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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Ottobre 2006 |
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LA TUTELA DEI DIRITTI DEI SORDI CHE POSSONO SENTIRE
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Milano 30 ottobre 2006 – L´associazione Genitori ed Utenti Audiovestibologia Varese (Aguav), nel corso di una conferenza stampa svoltasi al Circolo della Stampa di Milano, ricordando che oggi, grazie alle moderne protesi acustiche e all´impianto cocleare, anche i sordi profondi possono sentire, ha rivendicato il diritto di assicurare ai propri figli un futuro di bambini "normoudenti" a cui hanno, a tutti gli effetti, diritto. Introducendo l´incontro, a cui hanno partecipato anche numerosi genitori e bambini assistiti dal Servizio di Audiovestibologia di Varese, il più importante centro italiano e tra i primi in Europa per le cura delle sordità infantili, la Presidente di Aguav, Tiziana Basso, ha espresso: "Grande preoccupazione per la campagna promossa dall´Ente Nazionale Sordomuti per ritornare al passato nella gestione della sordità infantile. Campagna che vorrebbe imporre nelle scuole l´insegnante di sostegno o addirittura un assistente alla comunicazione che comunica con i gesti a tutti i bimbi sordi, compresi quelli che sentono grazie all´impianto cocleare o a protesi; imporre a tutti i bimbi sordi l´apprendimento della lingua dei segni; far seguire tutti i bambini da neuro-psichiatri infantili invece che da specialisti dell´udito". "Aguav – ha aggiunto Tiziana Basso - ritiene che ciò, oltre ad essere un´evidente involuzione rispetto alle attuali conoscenze medico riabilitative, non sia corretto, sia per la libertà di scelta sancita nel nostro Paese dalla Costituzione, sia per le capacità cognitive e uditive che i propri figli hanno sviluppato, non senza fatiche, attraverso e grazie all´impianto cocleare e al percorso di riabilitazione svolto con professionalità e costanza dal Centro di Audiovestibologia di Varese". Sia la Presidente di Aguav che altri genitori presenti hanno sottolineato che la loro opposizione alle proposte sostenute dall´Ente Nazionale Sordomuti (Ens) è circoscritta alle diverse problematiche dei bambini che, grazie ai progressi della ricerca, delle tecniche chirurgiche e delle tecnologie, hanno capacità uditive simili a quelle di un normale udente, senza voler disconoscere l´utilità del linguaggio dei segni e delle iniziative promosse dall´Ens per altre tipologie di sordi. Ad oggi sono oltre 650 i pazienti sordi profondi, di cui il 70% bambini, a cui è stato impiantato un impianto cocleare dal team varesino, mentre sono alcune migliaia i bambini con sordità più o meno gravi a cui sono state applicate protesi acustiche. L´équipe varesina è composta da varie professionalità (medici specialisti dell´udito, neuropsichiatri infantili, pediatri supportati da tecnici, riabilitatori e pedagogisti) focalizzate non solamente sull´aspetto chirurgico o diagnostico ma, soprattutto, su tutto il percorso riabilitativo, reso possibile anche a distanza dalle moderne tecnologie di telecomunicazione. L´audiovestibologia di Varese, come si può dedurre da un recente articolo dell´American Journal of Otorhinolaryngology e dai dati dell´Associazione Italiana Audiovestibologia Clinica (Aiac), vanta una bassissima percentuale di rimozioni dell´impianto cocleare (0,4%), contro il 3% della media europea e l´1,4% della media italiana. L´aguav, Associazione Genitori ed Utenti Audiovestibologia Varese, ha superato, ad oggi, i 600 iscritti, residenti in tutte le Regioni italiane. Questo traguardo pone I´aguav tra le associazioni di famiglie più numerose in Italia attive nel campo della sordità sia infantile che dell´età adulta. . |
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