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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Dicembre 2009
 
   
  LE DIGHE DELLA SARDEGNA IN MOSTRA

 
   
  Cagliari, 14 Dicembre 2009 - Trenta scatti per raccontare le dighe della Sardegna, mirabili esempi di ingegneria idraulica che nel tempo hanno strappato l´isola alla sua secolare siccità regalandole nuove possibilità di sviluppo economico e sociale. Sono stati esposti, a partire da venerdì 11 dicembre, sulla Terrazza del Bastione di Saint Remy a Cagliari, nella mostra “Dighe della Sardegna” organizzata dall´Enas, in collaborazione con l´assessorato regionale dei Lavori Pubblici, per far conoscere al pubblico alcuni tra i più importanti, e anche tra i più belli, sbarramenti che danno origine ad altrettanti laghi artificiali. L´esposizione, composta da 32 pannelli del formato di 170x110 cm, raccoglie una serie di immagini realizzate dal fotografo Roberto Salgo a cavallo dei mesi di luglio e novembre di quest´anno, accompagnate da alcuni sintetici testi che descrivono l´attività dell´Ente acque della Sardegna e le caratteristiche di ciascuna diga. In tutto si ripercorrono 16 dei 32 sbarramenti gestiti dall´Enas, visti però in un´ottica inconsueta che permette di coglierne tutto il fascino. Ecco allora che qui alle tradizionali foto di dighe viste dall´alto, o da valle, si contrappongono immagini che catturano i particolari: tubi, boe, pareti massicce costruite con tonnellate e tonnellate di calcestruzzo, sprazzi di laghi, porzioni di diga immersi nella nebbia. Opere ingegneristiche di grande importanza si mescolano con la natura selvaggia della Sardegna, dando vita a molteplici suggestioni. La mostra, il cui progetto grafico è curato da Stefano Asili, e realizzata insieme al Servizio dighe dell´ente, ripercorre le dighe della Sardegna seguendo il criterio della territorialità, oltre che della suggestione: nella scelta degli sbarramenti si è cioè voluto riportare qualcosa che rappresentasse i diversi territori dell´isola. Così, a fianco delle due grandi dighe del Mulargia e del Flumendosa, vi è anche la possente Cantoniera, nell´Oristanese. E ci sono anche le dighe del Liscia, di Sos Canales e di Monte di Deu, in Gallura, dell´Alto Temo e di Monte Lerno, nel Sassarese, di Monte Pranu e Punta Gennarta, nel Sulcis, sino a quella di Pedra ´e Othoni, a Dorgali, sul Torrei, tra Tiana e Tonara, del Cixerri, in provincia di Cagliari, sul Rio Leni, nel Medio Campidano, passando per le dighe di Santa Vittoria, a Mogoro, e di Is Barroccus, nella zona di Isili. Venerdì alle ore 11 ad inaugurare l´esposizione saranno l´assessore regionale dei Lavori Pubblici, Angelo Carta, insieme al presidente dell´Enas, Sergio Vacca. Sarà presente anche l´assessore regionale al Turismo, Sebastiano Sannitu. La mostra potrà essere visitata sino alla prima metà del maggio 2010. .  
   
 

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