONO GLI ATTEGGIAMENTI E LE PROPENSIONE DEI RAGAZZI DELLE SCUOLE SUPERIORI NEI CONFRONTI DELLA CINA? A RIVELARLO È UNA RICERCA CONDOTTA DA TOMORROWSWG COMMISSIONATA DA INTERCULTURA.

 
   
   Milano, 30 ottobre 2006 - sono maggiormente attratti dalla Cina le femmine, i ragazzi di 18-19 anni e gli abitanti del sud Italia. Questi sono solo alcuni dei dati emersi da una ricerca condotta su un campione di 500 giovani studenti tra i 14 e i 19 anni intervistati dall’Istituto di ricerca Tomorrow Swg. L indagine, voluta dall’Associazione No Profit Intercultura, è nata con l’obiettivo di capire che cosa pensano i giovani di oggi del “pianeta” Cina. Si parla tanto di questo affascinante paese, soprattutto dal un punto di vista economico, di opportunità o di minaccia per i lavoratori e le imprese. Ma i giovani studenti di oggi, futuri lavoratori del domani, sono attratti dalla Cina? Cosa conoscono effettivamente di questa paese? Vi trascorrerebbero un periodo di studi prolungato? Dalla ricerca Tomorrow Swg emerge una grande curiosità per la terra del Grande Dragone. Alla domanda se gradirebbero la Cina come destinazione per un soggiorno di studi di un anno-sei mesi, il 26,9% degli intervistati si dichiara “entusiasta” e il 29,6% “possibilista”, percentuali ancora inferiori rispetto alle più tradizionali destinazioni anglofone, ma che denotano un evidente interesse, non riscontrabile solo fino a solo qualche anno fa (in una ricerca analoga condotta nel 2001, la Cina era citata solo marginalmente). Rimane però uno zoccolo duro di giovani delle scuole superiori, poco più del 40%, che esclude l’ipotesi di andare in Cina, anche nel caso di vincita di una borsa di studio. I “non interessati” ad approfondire la conoscenza di questo paese sono spaventati da diversi fattori, non solo dalla lingua che appare sicuramente ostica, ma anche dal contesto molto diverso dal loro, dall’aspetto politico molto rigido, dalla chiusura del popolo cinese, oltre che da una forte distanza dall’Italia. Il dato interessante è che lo studio riscontra questi elementi negativi associati alla Cina anche nelle risposte dei giovani che invece si sono dichiarati entusiasti e pronti a partire, che nella maggior parte dei casi sono coloro che hanno già avuto dei precedenti contatti con la cultura cinese. La ricerca quindi mette in evidenza il ruolo fondamentale delle iniziative che avvicinano i giovani alla cultura cinese come fattore di stimolo per non fermarsi alle apparenze o alle difficoltà e andare “Oltre la Grande Muraglia”. Emergono anche degli utili suggerimenti per sensibilizzare la fascia di età dei giovanissimi alla Cina, come quello di non esagerare nell’accentuare l’aspetto delle future opportunità lavorative, ma di fare leva invece sul fascino di una terra lontana e ricca di tradizioni. Intercultura da 5 anni ha intrapreso un programma di scambio con la Cina per gli studenti italiani interessati a frequentare un intero anno scolastico in una scuola cinese. Dai 3 partecipanti del 2001, si è passati ai 24 studenti partiti la scorsa estate . E gli obiettivi dell’Associazione sono di raddoppiare questo dato nei prossimi 2 anni. "Dalla ricerca Tomorrow Swg emerge un dato per noi molto significativo,” afferma Roberto Ruffino, Segretario Generale di Intercultura. “Circa il 50% degli intervistati sarebbe propenso a trascorrere un soggiorno di studi prolungato in Cina. Si tratta di un’ottima base di partenza, ma bisogna lavorare ancora molto per rimuovere le resistenze e trasformare questo 50% potenziale in partecipanti effettivi ai programmi in Cina". .  
   
 

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