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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Ottobre 2006
 
   
  PSORIASI: GLI OSPEDALI DI CAVALESE, BORGO E TIONE POTRANNO PRATICARE LA TERAPIA CON I RAGGI ULTRAVIOLETTI DOMENICA È STATA LA GIORNATA MONDIALE DI SENSIBILIZZAZIONE SU QUESTA MALATTIA

 
   
  Trento, 30 ottobre 2006 – Ieri si è tenuta la terza edizione della Giornata mondiale della psoriasi, evento a cui aderisco una cinquantina di nazioni dedicato alla lotta a questa malattia della pelle sempre più diffusa. L’assessore provinciale alle politiche per la salute Remo Andreolli, nel presentare l’iniziativa, che ha lo scopo di sensibilizzare tutta la popolazione, ha annunciato che gli ospedali di Tione, Cavalese e Borgo Valsugana verranno attrezzati prossimamente con la tecnologia necessaria per la fototerapia, una delle terapie utilizzate per combattere la malattia, nei casi di media gravità, ricorrendo ai raggi ultravioletti. “In questo modo – ha sottolineato l’assessore Andreolli – garantiremo ai cittadini, soprattutto a quelli che abitano nei pressi di tali strutture ospedaliere, l’accesso ad un trattamento specialistico importante, e questo è un ulteriore segno, tangibile e concreto, della nostra volontà di valorizzare le strutture ospedaliere presenti sul territorio. ” In Trentino si stima che ci siano circa 10-15. 000 malati potenziali; circa la metà di essi presenta una psoriasi moderata, ma gli altri possono necessitare di cure più intense e coloro che abbisognano di assistenza e controlli continuativi e periodici sono almeno 150. A presentare il quadro generale di questa patologia in Trentino, nell’ambito delle iniziative di informazione e sensibilizzazione dalla giornata mondiale, assieme all’assessore Andreolli, il presidente dell’Ordine dei medici - nella sua veste di primario di dermatologia - Giuseppe Zumiani, il collega, attualmente presidente delle Terme di Comano (struttura dedicata anche alla cura della psoriasi) Mario Cristofolini e il Gruppo trentino psoriasi. Ma cos’è la psoriasi? “Si tratta di una malattia cutanea infiammatoria cronica – ha detto il professor Zumiani – che colpisce circa il 2,8 per cento della popolazione italiana, spesso in forma lieve, ma a volte creando seri disagi al soggetto colpito. È una patologia di tipo immunitario, determinata da fattori sia di carattere ereditario che ambientali, con forti oscillazioni da caso a caso, che determinano un ventaglio di cure molto ampio. Per chi ha problemi solo circoscritti in zone molto specifiche della pelle la cura è quella che si presta solitamente a chi ha problemi localizzati, ovvero una terapia topica con emollienti, steroidi-cortisonici ed oggi soprattutto derivati della vitamina D. In casi più gravi si passa alle terapie generali: fototerapia a base di raggi ultravioletti B o raggi Uva integrati da farmaci. Infine, nei casi ancora più seri vi sono le terapie sistemiche, che comprendono la somministrazione di vari tipi di farmaci tradizionali o biologici per via orale: pur essendo in genere efficaci, non sono tuttavia prive di effetti collaterali. La terapia termale apporta infine un valido contributo. A proposito di farmaci biologici di ultima generazione, gli ospedali di Trento e Rovereto aderiscono al protocollo di studio Psocare, per il trattamento della psoriasi con farmaci sistemici, rivelatisi particolarmente utili nell’affrontare la patologia. Lo studio avrà durata di tre anni e coinvolge 43 pazienti, di cui 20 sottoposti a terapia tradizionale e 23 con farmaci biologici. .  
   
 

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