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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Ottobre 2006 |
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MALPENSA-ALITALIA: LA RELAZIONE DI FORMIGONI: POSTA IN GIOCO E´ IL FUTURO DEL PAESE
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Milano, 30 ottobre 2006 - Il futuro possibile di Alitalia è il mercato del Nord. La via d´uscita dalla crisi della compagnia di bandiera è un Piano industriale che investa decisamente su Malpensa come hub italiano. Il Governo deve appoggiare e orientare un simile Piano e finanziare il completamento dei collegamenti stradali e ferroviari. Un Tavolo Milano/lombardia a questo sarà specificamente dedicato: lo ha ottenuto ieri a Roma Formigoni, che lo ha fatto mettere in agenda entro la fine di novembre. Sono i concetti fondamentali esposti oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo intervento di apertura del Consiglio Regionale. Il binomio Alitalia-malpensa è per Formigoni la via d´uscita, la soluzione razionale e preferenziale. Se questa non fosse la scelta di Alitalia e del Governo, la Regione è pronta a esplorare altre soluzioni, perché non è possibile non dare risposta alla domanda di mobilità internazionale di uomini e merci che proviene dal sistema lombardo, da tutte le Regioni del Nord, a vantaggio comunque dell´intero Paese. Formigoni ha preso le mosse da una sottolineatura dell´importanza - per tutto il Paese - della posta in gioco. "Sul destino di Malpensa e Alitalia - ha detto - si concentrano scelte decisive per il futuro della società lombarda e dell´intero Paese" e che richiedono "di operare coerentemente per rilanciare le condizioni della crescita e della competitività, che sono legate alla necessità assoluta di colmare la carenza di mobilità". Per Formigoni, il "sistema lombardo e il sistema del Nord hanno compreso che questa è la posta in gioco. Per questo si tratta di porsi responsabilmente all´avanguardia per disegnare il futuro sviluppo del nostro Paese". Da qui un appello alle forze politiche rappresentate in Consiglio: "Rendersi conto della portata del nostro compito, della responsabilità politica sottesa ai lavori odierni è dunque la prima responsabilità di questa Aula". E del resto "lo sviluppo di Malpensa e del suo sistema di accessibilità rappresenta il più importante fattore attorno al quale trovare un consenso di intenti, coagulare il più ampio spettro di volontà politiche, dalla nostra Assemblea al Governo centrale". Lo scenario presenta un rischio altissimo: "che l´Italia venga cancellata dalle carte geografiche dei grandi investitori stranieri che non accedono più al nostro Paese e privilegiano aree avanzate e maggiormente interconnesse. Ritrovarsi ai margini delle rotte di sviluppo economico renderebbe inoltre problematico anche il ruolo da protagonista che il nostro Paese intende giocare in Europa. " Obiettivo E´ L´italia - Nel suo intervento il presidente ha voluto sgombrare il campo da equivoci campanilistici o settoriali: "Non pensiamo lo sviluppo all´interno di una logica duale o antagonista: Milano o Roma. Pensiamo ad uno sviluppo integrato dove Milano sarà il polo di attrazione per certe finalità e Roma per altre". D´altra parte non si può dimenticare che "ogni giorno in Lombardia sono più di 11. 000 i passeggeri che non trovano risposta in Alitalia". Il Ruolo Del Nord - E´ all´interno di questo contesto che Formigoni ha inquadrato il ruolo del Nord: "un attore capace di offrire nello stesso tempo un bacino di domanda e insieme un percorso di risposta alla crisi di Alitalia. Perché al Nord c´è una domanda forte: solo la Lombardia concentra il 36% dell´import e il 28,5% dell´export italiano, il 51% degli investimenti esteri in Italia, una capacità di investimento italiano all´estero pari al 40%, un´attrattività turistica pari a 9,4 milioni di arrivi di cui oltre 4 milioni dall´estero". Ma il bacino di utenza dell´hub di Malpensa è molto più largo, costituito da un sistema del Nord che conta almeno 30 milioni di persone e 3 milioni di imprese. La potenzialità di questa domanda in crescita sono state documentate dalla cifre che Formigoni ha portato: - un numero di passeggeri del nord Italia attestato a circa 52,6 milioni nel 2005, con una distribuzione nel Paese che vede nel Nord Italia concentrarsi il 46% del totale. - una crescita del 39% del traffico merci dell´aeroporto di Malpensa tra il 2002 e il 2005 - le previsioni di crescita del trasporto aereo che stimano un incremento di passeggeri del Nord Italia da 49 milioni nel 2004 a 101 milioni nel 2021. Le Responsabilita´ Di Alitalia - Per Formigoni, di fronte a una domanda che è forte, le risposte finora sono deboli. Per centrare l´obiettivo occorre "innanzitutto che Alitalia faccia la propria parte investendo dove c´è il mercato. Non è più pensabile una gestione della Compagnia ripianata con i soldi dei cittadini, anche perché leggi europee lo impediscono; ma soprattutto per la possibilità di un rilancio di Alitalia che viene dai ricavi". La Compagnia di bandiera, quindi, "non può non puntare sulla domanda potenziale che al Nord è fortissima e che le consentirebbe di riprendersi". Si tratta del percorso - ha ricordato Formigoni - che era già stato tracciato nel 2002 con gli impegni sottoscritti da Alitalia, "e ad oggi non attuati", che prevedevano il riequilibro delle basi operative del personale navigante operante su Malpensa e Fiumicino, l´incremento delle destinazioni intercontinentali e del numero degli aerei di lungo raggio; lo sviluppo dell´offerta sui settori domestico e internazionale (breve-medio raggio), con conseguente incremento delle finanze complessive. Le Responsabilita´ Del Governo - Due sono i compiti decisivi che Formigoni vede per il Governo: sostenere questo processo accompagnando le scelte strategiche e realizzare le infrastrutture necessarie. - Scelte strategiche. Il Governo - in dialogo con la Regione e gli Enti locali - deve innanzitutto "orientare un Piano industriale di Alitalia che confermi l´aeroporto di Malpensa quale hub internazionale e nucleo centrale ove concentrare le attività della compagnia". Per Formigoni questa è una scelta "non più rinviabile". La Regione è pronta a svolgere fino in fondo il proprio ruolo per assicurare il futuro dell´hub varesino, e altrettanto faranno gli Enti locali azionisti di Sea, cioè Comune e Provincia di Milano", ha sottolineato il presidente lombardo. - Infrastrutture. "Il Governo - ha detto Formigoni - può aiutare il mercato a far crescere Alitalia da un lato e Malpensa dall´altro, sostenendo il completamento delle infrastrutture di collegamento". Che sono: il collegamento A4 Malpensa- Boffalora, il Sistema Viabilistico Pedemontano, la Tangenziale est esterna di Milano e il collegamento diretto Brescia-milano (Bre. Be. Mi). E, per quanto riguarda la rete ferroviaria, il completamento del Sistema Alta Capacità/alta Velocità Torino-milano-venezia, gli interventi relativi al collegamento transfrontaliero del Gottardo (quadruplicamento Chiasso-milano e Gronda Seregno-bergamo) e alle necessarie interconnessioni: Arcisate-stabio, connessione Nord Malpensa-sempione, triplicamento della tratta Rho-gallarate. Un Tavolo A Novembre Con Il Governo - Il tema delle infrastrutture è stato ieri affrontato nell´incontro di Formigoni a Roma con il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. "Ho chiesto al Governo - ha ricordato Formigoni - di tenere una sessione speciale del Tavolo Milano/lombardia sulle infrastrutture ed ho ottenuto che si svolga entro la fine di novembre". Soluzioni - Insomma per Formigoni "Malpensa e Alitalia possono ancora essere il binomio vincente per lo sviluppo italiano. E´ questa la direzione che indichiamo e la soluzione sulla quale puntiamo". Ma, ha detto ancora il presidente, "è giunto il momento delle scelte e delle risposte", e se queste non dovessero arrivare "dobbiamo anche considerare questo malaugurato scenario" ed "essere pronti a soluzioni alternative". Una strada - quella giornalisticamente indicata come Compagnia del Nord - che il presidente considera come "difficilissima" e "di riserva", ma non certo da scartare perché "comunque non possiamo non dare risposte alla domanda di mobilità e di sviluppo del sistema lombardo e del Nord e quindi abbiamo il dovere di preparare una base anche per questa soluzione alternativa". Ma la strada maestra resta la soluzione Malpensa-alitalia. Per la quale il presidente ha riferito di aver lavorato in questi mesi e in questa settimane "per creare una rete di alleanze su tutto il territorio": con i presidenti delle Regioni del Nord (è alle viste un documento unitario sulle infrastrutture e il sistema aeroportuale); con Roma e il Lazio; con il Governo nazionale (fino all´incontro con il ministro Bianchi di ieri). Formigoni ha quindi auspicato che "il Consiglio regionale dia un segnale forte e unitario" per il successo di "un´impresa necessaria per la Lombardia e per tutto il Paese". Ed ha avuto un risposta unanime. . |
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