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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Dicembre 2009
 
   
  SANITA´, FORMIGONI: FALSA LA POLEMICA SU PRIVATO A MILANO LA QUINDICESIMA TAPPA DEGLI STATI GENERALI GLI INTERVENTI DEGLI ASSESSORI BRESCIANI E BOSCAGLI

 
   
  Milano, 14 dicembre 2009 - La Lombardia è la Regione con il più alto livello di attrattività di pazienti d´Italia e con il più basso indice di fuga. Il 20% di mobilità interregionale interessa la Lombardia e viene garantito per il 55% dalle strutture pubbliche e per il 45% da quelle private accreditate. Intervenendo in apertura della quindicesima e ultima tappa degli "Stati Generali territoriali del Sistema socio- sanitario", dedicata all´Asl di Milano, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha ribadito la validità del modello sanitario lombardo - "basato sulla parità tra pubblico e privato e sulla libertà di scelta dei cittadini" - anche in riferimento a taluni articoli apparsi oggi sulla stampa riguardo il referto della Corte dei Conti. "La Corte dei Conti - ha spiegato Formigoni - non solo ha promosso a pieni voti il nostro bilancio e la nostra gestione finanziaria ma ha messo in luce alcuni degli elementi di forza del nostro sistema come la riduzione costante dei tempi d´attesa per le prestazioni". Il presidente ha definito "falsa" la polemica sulla presenza del privato nella sanità: "Si tratta - ha detto - di un dibattito vecchio, di sapore ottocentesco. Ai cittadini non interessa se le strutture sono pubbliche, private, profit o non profit ma basano la scelta su dove farsi curare sulla qualità delle prestazioni, che è molto elevata in Lombardia, come dimostrano i dati sull´attrattività". "In ogni caso - ha aggiunto Formigoni - in Italia ci sono 6 Regioni, per lo più amministrate dal centro-sinistra, in cui il privato ha un peso maggiore rispetto alla Lombardia. Non solo. Al privato che abbiamo accreditato in Lombardia chiediamo prestazioni sempre più complesse, tant´è vero che ad esempio molte strutture private si sono dotate o hanno dovuto dotarsi per accreditarsi con noi del pronto soccorso". Tempi D´attesa - "Se le prestazioni ambulatoriali sono urgenti - ha aggiunto il presidente affrontando il tema dei tempi d´attesa - la Lombardia è una delle poche Regioni nella quale la prestazione si effettua entro 72 ore". Nel primo semestre del 2009 più del 95% delle richieste senza carattere di urgenza hanno avuto una risposta entro 60 giorni e l´83% delle prenotazioni sono state evase entro 30 giorni. Con una delibera dello scorso giugno è stato inoltre stabilito che le strutture che non rispettano i tempi d´attesa sulle patologie a rischio devono sospendere l´attività svolta in libera professione fino al rientro nei tempi stabiliti: questa decisione riguarda le prestazioni cosiddette extra budget (senza alcuna limitazione di rimborso), la maggior parte delle quali sono destinate ai pazienti oncologici. L´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, a questo proposito, ha ribadito l´intenzione di intervenire per migliorare ulteriormente la situazione su due fronti: "eliminare le duplicazioni di prenotazione che sono ancora numerose" e "mettere a disposizione sul web un elenco, aggiornato settimanalmente e facilmente consultabile, con le strutture che garantiscono i tempi di attesa più brevi per le prestazioni ´ad alto volume´". Impegni Per Il Futuro - Tra le sfide per il futuro, Formigoni ha poi indicato "tre impegni concreti". Il primo riguarda l´integrazione tra gli attori in campo: secondo il presidente è necessario "integrare sempre di più la cura con la ricerca, il pubblico con il privato, l´università con il territorio". Due esempi in questo senso sono la Città della Salute e il Cerba, Centro europeo per la ricerca biomedica avanzata. Il secondo obiettivo è quello di "superare la dicotomia tra centri ospedalieri e centri di attività preventiva e diagnostica". "Vogliamo cioè - ha spiegato Formigoni - superare la visione dell´ospedale come luogo di degenza, per potenziare l´offerta delle prestazioni sul territorio e, in particolare, quelle necessarie per i pazienti cronici: in questo percorso grande ruolo è rivestito dai medici di base ai quali assegneremo una dote sanitaria che dovranno utilizzare per seguire, passo dopo passo, il paziente in tutti i controlli periodici e gli esami necessari". Sul territorio a Nord di Milano partirà inoltre una sperimentazione per l´assistenza domiciliare dei pazienti cronici tramite supporto informatizzato di rilevazione via web dei principali parametri vitali, in collegamento in tempo reale con la centrale operativa. Terzo obiettivo è il potenziamento dei posti letto nelle Rsa nell´area di Milano e Monza, in coerenza con l´obiettivo di assicurare 7 posti letto accreditati ogni 100 abitanti ultra settantacinquenni. Già oggi la Lombardia ha 54. 584 posti accreditati pari a oltre la metà del totale nazionale. "In questi anni - ha sottolineato l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli - Regione Lombardia ha fondato la sua azione su cardini imprescindibili quali la centralità della persona e della famiglia, la solidarietà verso chi è in situazione di bisogno e il principio di sussidiarietà". Nel suo articolato intervento l´assessore Luciano Bresciani, affrontando il tema della sicurezza, ha ricordato, tra le altre cose, l´introduzione di nuove regole per l´accreditamento delle strutture (diventato dinamico e a tempo) e di maggiori controlli, arrivati fino alla soglia del 10%. Lo scorso 11 novembre inoltre la Regione ha firmato con l´Arma dei Carabinieri un accordo per stabilire una maggiore sinergia nei controlli, tra cui quelli sugli alimenti. A questo proposito, Bresciani ha ribadito la sua proposta, di lasciare alla Regione il controllo delle merci, in particolare degli alimenti, che entrano negli aeroporti lombardi per renderli più sicuri. Bilancio E Prevenzione - Grazie ad un bilancio in pareggio da sei anni, Regione Lombardia è riuscita anche ad ampliare la platea delle esenzioni dai ticket, che oggi sono del 70% per la specialistica e del 60% per la farmaceutica. Cioè devono pagare il ticket rispettivamente solo il 30% e il 40% dei cittadini. L´assessore ha anche ricordato alcuni dati positivi sulle attività di prevenzione svolte da Regione Lombardia, tra cui la riduzione del 37% degli infortuni mortali sul lavoro e del numero complessivo degli incidenti (-5%) e il decremento del 13,6% degli incidenti stradali, del 28% nel numero dei morti e del 17% di feriti. Piattaforma Tecnologica - Da ricordare anche il progetto regionale di messa in rete delle 6 Facoltà universitarie di Medicina delle Università, che hanno 14 macro aree di ricerca, 119 aree di ricerca, "con lo scopo - ha ribadito Bresciani - di creare un potente sistema di ricerca e sviluppo, coinvolgendo l´industria e Finlombarda per la parte finanziaria". Già 39 i progetti presentati su questa piattaforma, di cui 24 già attivi. Su questo progetto la Lombardia ha già stretto alleanze sia in Italia sia all´estero. Progetti Per Il Futuro - Gettando uno sguardo al futuro, l´assessore ha indicato alcuni progetti che Regione Lombardia intende realizzare nel 2010. Tra gli altri: sperimentazione di percorsi di semplificazione delle procedure per i cittadini sulla protesica (sportello unico); nuovi piani per sviluppare la medicina sul territorio; l´incremento delle strutture residenziali psichiatriche a contratto; il completamento del progetto Crs - Carta Regionale dei Servizi - con l´avvio della digitalizzazione delle cartelle cliniche a cominciare dalle Asl di Cremona e Mantova. Tutta l´azione regionale sul welfare si è mossa a partire dal riconoscimento della famiglia come soggetto portante della società. Ma per dare piena attuazione a questo principio ed essere realmente efficaci "bisogna costruire una politica sociale che non sia solo ´per´ la famiglia, ma anche ´con´ la famiglia". E´ quanto ha sottolineato l´assessore Giulio Boscagli nella sua relazione agli "Stati Generali territoriali del Sistema socio-sanitario". Attraverso l´associazionismo familiare, ha ricordato l´assessore, nel territorio dell´Asl di Milano sono stati attivati in quasi 10 anni quasi 800 progetti innovativi. Più in generale, nel campo sociale, la Regione ha attivato o sta per avviare numerose azioni, alcune delle quali sono state ricordate da Boscagli: il programma "Fare rete e dare tutela alla maternità", che con una dotazione finanziaria di 7 milioni ha messo a disposizione servizi innovativi di assistenza sanitaria e psicologica e sostegni materiali alle donne; l´assegno mensile di 500 euro alle famiglie dei malati di Sla e di persone in stato vegetativo; il Buono famiglia, contributo di 1. 500 euro assegnato a 1. 657 famiglie numerose; iniziative per conciliare i tempi della famiglia con quelli del lavoro; la revisione della normativa e dell´organizzazione dei servizi dei consultori. "Certamente in questi anni - ha aggiunto Boscagli - il sistema sanitario e socio-sanitario lombardi hanno vissuto una profonda e radicale trasformazione. In termini quantitativi abbiamo raggiunto risultati più che soddisfacenti in moltissime aree, ma possiamo e dobbiamo spingerci ulteriormente nella direzione di una maggiore efficacia e adeguatezza dei servizi e degli interventi ai mutevoli bisogni, sempre perseguendo il miglioramento continuo della qualità". .  
   
 

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