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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Dicembre 2009
 
   
  PRESENTATO A ROMA A “COSSIGA SUITE – IN PRAISE OF BROTHERLY LOVE’, IL NUOVO LIBRO DEL SENATORE RAFFAELE LAURO

 
   
   Roma, 14 dicembre 2009 - Nel libro in inglese del senatore Raffaele Lauro la storia di un uomo rinascimentale e la sua amicizia con il presidente emerito. Tra i retroscena, la ‘fuga’ di Bush senior a Lugano e la cena del presidente Usa dalla madre dei lauro. L’amicizia con Pavarotti, tra dolore e filantropia Alla presenza dell’autore, è stato presentato a Roma presso il Senato della Repubblica (Sala Atti Parlamentari-palazzo della Minerva, Piazza della Minerva “Cossiga Suite - In Praise of Brotherly Love’, Sono intervenuti il Presidente del Senato, Renato Schifani, Daniela Brancati, giornalista; Carlo Mosca, Consigliere di Stato; la senatrice Diana De Feo, Commissione Istruzione Pubblica e Beni Culturali del Senato; Gaetano Quagliariello, Vicepresidente Gruppo Pdl al Senato; Beppe Pisanu, Presidente Commissione Antimafia; Enzo Scotti, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri, il senatore a vita Emilio Colombo. A sorpresa, ma non troppo, anche il presidente emerito Cossiga, il quale ha narrato con la consueta sagacia episodi collegati alla sua amicizia con Anello Lauro. Ha moderato il giornalista Massimo Milone. Sulla copertina del libro (nella foto) risalta un verde intenso, con piccoli squarci di giallo sole sul colore a coprire tratti neri che sulla tela come nella vita ci sono sempre. Era intitolato ‘Speranza’ l’ultimo quadro dipinto da Aniello Lauro, storico direttore dello ‘Splendide Royal’ in Lugano e organizzatore culturale per centinaia di personaggi del ”jet-set” internazionale. Proprio a ‘Nello‘, come lo chiamavano affettuosamente gli amici di tutto il mondo, morto nel febbraio 2008, è dedicato il nuovo libro del fratello, senatore del Pdl Raffaele Lauro: si intitola ‘Cossiga Suite – In Praise of Brotherly Love‘, in lingua inglese e porta la prefazione di Francesco Cossiga (Goldengate Edizioni). ”Mio fratello era un uomo rinascimentale – ha dichiarato all’Adnkronos il senatore Lauro – già il titolo del libro è la metafora dell’accoglienza di cui Nello è stato un esempio”, come quella galleria fotografica che lo stesso Aniello Lauro curava e che comprendeva oltre a capi di Stato e di governo, attori come Sophia Loren, musicisti come Ray Charles ed altri ancora. E svelando il perchè di questo titolo, Raffaele Lauro, consigliere politico e per la Sicurezza del Ministro dello Sviluppo Economico Scajola, rivela: ”Nello ‘Splendide Royal Hotel’ di Lugano, Nello fece ristrutturare la Suite, decorandola con i simboli della grazia e del potere e la intitolò a Cossiga. Anzi: era talmente geloso di questa suite che per lui avrebbe dovuto soggiornarvi solo il presidente emerito. Permise poi solo a François Mitterrand a George Bush di dormirci”. ”Questo fatto – aggiunge l’ex prefetto Lauro – è anche la cifra dell’amicizia di Nello con il senatore a vita. Mi è parso intrigante intitolare così il libro, edito in lingua inglese data la statura e la dimensione internazionale del personaggio”. Le pagine ripercorrono dunque ”la biografia di Nello e la sua storia umana, dagli inizi negli alberghi di famiglia a Sorrento all’approdo a Lugano, alla crescita progressiva e senza sosta nel tessuto ticinese. Un percorso in cui quest’uomo di altri tempi ha saputo conquistarsi stima e affetto, vincendo sempre sul campo con il sorriso e le braccia aperte. C’è un ponte ideale – rimarca Raffaele Lauro – a congiungere la costiera sorrentina a Lugano, ed è proprio la storia di Nello, per il quale un grande albergo doveva essere anche un luogo di profondo confronto culturale. Ecco che da direttore d’albergo si trasforma così in un grande operatore culturale”. La seconda fase raccontata nel libro è Aniello Lauro ‘politico’. ”Della politica si interessa a tal punto – spiega ancora il fratello Raffaele Lauro – che Cossiga gli appare l’unico politico vero, insieme a George Bush senior. A quest’ultimo lo unisce una profonda amicizia tanto che l’ex presidente degli Stati Uniti, dopo che mio fratello gli parlò tanto di nostra madre, venne a cena a casa nostra a Roma per conoscerla, nel 1998. E dopo pochi anni, quando Bush tornò in Italia, deviò per Lugano. Non era previsto e ci fu il panico. Uscito nella hall dello ‘Splendide’, l’ex capo della Casa Bianca disse ai giornalisti che lo inseguivano: nessun trucco e nessuna cosa che non posso confermare. Sono venuto a trovare il mio amico Nello”. E poi altri tratti della storia di Aniello Lauro che compongono come un romanzo ‘Cossiga Suite – In Praise of Brotherly Love’. Tra questi, ”il suo amore per la pittura, incoraggiato a coltivare quest’arte dal barone Hans Heinrich von Thyssen-bornemisza di Kaszon, il più grande collezionista d’arte privato del mondo. Dopo averlo conosciuto, Nello si fa pittore. Di giorno lavora come general manager, di notte dipinge. Il tutto per arricchire quell’ospitalità di cui è stato maestro”. Come non ricordare anche ”l’amore di mio fratello per la musica. E’ morto come il suo amico Luciano Pavarotti, con un tumore al pancreas. Al grande tenore modenese lo unisce ”il fatto che entrambi erano pittori dilettanti, ma soprattutto li unisce la filantropia. Tutti e due lavoravano per aiutare i bambini del Terzo Mondo malati di Aids”. Penultimo capitolo del libro è dedicato all’amore di Aniello Lauro per la famiglia. Qui il senatore del Pdl rivela che ”nel giardino di una villa sopra Lugano, Nello aveva ricreato un vero e proprio orto sorrentino. Andava personalmente a prendere le piantine e le curava, le mostrava con orgoglio agli amici. Per lui era un modo per rimarcare la bellezza di quelle radici che non aveva mai abbandonato”. Un modo anche per portare nei successi imprenditoriali e umani la forza di quel mare azzurro della Costiera sorrentina che indica sempre l’aperto e il confronto, ed è traccia di senso per chi vi nasce. Insomma, sottolinea il senatore Lauro, ”il vuoto che Nello ha lasciato è certo incolmabile, ma la sua figura è stata talmente ricca che ricordarlo era un dovere”. .  
   
 

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