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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Dicembre 2009
 
   
  BASILICATA: INQUINAMENTO AREA ASI, IN V CCP AUDIZIONE SINDACO DI TITO

 
   
   Potenza, 15 dicembre 2009 - Nella riunione di ieri della quinta Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale (“Verifica, controllo, monitoraggio”) si è svolta l’audizione del sindaco di Tito Pasquale Scalone sullo stato di inquinamento dell’area Asi ricadente nel territorio. È quanto riferisce il presidente dell’organismo, Sergio Lapenna. “Le aree industriali da bonificare, come la Valbasento e l’aera di Tito – ha detto Lapenna – come ha sottolineato il sindaco parlando di un vero e proprio scempio, destano allarme nella nostra comunità, al punto che si sospetta un presunto stoccaggio illegale di rifiuti. La Regione Basilicata non si è mai posta in maniera seria il problema della bonifica, tanto meno si è impegnata a presentare un vero programma di sviluppo alternativo all’industrializzazione chimica ed energetica degli anni passati. Attualmente nell’area Asi della zona industriale di Tito vi sono circa 1200 aziende che non hanno ricevuto rassicurazioni in ordine alla bonifica della zona. La ha registrato una molteplicità di ritardi e di disattenzioni e poca informazione sui fondi già destinati negli anni passati per la messa in sicurezza delle aree. Infatti, come ha riferito lo stesso sindaco, anche gli enti preposti al monitoraggio dell’inquinamento di queste aree forniscono dati incompleti e discordanti, mentre il Ministero parla apertamente di presenza di sostanze altamente tossiche e cancerogene”. Il presidente Lapenna chiederà in merito la convocazione del presidente della Giunta regionale, del presidente della Provincia di Potenza e del sindaco di Potenza, in qualità di presidente dell’Anci “al fine di valutare le proposte operative e poter avviare una discussione per la risoluzione di questo grave problema”. “La Commissione si inoltre è riservata – ha detto ancora Lapenna - di esprimersi in Consiglio in merito agli atti del bilancio e della legge finanziaria”. .  
   
 

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