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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Ottobre 2006
 
   
  CARDIOPATIE CONGENITE IN ETA´ ADULTA: ARRIVA LA TERAPIA, TRAGUARDO MADE IN ITALY UNO STUDIO IN 15 PAESI COORDINATO DALL´UNIVERSITÀ DI BOLOGNA DIMOSTRA EFFICACIA DI UN FARMACO SULLE MALFORMAZIONI CARDIACHE COMPLICATE DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE I PAZIENTI AFFETTI DA QUESTA GRAVE MALATTIA INVALIDANTE POTRANNO RESPIRARE MEGLIO E MUOVERSI CON FACILITÀ

 
   
  Milano, 30 ottobre 2006 – Una ricerca mondiale coordinata dal professor Nazzareno Galiè, responsabile del Centro Ipertensione Polmonare presso l´istituto di Cardiologia dell´Università di Bologna diretto dal professor Angelo Branzi, dimostra la possibilità di curare le cardiopatie congenite complicate con ipertensione arteriosa polmonare. La combinazione di queste due patologie viene chiamata Sindrome di Eisenmenger: si tratta di una malattia altamente invalidante contro la quale fino ad oggi non esisteva nessuna cura se non il trapianto del cuore e dei polmoni nei casi più gravi. Grazie al trattamento con bosentan, un farmaco antagonista recettoriale della endotelina somministrabile per via orale, i pazienti più gravi vedranno aumentate le proprie speranze di sopravvivenza, potranno respirare meglio, liberandosi dall´affanno, e muoversi con più facilità, grazie ad una minore pressione polmonare. Lo studio, pubblicato il 4 luglio sulla prestigiosa rivista medica "Circulation", è stato condotto per quattro mesi su 54 pazienti affetti da Sindrome di Eisenmenger, arruolati in 15 centri sparsi fra Europa, Nord-america e Australia. I ricercatori, all´inizio della sperimentazione, hanno misurato i parametri fortemente influenzati dalla patologia, come la pressione polmonare, la capacità di compiere esercizio fisico e la funzione di pompa del cuore, somministrando poi a ciascun paziente un placebo o una pillola con 125 milligrammi di bosentan due volte al giorno. Dopo quattro mesi gli esperti hanno scoperto che il farmaco ha migliorato la qualità di vita dei pazienti, riducendo i pesanti sintomi della malattia e aumentando del 20% la capacità di compiere un´attività fisica. Il bosentan è riuscito anche ad alleviare il peso sui polmoni e sul cuore, riducendo la pressione dei polmoni del 10%. E per giunta i vantaggi della cura si sono mantenuti nel tempo: a 12 mesi dall´inizio del trattamento i pazienti che hanno continuato a prendere il farmaco hanno mostrato un deciso miglioramento della qualità della vita e delle condizioni di cuore e polmoni. "Il farmaco determina la dilatazione dei vasi polmonari e riduce la proliferazione delle cellule delle pareti arteriose dei polmoni: tutto ciò si traduce in una diminuzione della pressione polmonare e in un miglioramento generale dei sintomi. Ovvero in una specie di liberazione per questi giovani pazienti (l´età media dei soggetti è 40 anni), che si trovano nel pieno della loro attività lavorativa e che la malattia limita tantissimo" - commenta il professor Nazzareno Galiè, coordinatore della ricerca e responsabile del Centro Ipertensione Polmonare presso l´Istituto di Cardiologia dell´Università di Bologna - "Tali benefici risultano tanto più rilevanti quanto più si pensi che la patologia della circolazione polmonare è presente sin dalla nascita e cioè da diversi decenni". Lo studio clinico multicentrico coordinato dall´esperto bolognese è il primo in assoluto ad essere effettuato in soggetti adulti con cardiopatie congenite e verrà preso in esame dalle autorità regolatorie sia degli Stati Uniti (Fda) sia europee (Emea) per confermare l´impiego del bosentan anche nei soggetti con Sindrome di Eisenmenger. "Possiamo dire che per la prima volta abbiamo a disposizione un trattamento semplice ed efficace per una . Malattia complessa e invalidante descritta per la prima volta oltre 100 anni fa e con la quale si sono confrontate molte generazioni di studiosi" - conclude Galiè. Cardiopatie congenite, - Le malattie congenite del cuore rappresentano le malformazioni più frequenti che si osservano alla nascita ed interessano 1´1% di tutti i nati. Se non riconosciute e corrette tempestivamente attraverso interventi chirurgici, alcune di queste cardiopatie si possonó complicare con l´ipertensione arteriosa polmonare, una malattia grave ed estremamente invalidante. Nonostante tutti i progressi fatti recentemente sulla diagnosi prenatale delle cardiopatie congenite e sulla loro correzione chirurgica precoce, ancora oggi si osservano pazienti che si complicano in età adulta con l´ipertensione arteriosa polmonare. Nei paesi in via di sviluppo, dove queste tecniche non vengono applicate, i pazienti che si complicano con l´ipertensione polmonare sono ovviamente molti di più. Cardiopatie conqenite ed ipertensione polmonare: la Sindrome di Eisenmenqer - La combinazione tra cardiopatie congenite ed ipertensione polmonare arteriosa viene chiamata Sindrome di Eisenmenger, dal nome dello studioso tedesco che la descrisse nel 19° secolo. Tale sindrome determina affanno di respiro, ridotta capacità di esercizio ed una colorazione bluastra della cute che viene chiamata cianosi. Si possono verificare numerose complicazioni come emottisi (emissione di sangue dalle vie respiratorie), ascessi cerebrali e sincopi che limitano la sopravvivenza alla quarta e quinta decade di vita. .  
   
 

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