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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Dicembre 2009
 
   
  PROGRAMMAZIONE: LA GIUNTA ABRUZZESE APPROVA DPEFR 2010-2012 IL PRESIDENTE:QUADRO FINANZA REGIONALE NO ROSEO SERVE RIGORE

 
   
   L´aquila, 14 dicembre 2009 - La Giunta regionale ha approvato l’ 11 dicembre il Documento di Programmazione Economico-finanziaria (Dpefr) per il periodo 2010-2012. Il documento prende atto dei cambiamenti che si sono verificati nella programmazione regionale dopo il terremoto dell´Aquila, ovvero delle risorse destinate dalla Regione e dal Governo nazionale alla ricostruzione e allo sviluppo. "Il quadro prospettato dal documento non è certo roseo per la finanza regionale - ha commentato il Presidente Chiodi - La situazione finanziaria presenta forti criticità. Il Dpefr, infatti, esplicita in più punti la necessità di gestire con estremo rigore le risorse correnti regionali, per portare a termine il Piano di rientro dal deficit sanitario. Stiamo lavorando con interventi mirati per arrivare entro il 2012 a risanare le finanze degli abruzzesi. Le risorse per investimenti in opere pubbliche e aiuti alle imprese per lo sviluppo, che si avvalgono del cofinanziamento nazionale e comunitario in attuazione di programmi quasi tutti già approvati, invece,consentono di guardare con maggiore ottimismo al futuro". Sul Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale (Dpefr)si basa la programmazione di bilancio: esplicita le linee programmatiche della Regione per il breve e medio periodo, legandole alle risorse da destinarvi e costituisce la base per costruire il bilancio annuale e pluriennale. Sulle base delle linee strategiche definite dal Dpefr sono inoltre costruite le Linee Guida per i programmi annuali dell´attività amministrativa della giunta regionale. Il documento fissa tre priorità destinate a guidare l´azione del governo regionale: 1) la modernizzazione della pubblica amministrazione; 2) le politiche per la competitività del sistema produttivo, in sinergia con le azioni posti in essere nella programmazione 2007-2013 e con la necessità di riformare profondamente la politica regionale in settori cruciali per lo sviluppo economico e la creazione di occupazione; 3) le politiche per la persona e per la famiglia, con la riforma della sanità regionale e gli interventi per le politiche sociali. .  
   
 

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