Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 15 Dicembre 2009
 
   
  TORRACCIA DEL PIANTAVIGNA ESPORTA UN NUOVO STILE ENOLOGICO PIEMONTESE NELLA TERRA DEI MAORI

 
   
  La Nuova Zelanda beve sempre più italiano: a contribuire a questa crescita è anche Torraccia del Piantavigna, azienda di Ghemme (No), che nel paese sta esportando, certo, i vini simbolo del territorio, primi fra tutti il Gattinara Docg e il Ghemme Docg, ma anche un vino moderno come il Barlàn, il Nebbiolo mascherato, rosato ottenuto da uve Nebbiolo al 100%. Nonostante siano ancora i vini australiani a dominare il mercato, in Nuova Zelanda la presenza di quelli italiani sta crescendo di anno in anno, come dimostrano i dati. In soli 5 anni l’importazione dal nostro paese è passata da 1. 380 milioni di litri a 1. 872 milioni di litri, risultato con cui l’Italia si colloca al 4° posto dopo Australia, Sud Africa e Francia. In questo contesto, Torraccia del Piantavigna sta contribuendo a far crescere l’immagine della nostra produzione enologica di qualità. L’azienda di Ghemme, presente solo nel canale Horeca, ha registrato un forte incremento. Proprio il rosato Barlàn è una delle etichette che sta avendo il maggiore successo, come dimostra l’ingresso in ristoranti prestigiosi come Andiamo, Prego, Monsoon Poon, Ponsonby Road Bistro, Vivace e La Zeppa. Ad apprezzarlo sono anche personaggi temuti come Michael Dearth, il miglior sommelier del Lewishams, che è stato il primo a credervi, inserendolo nella propria carta dei vini al Grove Restaurant. Complice del successo è anche l’ascesa del vino rosato nel mercato neozelandese, dove le vendite sono cresciute vertiginosamente, inaugurando una vera e propria moda. Da vino poco conosciuto o sottovalutato, considerato adatto solo ad un consumo giovane o poco impegnato, si è passati alla presenza di almeno un paio di etichette in tutti i punti vendita di qualità. Il grande interesse verso la tipologia è dato dalla ricerca da parte del consumatore di vini di maggiore immediatezza e bevibilità, caratteristiche del Barlan, che ha quindi incontrato subito il gusto del mercato. E se Barlàn sta regalando grandi soddisfazioni a La Torraccia del Piantavigna, il trend è positivo anche per i vini più importanti, come il Gattinara Docg, e il Ghemme Docg. “In Nuova Zelanda la cultura enologica si sta ancora affermando – afferma il Presidente Alessandro Francoli. – Oggi si consumano soprattutto vini e spumanti di qualità media, che sfiorano i 5,543 milioni litri all’anno. La preparazione dei consumatori, tuttavia, sta progressivamente crescendo e per questo è necessario investire in promozione e formazione. Noi lo stiamo facendo e i risultati non sono tardati ad arrivare”. .  
   
 

<<BACK